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Mostra Ettore de Conciliis. Spazi di quiete, paesaggi e land art a Matera dal 14 ottobre al 14 novembre 2018

«Si tratta di una presentazione di mie opere degli ultimi vent’anni, come di consueto riguardanti i temi di natura e paesaggio. Un paesaggio che, allo stesso tempo, include l'“altro paesaggio” ovvero quello della land art. Un’“arte territoriale” che viene presentata in un’ampia documentazione fotografica a cura di Luigi Nifosì. Paesaggi dipinti e land art, due esempi diversi di trattare la natura».


Questa l’introduzione del maestro Ettore de Conciliis alla sua mostra Spazi di quiete, paesaggi e land art –organizzata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni, curata da Filomena Maria Sardella – che, dopo essere stata ospitata al Maschio angioino di Napoli, si sposterà a Matera (prossima a rivestire il prestigioso ruolo di Capitale Europea dell’Arte) all’interno dell’ex Ospedale San Rocco, a partire dal 13 ottobre (inaugurazione alle ore 18.00).
Per l’occasione saranno anche esposte le foto di Luigi Nifosì del Memoriale di Portella della Ginestra, opera di land art realizzata dallo stesso de Conciliis in ricordo della strage del primo maggio 1947 perpetrata dal bandito Giuliano in Sicilia.
Ettore de Conciliis, nato ad Avellino nel 1941, diventa celebre nel 1965 per aver realizzato il Murale della pace nella chiesa di San Francesco ad Avellino: alle spalle dell'altare di una chiesa cattolica fu posto un affresco in cui, attorno alla figura di san Francesco, compaiono da un lato immagini di guerra e di distruzione, dall'altro di pace e di giustizia sociale. Accogliendo il rivoluzionario messaggio di pace e fratellanza di Papa Giovanni XXIII de Conciliis rappresenta, uno accanto all’altro, John Kennedy, Mao Tse Tung, Cesare Pavese, Guido Dorso, Pier Paolo Pasolini, Fidel Castro, Pablo Picasso, Carlo Levi, Alberto Moravia e altri. Il fare artistico di de Conciliis colpisce per la sua multidimensionalità. Può essere considerato un laico che sa muoversi in contesti religiosi e che, con le sue opere, mette insieme impegno civile, paesaggio, natura.
Il messaggio artistico di de Conciliis colpisce per la sua tenacia nel dipingere con metodologia tradizionale affrontando, con tematiche apparentemente classiche e romantiche, la contemporaneità e la maturità della bellezza. La compostezza formale dei suoi quadri introduce subito una geometria euclidea, fatta di equilibrio e di solennità, da molti definite "classiche". I suoi alberi, le sue strade, i suoi specchi d´acqua evocano la serenità, la calma e l´indifferenza della natura verso le cose umane. Per questo motivo può essere considerato un laico che sa muoversi in contesti religiosi e che, con le sue opere, mette insieme impegno civile, paesaggio, natura. Lavora con i gialli del sole, il verde degli alberi, l'azzurro dei fiumi e del cielo, il rosso dei papaveri, il bianco delle case.
«Lo spazio della tela diventa per Ettore de Conciliis come lo spazio di attesa, la pausa tra gli avvenimenti della vita nel suo scorrere, antecedenti e successivi al raggiungimento del suo inevitabile punto focale, suo obiettivo assoluto come fosse il suo personale destino, la conclusione del suo intimo e forte desiderio espressivo, la Pace, punto finale dove si arresta la ricerca e si pacificano le divergenze, il luogo della pura utopia», afferma la curatrice della mostra Filomena Sardella. “Per raggiungerla deve attraversare lo spazio senza tempo, tuffarsi nell’infinito fermando l’aria intorno con lo sguardo fisso e dipingere il thopos, con una messa a fuoco sapientemente radente il suolo, la terra dove tutto nasce e ha inizio: lo spazio di quiete”.
«Il legame profondo con la parte di territorio ad Est della Basilicata si evidenzia nell’intenso rapporto che intercorse tra il Ettore de Conciliis e Carlo Levi, proprio per la realizzazione a Cerignola, paese di Puglia poco distante da Matera, del murale-istallazione dedicato a Giuseppe Di Vittorio, nel 1974, uomo che ridefinì la classe operaia adducendovi a pieno diritto i braccianti agricoli», il commento di Francesco Canestrini, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata
Saranno venti le opere esposte del Maestro de Conciliis, tra cui un dittico e un trittico monumentali, e dodici le immagini del fotografo siciliano Luigi Nifosì.

 

Redazione
10 ottobre 2018

 

Informazioni

 

“Ettore de Conciliis. Spazi di quiete, paesaggi e land art”
A cura di: Filomena Maria Sardella
Luogo: Ex Ospedale San Rocco, Piazza San Giovanni Battista - Matera
Opere in mostra: Tele: de Conciliis; Foto di "Portella della Ginestra”: Luigi Nifosì
Organizzazione: Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata
In collaborazione con: Il Cigno GG Edizioni
Inaugurazione: 13 ottobre 2018, ore 18.00

Il Cigno GG Edizioni
Tel. 06 6865493
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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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