Giovedì, 18 Aprile 2024
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#segnalazione

Attraverso Equilibrio la Fondazione Musica per Roma esplora ogni anno, su un tema specifico, le migliori produzioni – emergenti o affermate – del panorama internazionale. Per la dodicesima edizione del Festival della Nuova Danza è stata affrontata la relazione tra movimento e musica, così come sperimentata da alcuni tra i più intensi e importanti coreografi contemporanei che dell’utilizzo della musica dal vivo hanno fatto un elemento caratterizzante della loro poetica.

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#segnalazione

Il Teatro dell’Opera di Roma è lieto di comunicare il consueto e attesissimo appuntamento con Roberto Bolle alle Terme di Caracalla. Quest’anno l’appuntamento raddoppia con due date, lunedì 25 e martedì 26 luglio alle ore 21.00.
Roberto Bolle and Friends è il Gala che raccoglie alcune delle stelle più brillanti del panorama della danza mondiale attorno alla celeberrima Étoile scaligera, anche Principal Dancer dell’ABT di New York, qui in veste di interprete e direttore artistico.
Quello del Roberto Bolle and Friends alle Terme di Caracalla è ormai per il pubblico romano e non solo, un’amata consuetudine che, iniziata nel 2011 da allora ha richiamato oltre 20.000 persone, registrando ogni anno un entusiastico tutto esaurito.

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Le Sagre in scena al Teatro Argentina dall'8 al 10 gennaio 2016

Un capolavoro della musica classica ripreso, interpretato, attraversato da Virgilio Sieni, coreografo e danzatore che Goffredo Fofi descrive come “tra i pochissimi capaci tramite il movimento di dar vita a composizioni che parlano ancora dell’umano, delle sue debolezze e fragilità”. Al Teatro Argentina, dunque, l’incontro fra due grandi: Stravinskij e Sinisi, la Primavera dell’uno vive ne Le Sacre dell’altro.

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#segnalazione

 

Passi sonori e tintinnanti per arrivare a toccare lo spazio infinito e un’energia senza tempo. Create uno spazio senza limiti, un’atmosfera sensuale, ritmica, devozionale che culmina con il suono primordiale dell’Om con cui la danza si dissolve e si conclude nell’assoluto.
Lo spettacolo si apre con un brano che intende creare una atmosfera devozionale attraverso un omaggio al Dio Ganesh, rappresentato con la testa di elefante e divinità di tutti gli inizi. Segue un Pallavi, brano caratterizzato da un forte dinamismo e che vuole mettere in risalto l’aspetto estetico di quest’arte. Il terzo brano è una abhinaya, danza narrativa, tratto dal Gita Govinda uno dei grandi testi dell’eros indiano che celebra l’unione dell’anima (Radha, il femminile) con il Dio Krsna. In questo brano i due elementi, maschile e femminile, unendosi e sublimandosi, producono la scintilla che costituisce la sorgente del flusso della vita. Conclude lo spettacolo, Moksha, che simboleggia la liberazione suprema.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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