Venerdì, 19 Aprile 2024
$ £

Rosalia Misseri: La mia sarà una Agrippina che ha fame di rivincita

#intervista

Rosalia Misseri, classe ’79, nasce a Rosolini (SR) ed è una cantante mezzosoprano autodidatta. Nel 2001 debutta nel ruolo della zingara Esmeralda nell’opera popolare Notre Dame De Paris con musiche di Riccardo Cocciante per poi passare, sempre in ambito del teatro musicale, ad interpretare altri ruoli importati: nel 2003 Tosca nell’opera pop Tosca Amore Disperato con le musiche di Lucio Dalla e nel 2011 La Monaca di Monza nell’opera moderna I promessi sposi per la regia di Michele Guardì.

 

Attualmente la Misseri è impegnata nelle prove per lo spettacolo Divo Nerone opera rock, che debutterà il 7 giugno nella magnifica cornice del Colle Palatino a Roma, interpretando il ruolo di Agrippina, la madre dell’imperatore romano, interpretato da Giorgio Adamo, e per l’occasione ci ha concesso un’intervista.

 

Com’è nata la sua passione per il canto e come si è avvicinata al mondo dello spettacolo?

La mia passione per la musica è innata. I miei genitori mi raccontano di siparietti canori già sin dalla più tenera età. Crescendo ho riconosciuto questa mia vocazione nel coro della mia parrocchia di appartenenza e la mia grande fede in Dio mi fa vivere tale vocazione come un dono.

 

Il musical è sempre stata la sua passione o inizialmente i suoi sogni erano altri?

Io nasco come cantante. Da piccola sognavo Sanremo, che paradossalmente risulta invece l'unica vetrina di spettacolo in Italia che non ho ancora fatto. L'opera moderna arriva grazie a Notre Dame de Paris. Non avevo capito bene all'inizio di cosa si trattasse, l'unica cosa certa era che mi avrebbe permesso di cantare, per cui decisi di tentare tutta una serie di provini che superai e che mi portarono su quel meraviglioso e indimenticabile palcoscenico.

 

Tra i vari ruoli che ha interpretato: Esmeralda, Tosca e la monaca di Monza, a qual è più legata e perché?

Sono tutte donne straordinarie quelle che ho interpretato. Donne forti che hanno avuto il coraggio di sfidare la vita anche a costo di perderla pur di vivere gli ideali nei quali credevano, e probabilmente chi me le ha affidate avrà colto una certa similitudine. Sono affezionata in egual modo ad ognuna di loro anche se c'è una donna che è davvero stata scritta per me ed è Tosca. Quando lessi il dramma di Victorien Sardou, rimasi strabiliata di come la descrizione di questa donna rispecchiasse perfettamente la mia natura e Lucio Dalla, affidandomi interamente il ruolo nella sua bellissima opera Tosca Amore Disperato, l'aveva carpito perfettamente.

 

Quanto influisce il costume che indossa e la scenografia che la circonda sulla sua recitazione e sul suo canto?

Sia la scenografia che il costume sono fondamentali per un attore che deve impersonare un carattere che non è il proprio e vivere spesso in un epoca non contemporanea. Aiuta la concentrazione ricercando posture e comportamenti consoni al tempo e al ruolo.

 

Può anticiparmi qualcosa sul suo ruolo di Agrippina ne Il Divo Nerone e che tipo di musical ci dobbiamo aspettare?

Agrippina è una donna bellissima e molto ambiziosa. Sopravvissuta allo sterminio dell'intera famiglia vede nell'ascesa al trono del figlio Nerone, che lei stessa organizzerà escogitandola con ogni mezzo, la sua rivincita. Divo Nerone opera rock sicuramente è uno spettacolo quasi prepotente per la sua imponenza. Nella prestigiosissima location del Palatino nasce quasi una riproduzione dell'impero romano realizzato dai premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, i costumi sono del premio Oscar Gabriella Pescucci, la regia del maestro Gino Landi e il testo e le musiche di Franco Migliacci con la partecipazione di un altro premio Oscar, Luis Bacalov. Con un cast strepitoso capitanato da Giorgio Adamo nel ruolo di Nerone, Rosalia Misseri (Agrippina), Simona Patitucci (Locusta), Giosuè Tortorelli (Seneca), Ilaria De Rosa (Atte), Rita Pilato (Poppea), Riccardo Maccaferri (Tullio), Elia Lo Tauro (Petronio), Alessio Ventura (Otone), Alex Ceccotti (Lucano), Francesca Ingravalle (zia Lepida), Giancarlo Teodori (Tigellino) ed un bellissimo corpo di ballo. La prima è prevista il 7 giugno.

 

Al cinema e in televisione cosa guarda? 

Amo molto il cinema è un po' meno la TV. Adoro Tarantino, Lars Von Trier, Martin Scorsese e la commedia di Totò, Alberto Sordi, Vittorio Gasman, Vittorio DeSica e Ugo Tognazzi.

 

Qual è il suo libro preferito?

Purtroppo non mi dedico molto alla lettura, per una questione di tempo, anche se mi piace molto leggere. Due dei libri che ho letto tutto d'un fiato sono stati Il codice da Vinci di Dan Brown e Non ti muovere di Margaret Mazzantini.

 

 

Gabriele Isetto

5 giugno 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per scoprire gli sconti sugli spettacoli teatrali riservati ai nostri lettori