Giovedì, 25 Aprile 2024
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Recensione dello spettacolo L’amore del cuore. In scena presso il Teatro Vascello dal 15 al 23 maggio 2021

 

L’amore del cuore è una delle due parti – l’altra è Bollitore blu – che compongono Cuore Blu, creazione dell’acclamata drammaturga inglese Caryl Churchill. La sua scrittura assolutamente non naturalistica, l’agilità linguistica e una certa inclinazione per il surrealismo messe a disposizione di temi controversi quali il ruolo della donna nella società, la lotta per il potere, l’identità culturale e l’egemonia di un Stato sull’altro l’hanno resa una delle figure di riferimento del teatro contemporaneo. 

Ne L’amore del cuore la Churchill indaga, con il suo inconfondibile stile, l’attesa di un nucleo familiare: il padre Brian (Francesco Villano), la madre Alice (Tania Garribba), la zia Maisie (Alice Palazzi) e il fratello minore Lewis (Fortunato Leccese), attendono il ritorno di Susy (Angelica Azzellini) dall’Australia. Ma la ragazza pare se la stia «prendendo comoda», a detta di Brian. Il tempo che ci vuole per percorrere la distanza che separa l’aeroporto dalla casa dà modo ai quattro di innescare una serie di bombe emotive che, puntualmente, si inceppano dall’interno: così si ricomincia da capo, si cambia il tono, si evita o accentua una reazione, si ricostruisce da quelle che erano macerie fino a causarne altre.

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Recensione dello spettacolo: Gabriele Lavia, Le favole di Oscar Wilde. In scena al Teatro Vascello dal 7 al 9 maggio 2021

 

La disinvoltura è di chi attraversa la scena quasi per caso prendendo forma da un suggestivo chiaroscuro che riposa sui contorni di una sedia e di un leggìo posti al centro del palco. Il prologo riflette l’entusiasmo e l’esasperazione di colui al quale la lontananza dal teatro non è bastata ad indebolirlo ma caricato, ogni giorno di più, di rabbia sbocciata poi in energia.  E quando si spengono le luci e sono i volti degli spettatori ora ad essere indefiniti, ci si accorge  della presenza di questi come metafora del proprio esserci, perché non c’è esistenza senza assenza. “Il Teatro è un luogo di cui non si può fare a meno”: così Gabriele Lavia si “ripresenta” ad un pubblico ancora incredulo di ritrovarsi lì e quasi impacciato nel riprendere certi automatismi, di quando andare a teatro era consuetudine. 

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Recensione dello spettacolo ‘Othello, the Moor of Venice’  andato in scena in streaming il 23 aprile 2021 al Teatro Satiro Off di Verona

 

Portare in scena le opere di Shakespeare ai tempi del Covid non è un’impresa, ma di più. Eppure è un progetto che la compagnia Casa Shakespeare porta avanti da un anno a questa parte con professionalità e passione, facendosi maestra dello Streaming Drama, una modalità di fruizione dello spettacolo teatrale che ha reso possibile al pubblico assistere alle performance in programma. 

È così che la piattaforma Zoom è stata il veicolo di trasmissione di un ‘Otello’ che difficilmente sarà possibile rivedere in futuro: il segreto dell’efficacia dello streaming drama risiede tutto nella capacità di adattamento dei testi. Ridurre il dramma shakespeariano a un tempo più esiguo senza privarlo della sua potenza narrativa ed emotiva, è un lavoro piuttosto arduo a cui ben si è prestato Andrea de Manincor che ha saputo giocare con il testo originale a favore di una fruizione più svelta e immediata della vicenda principale. Nell’adattamento di de Manincor, quindi, Cassio diventa voce narrante e al tempo stesso testimone della tragedia e con il suo racconto riesce ad accompagnare e rendere partecipe il pubblico delle vicende di amore e gelosia che permeano l’animo dei protagonisti.

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Recensione dello spettacolo ‘Midsummer – Il sogno del teatro’ andato in scena in streaming il 25 febbraio al Teatro Satiro Off di Verona 

 

Avrebbe mai immaginato il Bardo, anche nella sua più remota fantasia, di essere ancora in auge nel 2021 e che le sue opere sarebbero state rappresentate sul web? È questo l’ambizioso e, soprattutto, coraggioso progetto che la compagnia teatrrale Casa Shakespeare ha intrapreso per questo nuovo anno ugualmente contrassegnato dall’emergenza epidemiologica e che vede di nuovo penalizzati gli spazi culturali come musei, cinema e teatri. 

Se gli spettatori, quindi, non possono ancora recarsi a teatro, sarà il teatro a raggiungerli: è questa la sfida dello Streaming Drama, ovvero il teatro online della compagnia, che sarà fruibile tramite piattaforma Zoom per sette spettacoli live streaming tra i mesi di febbraio e marzo. Con questo esperimento la tecnologia viene in aiuto dell’arte in modo significativo e, in certo senso, rivoluzionario: la compagnia veronese, infatti, sovverte il tradizionale modo di fare teatro a tutto vantaggio dello spettatore che tramite lo streaming riesce, forse anche di più che dal vivo, a seguire con attenzione la messinscena immedesimandosi nei suoi protagonisti e assaporandone l’essenza.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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