Venerdì, 29 Marzo 2024
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Teresa santa, puttana e sposa #Capitolo1: una teatronovela

Recensione di Teresa santa, puttana e sposa #Capitolo1 in scena al Teatro Studio Uno dal 5 al 14 ottobre 2017


Basta varcare la soglia del Teatro Studio Uno per lasciarsi alle spalle Tor Pignattara e ritrovarsi a Sant’Esolo, località presso i Monti Filetei, al Cabaret Madama Do Re. Verrete accolti dalla padrona di casa, l’affascinante ma inflessibile Donna Veneranda (Eleonora Turco), che subito vi farà condurre da una delle sue più belle cameriere (Jessica Granato) al tavolo migliore. Un altro cameriere (Riccardo Marotta) vi servirà da bere e, subito dopo un breve numero musicale, conoscerete l’irresistibile Teresa (Nadia Caretto): esotica, bellissima, dagli oscuri natali, sopravvissuta a vicissitudini ancor più buie, se si vuol dar credito ai racconti di uno sgualcito tisico (Giuseppe Mortelliti) che ne tesse le lodi poetando in siciliano.

Teresa ha fatto di tutto per sopravvivere, in passato anche la prostituta: appena arrivata al Madama Do Re ha conquistato tutti, persino Er Paciuli (Alessandro Di Somma), il proprietario. Chi potrebbe dire di no a quella figura minuta eppure resistentissima, che pare promettere tutto ma puntualmente non si concede? Ben lo sa l’avvocato Quagliarello, soprannominato Lulù (ancora Riccardo Marotta), che tra una causa persa e un desiderio di giustizia frustrato cerca di conquistarne le grazie. Sarà l’irruzione di un perfido e gelosissimo usuraio (Mattia Giordano) a far battere nuovamente il cuore di Teresa: il prescelto è l’aitante e coraggioso Capitano Gennaro (Federico Le Pera) ma ci sarà anche il tempo di salvare dalla rovina una vecchia e strampalata Veneta (Flavia Germana De Lipsis).
Tra fantasiosamente improbabili colpi di scena giudiziari, numeri musicali, improvvisazioni autoironiche e l’inevitabile epilogo romantico in sospeso, Teresa santa, puttana e sposa #Capitolo1 diverte il suo pubblico con una immersione totale nella vicenda: basta crederci, lasciarsi accerchiare dal dedalo di dialetti italiani che - furbescamente - spostano la vicenda in un paese inventato sin dal nome e in un tempo all’indietro dove i marinai continuano a promettere.
La storia è liberissimamente tratta da “Teresa Batista stanca di guerra” di Jorge Amado e, come il romanzo, anche qui la cronologia è confusa, i ricordi mischiati alle leggende, i fatti narrati in un ordine assolutamente arbitrario e onirico. Il regista Lorenzo Montanini, che insieme a Marco Bilanzone ha curato anche il testo, ha trovato un territorio fertilissimo nello spazio del Teatro Studio Uno: i suoi due storici direttori artistici, Eleonora Turco e Alessandro Di Somma, si fanno splendidamente il verso mentre il pubblico più affezionato non può che godersi l’effetto di un ambiente famigliare eppure stravolto sin nel più piccolo dettaglio. Le vicende di Teresa, divise in capitoli, si alterneranno alla normale programmazione stagionale: dal 14 al 17 dicembre 2017 ne verrà narrata l’infanzia; dal 1° al 4 febbraio 2018 sarà la volta di come affrontò il vaiolo nero; dal 22 al 25 marzo 2018 uno degli episodi più misteriosi: quando dormì con la morte. E per finire, dal 10 al 13 maggio 2018, in concomitanza con la sua festa di nozze, chi lo vorrà potrà seguire uno spettacolo lungo un giorno in cui verrà narrata di seguito l’intera storia. 
Teresa santa, puttana e sposa è un’operazione nostalgica, sentimentale, irriverente e accattivante perché mischia, giocandoci, i tòpoi del melodramma a quelli della commedia, forte di un cast assolutamente credibile tra cui - per questo primo capitolo - spiccano: un’impeccabile Nadia Caretto, perché pare nata per interpretare questo ruolo a suo modo femminista; la deliziosa Jessica Granato, capace di incarnare con estrema disinvoltura la starletta da nightclub o la spassosissima giudice calabra passando per cameriera e moglie abusata sempre con la medesima credibilità; Flavia Germana De Lipsis, il cui personaggio minore resta comunque impresso per la simpatica maestria con cui ritrae tutto un modo di essere tipicamente veneto.
Come ogni dramma a puntate - in questo caso una vera e proprio teatronovela - Teresa santa, puttana e sposa ha già conquistato il suo pubblico rimandandolo alla prossima. Nell’attesa, c’è chi ha già cominciato a sognarla.

 

Cristian Pandolfino
16 ottobre 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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