Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Divina commedia in musica al Brancaccio

Recensione dello spettacolo La Divina Commedia opera musical, in scena dal 19 al 29 gennaio 2018 al Teatro Brancaccio 

 

Sentir recitare i versi del Sommo poeta è sempre un piacere che manda in estasi, ancor di più se cantati da voci sublimi con l'accompagnamento delle musiche di Frisina, uno dei più noti compositori italiani. Il viaggio di Dante attraverso l'Oltretomba ci viene riproposto in La Divina Commedia Opera musical che vede la regia di Andrea Ortis. I principali personaggi danteschi e i principali episodi del poema rivivono in questo musical nell' excursus attraverso i tre regni dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso.

La voce narrante appartiene a Giancarlo Giannini, mentre a Dante Alighieri presta il volto Antonello Angiolillo, la sua guida di Virgilio è interpretata dallo stesso regista. Sullo sfondo la presenza costante di Beatrice ossia Noemi Bardi, che ripete ad ogni cambio scena i versi: " Amor che move il sole e l'altre stelle". Le scenografie costruite con il sistema digitale ricreano perfettamente le atmosfere infernali, del purgatorio e del paradiso modulando i passaggi di luce, dall' oscurità profonda degli abissi alla luce dei cieli. Momenti di pura emozione si susseguono. Il canto VI dell' Inferno risalta particolarmente grazie alla voce di Manuela Zanier che nei panni di Francesca racconta a Dante e Virgilio la fatale passione per Paolo. Un canto d'amore straziante che commuove il pubblico in sala che rivive tutto il dramma della storia d'amore di questi due amanti sfortunati, la cui relazione è stata poi interrotta violentemente.

Intenso, emozionante, coinvolgente, si tratta di un musical giunto al suo decimo anno di vita che per gli appassionati di Dante rappresenta un'ulteriore modalità per gustare i versi di un' opera intramontabile. Per chi non conoscesse invece la bellezza del poema, potrebbe essere questa una geniale trovata per avvicinare all'opera, come nel caso di studenti che si approcciano per la prima volta allo studio della Divina Commedia. Il verso cantato rappresenta sicuramente un modo per esaltarne la bellezza, quindi questa risulta per noi, un'operazione ben riuscita nell'insieme se si considera anche la bravura degli interpreti e delle felici scelte registiche. Il pubblico in sala ha dato palese segno di gradimento e partecipazione con lacrime e applausi.

Mena Zarelli

2 febbraio 2018

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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