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D’estate con la barca dal 4 all’8 aprile 2018 al Piccolo Eliseo

Racconto dell’esordio letterario di Giuseppe Patroni Griffi apparso per la prima volta sulla rivista Nuovi Argomenti e pubblicato nel 1955 dall’editore Vallecchi insieme a Ragazzo di Trastevere e Un ospite di passaggio, D’estate con la barca con Gaia Aprea per la regia di Luca De Fusco - che firma anche l’adattamento - è il racconto della gita in barca lungo la costa di Posillipo a Napoli di due coppie di ragazzi. Una gita per fare l’amore, lontano dal mondo, i suoi divieti, le sue ipocrisie. Una bellissima giornata di sole e di ardori giovanili su cui piomba, inaspettata e beffarda, la morte.

«Per la seconda volta, dopo L’amorosa inchiesta di La Capria – scrive il regista nelle note allo spettacolo – mi capita di mettere in scena uno scrittore che ho conosciuto, la cui carriera mi è stata raccontata da mia madre nella mia infanzia come una favola e che rappresenta quindi una parte di me, del mio modo di essere napoletano, del mio modo di intendere l’arte in generale e il teatro in particolare».
«Si parla – continua De Fusco –di una “doppia coppia” che a teatro diremmo composta da due attori giovani e due caratteristi. Già in questo sapore più teatrale si sente l’impronta dell’uomo di spettacolo a tutto tondo: mi sono quindi permesso un’ambientazione scherzosa, ludica, come appare il racconto ad una prima lettura. Con qualche elemento di piccola spettacolarità in più rispetto ai due precedenti racconti della Ortese e di La Capria: innanzitutto la barca evocata nel titolo e poi un lieve, accennato gioco di proiezioni, che è in linea col mio modo di fare teatro degli ultimi anni e che viene naturale di fronte a tutte le splendide descrizioni marine del testo.
Nel finale, con un vero colpo di scena tipico del teatro e dello stile di Peppino, il racconto si capovolge: smette i suoi panni ingannevoli di leggerezza alla La Capria e mostra la sua vera faccia. Quella che associa l’amore con la morte, il mistero dell’attrazione erotica come rischio ed inizio di perdizione, insomma il racconto rivela l’impronta di quello che sarebbe divenuto lo stile di Patroni Griffi. Ho cercato di assecondare questo strano andamento, che nell’ultima mezza pagina capovolge il senso dell’intera opera con un piccolo colpo di scena che suggerisce una versione ipnotica, ammaliante di Giulia che diviene in questo modo una specie di “sirena”.

 

Redazione
28 marzo 2018

 

Informazioni


D’estate con la barca
di Giuseppe Patroni Griffi
con Gaia Aprea
scene Luigi Ferrigno
costumi Zaira de Vincentiis
disegno luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
realizzazione video Alessandro Papa
adattamento e regia Luca De Fusco
Produzione TEATRO STABILE DI NAPOLI – TEATRO NAZIONALE

Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 20.00
domenica ore 17.00

durata spettacolo: 1 ora

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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