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Non ti pago - Dal 21 febbraio al 5 marzo 2017 al Teatro Argentina

#segnalazione

Dal 21 febbraio al 5 marzo, l’indimenticabile arte di Luca De Filippo è protagonista sul palcoscenico del Teatro Argentina con NON TI PAGO, sua ultima memorabile regia. Nel nome e nel ricordo di Luca De Filippo, scomparso il 27 novembre del 2015, il Teatro di Roma ripropone il suo ultimo successo, uno dei testi più noti della prima drammaturgia eduardiana, ascritta nella produzione dei “giorni pari” e qui realizzata dalla Compagnia di Teatro di Luca De Filippo.

 

Fedele ai tempi e alla scrittura del padre ma capace al contempo di infondere una nuova identità al testo, pur nel solido rispetto della tradizione e in continuità con lo spirito originario, Luca De Filippo lascia in eredità agli spettatori una regia solida, capace di dosare al meglio la risata e l’inquietudine, momenti riflessivi e azione irresistibile. Gianfelice Imparato, che si è formato con Eduardo, si dimostra un sostituto pienamente all’altezza nei panni di Ferdinando Quagliuolo, il surreale gestore di un botteghino del lotto a Napoli. La commedia si sviluppa intorno ai divertenti tentativi di Ferdinando di appropriarsi del biglietto vincente con esasperate contese e grottesche maledizioni, mentre l’impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero, colleziona vincite su vincite interpretando i sogni.
Non ti pago è più di uno spettacolo, è un piccolo gioiello pieno di ironia, ritmo e vitalità, un omaggio a Luca, grande attore e regista, a poco più di un anno dalla sua scomparsa. Forse il modo migliore per ricordarlo e per proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale napoletana e italiana.

Scritta nel 1940, la commedia è un perfetto meccanismo comico dove, tra sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, si racconta la cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria, senza rinunciare però alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore. Una storia che unisce pensiero ed azione, inquietudine e riso, dinamismo e riflessione, con quella sottile leggerezza tipica delle commedie di Eduardo. Il protagonista è un personaggio ambiguo e surreale, che vive tra sogno e realtà. Gestore di un botteghino del lotto a Napoli è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato. Al contrario un suo impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero, interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite e addirittura un giorno gli capita di vincere una ricca quaterna di quattro milioni delle vecchie lire datagli in sogno proprio dal defunto padre del suo datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia, Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma. Egli sostiene che lo spirito di suo padre avrebbe commesso un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia abitazione della famiglia Quagliuolo, dove ora risiede il giovane Bertolini.

Nei panni del protagonista Ferdinando Quagliuolo, Gianfelice Imparato, a cui si affianca una compagnia appassionata e unita intorno a Carolina Rosi, nel ruolo di Concetta, la moglie di Ferdinando, il ritratto di una donna dalle tante e diverse sfumature: inquieta e al tempo stesso concreta. Nel cast anche Nicola Di Pinto (Aglietiello), Massimo De Matteo (Mario Bertolini), Gianni Cannavacciuolo (padre Raffaele), Giovanni Allocca (l’avvocato Strummillo) e Paola Fulciniti (Erminia e Carmela); accanto a loro i giovanissimi Carmen Annibale, Viola Forestiero, Federica Altamura, Andrea Cioffi.

Lo spettacolo si inserisce nel percorso di stagione AFFARI DI FAMIGLIA, una riflessione sulle trasformazioni e le distorsioni della società che all’Argentina ha visto il racconto dell’ascesa economica e il drammatico tracollo della famiglia Lehman, ultima regia di Ronconi su testo di Stefano Massini, per passare a un ritratto di famiglia napoletana, con presepe, quello di Natale in casa Cupiello di Eduardo diretto da Antonio Latella, fino a Filippo Timi in gioco con tre ruoli maschili, diretto da Andrée Ruth Shammah, in una insolita Casa di bambola di Ibsen. E sono ancora “affari di famiglia”, lontani di secoli, Emilia di Claudio Tolcachir.


redazione
16 febbraio 2017

informazioni

Non ti pago
di Eduardo De Filippo
regia Luca De Filippo

con Gianfelice Imparato (Ferdinando Quagliuolo), Carolina Rosi (Concetta, sua moglie),
Carmen Annibale (Stella, loro figlia), Nicola Di Pinto (Aglietiello, uomo di fatica in casa Quagliuolo),
Viola Forestiero (Margherita, cameriera), Massimo De Matteo (Mario Bertolini),
Paola Fulciniti (Erminia, sua zia), Federica Altamura (Vittorio Frungillo), Andrea Cioffi (Luigi Frungillo), Paola Fulciniti (Carmela, popolana), Gianni Cannavacciuolo (Don Raffaele Console),
Giovanni Allocca (Lorenzo Strummillo, avvocato)

scene Gianmaurizio Fercioni - costumi Silvia Polidori
musiche Nicola Piovani - luci Stefano Stacchini

Produzione Elledieffe - La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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