Mercoledì, 06 Dicembre 2023
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testo: Harold Pinter

regia: Giacomo Galantucci

con: Valentina Borriello, Fabio Liparulo

 

Ci sono opere d'arte, come quelle di Robert Cottingham, che nel totalizzare lo spazio visivo dell'opera sul compimento retinico di un dettaglio, riescono a travalicare non solo lo specifico materiale del soggetto, ma anche i limiti della realtà dimensionale che viviamo, permettendoci un'indagine virtuale di oggetti, ambiti e questioni del nostro mondo ben più difficoltosa se distratti dai connotati materiali di questa realtà, nonché degli elementi che la vivono.

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‹‹…purchè ci sia da ricavarne qualcosa… ››

Farsesco e grottesco il mondo di Moliere, il quale con  le sue “macchiette” sui vizi e le debolezze dell’umana specie, incarnati alla perfezione dai personaggi e i protagonisti delle sue opere, risulta, a secoli di distanza, ancora contemporaneo e quanto mai specchio in cui poter, ahinoi, riflettersi e sul quale, fortunatamente, riflettere: potere di un genio letterario che attraverso la commedia, protesa verso un’innata naturalezza realistica, perdura nella storia e scandaglia tutt’ora psiche e animo della società attuale.

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Con On ne badine pas avec l'amour, ovvero 'Coll'amore non si scherza' la poesia ed il realismo passionale del '800 francese riprendono vita al teatro Eutheca

Passione è la parola chiave che permette di capire questa illuminante e fresca opera di Alfred de-Musset ed al contempo di comprendere le motivazioni di quei giovani attori che hanno animato il palco con maestria, creando quel turbinio di emozioni che noi tutti chiamiamo teatro. 'Coll'amore non si scherza' e altre commedie, non è una semplice messa in scena, si tratta del saggio di fine III anno degli allievi della scuola di teatro Eutheca.

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“Non ha paura di scoprire con il lume dell’intelligenza il rosso della vergogna, là, nella bestialità umana, che chiude sempre gli occhi per non vederlo.” – Luigi Pirandello

Atmosfera familiare e il regista ad accogliere il pubblico in sala, questo è l’ impatto che si ha nel teatro “ Lo spazio” di via Locri. Teatro sui generis in quanto  si entra in un ambiente che  sa  di  underground,  che  ricorda  per  essenzialità  un  magazzino  seminterrato,  un centinaio di posti a sedere su sedie di plastica da sala parrocchiale, un basso palco angolare senza  sipario,  niente  distanze  fra  pubblico  e  attori.  Colpiscono, il  nero  alle  pareti, l’atmosfera fumosa e una scenografia minimale, basata sul bianco e il nero e colorata dal gioco di luci, che coinvolge anche la platea  nei momenti più significativi dello spettacolo.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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