Venerdì, 19 Aprile 2024
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Eugene Ionesco, è con Samuel Beckett, il rappresentante più famoso di quella corrente teatrale contemporanea definita "teatro dell'assurdo" che porta in scena i nodi esistenziali dell'uomo moderno: incomunicabilità, falsità di rapporti, routine, difficoltà a dare un senso all'esistenza.

Nel 1950 mette in scena La cantatrice calva, una commedia in cui Ionesco si presenta come autore d'avanguardia, deciso a voltare le spalle al teatro canonico e sfuggire al realismo e alla psicologia.

I protagonisti sono due anonime coppie inglesi - gli Smith e i Martin - rappresentati come gli archetipi della borghesia; parlano ma non comunicano, limitandosi a uno scambio di frasi banali e convenzionali, non pensano perché hanno perso la capacità di pensare, non esprimono emozioni e passioni, né le comunicano agli spettatori.

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Dal 31 marzo al 12 aprile presso il Palazzo della Cancelleria debutta UN CASTELLO NEL CUORE. TERESA D’AVILA, uno spettacolo di Michele Di Martino, per la regia di Maurizio Panici con protagonista Pamela Villoresi. 

Un cammino di fede e un percorso di vita portato sul palcoscenico attraverso la figura femminile di Santa Teresa d’Avila, la fondatrice delle Carmelitane scalze, la prima donna dottore della Chiesa. In occasione del quinto centenario della sua nascita, sarà Pamela Villoresi a condurci in un viaggio intriso di spiritualità per riflettere sul senso della comprensione del mondo e dell’essere in mezzo alla società con gli altri. Uno spettacolo alla scoperta di una delle figure femminili più significative della storia della Chiesa, che giunse alla perfezione attraverso un cammino spirituale costellato da varie prove, interiori e fisiche, e numerose esperienze mistiche.

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Dal 18 marzo al 19 aprile al Teatro Argentina di Roma va in scena Carmen di Enzo Moscato, con l’adattamento e la regia di Mario Martone e la direzione musicale di Mario Tronco. Interpreti principali Iaia Forte (nel ruolo di Carmen) e Roberto De Francesco (nel ruolo di Cose’). Con loro in scena: Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva, Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee.

L’arrangiamento musicale è di Mario Tronco e Leandro Piccioni, le musiche sono ispirate alla Carmen di Georges Bizet, con l’esecuzione dal vivo dell’Orchestra di Piazza Vittorio: con Emanuele Bultrini, Peppe D'Argenzio, Duilio Galioto, Kyung Mi Lee, Ernesto Lopez, Omar Lopez, Pino Pecorelli, Pap Yeri Samb, Raul Scebba, Marian Serban, Ion Stanescu. Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari e il suono a cura di Hubert Westkemper, team di affiatati artisti che da tempo affianca Martone nei suoi lavori. Le coreografie sono curate da Anna Redi; Raffaele Di Florio è l’aiuto regista e Sandra Müller l’assistente scenografa.

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ovvero… che importa se si nasce in un pollaio quando si esce da un uovo di cigno?…

In un pollaio nasce, tra tanti anatrini graziosi, un anatroccolo brutto, deriso e bistrattato da tutti per la sua diversità. Disperato il povero, brutto anatroccolo fugge dal pollaio alla ricerca di un ambiente che gli sia più congeniale e dove, soprattutto, possa essere quello che è. Comincia così il suo viaggio nella vita che lo porterà ad acquistare fiducia in se stesso e a trovare il suo posto nel mondo.

…il brutto anatroccolo… Alzi la mano chi non si è sentito, almeno per un attimo della propria vita, come il goffo palmipede della novella di Andersen.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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