Venerdì, 19 Aprile 2024
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Romeo e Giulietta regia di Gigi Proietti, dal 8 luglio al 3 agosto al Globe Theatre di Roma

C´è un lato positivo nel tempo che passa: si può guardare indietro, cambiare prospettiva, qualche volta tornare sui propri passi. Nel caso di un testo, il ritorno è una possibilità per rivedere e sviluppare intuizioni e pensieri rimasti inespressi, scartati a favore di altri per mancanza di sintonie, di tempo, di coraggio. Ho amato molto la prima versione di Romeo e Giulietta, e sto amando molto questo nuovo allestimento, simile ma diverso. 

Ho sempre pensato che la festa a casa Capuleti fosse una specie di sliding door, che attraversata o evitata conduce a storie diverse. Se Romeo decidesse di non andare alla festaĀ E se tutta la storia fosse solo il sogno di una giovane mente eccitata dall´amoreĀ E se fosse proprio l´amore la chiave che apre le porte del tempo proiettandoci nell´eterna favola dei due innamoratiĀ Da qui sono partito per decidere di collocare la prima parte ai nostri giorni. La festa è un ballo in maschera , che dopo il primo sguardo e la fatidica scintilla si trasforma in un sogno di epoche lontane. Il pubblico si vedrà riflesso nella storia, in un gioco di specchi in cui si raccontano due realtà, due secoli, due mondi. 

Così, se nella prima parte gli amici e Mercuzio danno voce alle loro passioni come rapper leggeri e Giulietta è una ragazzina di buona famiglia che canta e suona rock, e tutto è un vortice di energia e di gioia, poi la musica cambia, ci porta in un altro tempo e rigenera il mito. La storia si ripete e il rituale d´amore e odio non va a buon fine, come un rito iniziatico in cui l´eroe non riesce a superare la prova. Nessuno dei giovani oltrepassa il confine della maturità, nessun adulto li sa accompagnare nel viaggio. Si passa dai giochi alla tomba, come in ogni tempo può accadere, in una tristissima favola avvelenata dall´odio, che si trasforma nell´ecatombe di un futuro. 

Per quanto fresca fosse la precedente compagine di attori, questa volta la scelta è stata di cercare interpreti ancora più giovani, a sottolineare la spaccatura fra generazioni. 

O forse l´età degli interpreti è la stessa, ma è la mia prospettiva che sta cambiando e guardo questa compagnia con l´affetto che ho sempre avuto per i miei allievi e per tutti i colleghi più giovani con i quali ho condiviso il mio lavoro. 

Interpreti (in ordine alfabetico) 

FAUSTO CABRA MIMOSA CAMPIRONI FRANCESCA CIOCCHETTI MARTINO DUANE DIEGO FACCIOTTI GIANLUIGI FOGACCI ROBERTO MANTOVANI MATTEO MILANI LOREDANA PIEDIMONTE GUGLIEMO POGGI RAFFAELE PROIETTI MATTEO VIGNATI 

Gregorio, Clown NICOLA ADOBATI, Sarta LARA BALBO, Sarta CARLOTTA GRAVERINI, Sansone LORENZO GRILLI, Abramo, Speziale LORENZO LUCCHETTI, Guardia Principe FRANCESCO MASTROIANNI, Paggio Mercuzio SEBASTIAN MOROSINI, Donna Montecchi VALERIA PALMA, Baldassarre STEFANO PATTI, Frate Giovanni MATTEO PROSPERI, Guardia Principe SIMONE RUGGIERO, Antonio, Speziale FRANCESCO SFERRAZZA PAPA. 

 

Info

REGIA 

Gigi Proietti 

 

TRADUZIONE Angelo Dallagiacoma 

REGISTA ASSISTENTE Loredana Scaramella 

COSTUMI Maria Filippi 

assistente ai costumi Anna Fischer 

SCENE Fabiana Di Marco 

CONTRIBUTI MUSICALI Roberto Giglio 

DISEGNO LUCI Umile Vainieri 

PROGETTO FONICO Franco Patimo 

MOVIMENTI DI SCENA Alberto Bellandi 

CASTING Loredana Scaramella

 

redazione 

21 luglio 2014

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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