Mercoledì, 15 Maggio 2024
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Vortice. L'impietoso ritratto di Alfredo Oriani del provincialismo piccolo borghese italiano di fine '800

#segnalazione
 

"La civetta è da sempre universalmente considerata simbolo di veggenza. Attributo di Atena, per i Greci rappresentava la sapienza e la conoscenza razionale, mentre presso altre culture indicava il mistero della vita ultraterrena.
Le civette di ChiPiùNeARt Edizioni cercano nell’oscurità, frugano tra la polvere alla scoperta di gioielli trascurati o dimenticati. All’invasione incontrollata di nuovi prodotti letterari che caratterizza la nostra epoca, ChiPiùNeArt Edizioni intende contrapporre, con la presente collana, la ri-scoperta e la ri-pubblicazione di opere che conservano intatta la capacità di incantare.Il colore è l’arancio, cui vengono associate la gioia, la creatività e la pienezza di vita."

(Estratto dalla presentazione della collana Le Civette, casa editrice ChiPiùNeArt Edizioni)

 

Torna sugli scaffali delle librerie,grazie alla ChiPiùNeArt Edizioni, dopo troppi anni d'assenza, Vortice di Alfredo Oriani.

Merita qualche riga la sua storia editoriale al fine di gustare con maggiore piacere questo lavoro dello scrittore faentino: autore di numerose opere di narrativa, di teatro e di polemica storico-politica si oppose fermamente al Positivismo. Fino all'avvento del Fascismo, nonostante avesse dato alle stampe autentici capolavori del calibro di Gelosia (1894) e Vortice (1899) non fu tenuto in nessun conto tranne che da Benedetto Croce. Terminata la Grande Guerra, Benito Mussolini si approprierà del pensiero fortemente nazionalista degli scritti politici di Oriani e a scopo di valorizzazione e diffusione curò un edizione in 30 volumi della sua opera completa presso l'editore Cappelli. Pur essendo apprezzato anche da Gramsci per le sue tendenze hegeliane di pensiero, finito il Ventennio, dopo la Seconda Guerra Mondiale, a causa dell'appropriazione di pensiero perpetuata dal Fascismo, Oriani venne sempre più osticizzato, per essere rivalutato solo negli ultimi anni.

Vortice, che viene ripubblicato nella nuova collana Le civette della casa editrice romana ChiPiùNeArt Edizioni, rappresenta uno dei massimi capolavori dell'autore che ben riassume i caratteri narrativi e culturali del secondo Ottocento italiano: egoismo e viltà sociale, mitizzazione del Verismo e melodrammatica enfatizzazione dei sensi.

Il protagonista del racconto, Adolfo Romani, è l'emblema stesso del grigiore esistenziale. Vive una vita sociale ormai colma di aspirazioni deluse e una vita familiare caratterizzata da un matrimonio infelice al quale cerca di sopperire con innamorarsi di una cantante da operetta che non fa che chiedergli soldi e alla quale e talmente avvinto da fare una firma falsa a garanzia di una cambiale da duemilacinquecento lire.

"Perché tanto altri peggiori di lui erano più fortunati? Egli non aveva che commessa una sciocchezza nella vita, innamorarsi di una cantante da operetta, e non aveva che quella firma falsa, sapendo di poterla sempre pagare colla vendita del podere. Era dunque appena uno strappo nelle formalità del codice, un fallo di procedura: lo sentiva era sicuro di in ingannarsi. Era ancora un onest'uomo [...]"

Fulcro della tragedia interiore la cambiale scoperta presentata in anticipo in tribunale. Adolfo cade nella disperazione e ogni suo pensare, angosciarsi, riflettere o pensare alla situazione gli fa venire alla mente un unica soluzione: La morte.
"[...] uno scemo magari, che si era mangiato troppo presto il piccolo patrimonio della mamma, ma non un delinquente. Non aveva mai rubato. In quel momento si ricordava in blocco tutta la propria vita con una specie di malinconica alterezza, potendo ancora giudicarla migliore che quella di altri."

Un uomo mediocre quello descritto da Oriani, un debole attratto da una donna appariscente e dominante, poco intelligente ma sopratutto senza ambizioni. Il ritratto del piccolo borghese italiano di provincia che privato dei modesti agi della vita dalla propria scempiaggine e cecità davanti all'evolversi degli eventi trova "drammaticamente", incurante della moglie e dei due figli, trova l'unica scusante alla sua stupidità nel "suicidio" che ai suoi occhi diviene eroico riscatto da ogni errore ed omissione nella vita terrena.

L'analisi psicologica che vediamo svilupparsi tra le righe della narrazione mette in luce come lo scrittore sia interessato, come diversi suoi coetanei di fine secolo, più all'analisi dei pensieri e degli umori più reconditi del protagonista che, impotente davanti a una società di provincia legata all'apparire più che al realmente essere, soccomberà infine all'egoismo della propria ipocrisia.


Fabio Montemurro
18 novembre 2015


informazioni

Alfredo Oriani
Vortice
con Nota introduttiva di Ilaria Pesce
€ 12
Collana: Le civette
Casa editrice: CHIPIUNEART EDIZIONI S.R.L. S.
ISBN: 978-88-98917-06-8
Pagine: 184
Legatura: brossura

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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