Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il futuristico e suggestivo edificio della Nuvola di Fuksas a Roma, ha aperto le porte per soli 3 giorni, dal 14 al 16 aprile 2024, ad una video installazione performativa che ha catturato l'essenza della monotonia e della ripetitività della vita quotidiana attraverso una coreografia di movimenti semplici ma potenti. L'opera, intitolata Inside e creata dall'artista greco Dimitris Papaioannou, risale al 2011 e ha fatto il suo debutto presso il Teatro Pallas di Atene, dove è stata esibita per venti giorni di fila.

La stanza, allestita come un comune appartamento, ospita un totale di 30 danzatori che si muovono simultaneamente in un fluire di azioni quotidiane. Gli spettatori assistono a una "danza" di routine: persone che entrano, si spogliano, si lavano, mangiano, e dormono, tutto questo in un continuo ciclo di normalità apparente. L'artista riesce a trasformare la banalità del quotidiano in un rituale quasi ipnotico.

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Recensione di ‘Igra’ , pièce coreutica della compagnia Kor’sia al teatro Giovanni da Udine,il giorno 23 marzo 2024

 

‘Igra’ è lo spettacolo proposto dalla compagnia spagnola Kor’sia, vincitrice del Fedora Prize 2023, su coreografie di Mattia Russo ed Antonio de Rosa, inserito nella stagione di danza del teatro Giovanni da Udine.
La Spagna può vantare alcune figure interessantissime nell’ambito coreutico contemporaneo.
Pensiamo al gruppo La Fura dels Baus, che ha saputo rinnovare con talento e coraggio la scena teatrale; a Marcos Morau, direttore della compagnia "La Veronal", capace di unire danza e fotografia, con un lavoro innovativo su immagine e movimento; all’intenso Xavier Martínez Torrejón, ballerino purtroppo da qualche anno assente dalle programmazioni italiane, ma che ricordiamo sensibile interprete con Lindsay Kemp e sulle scene romane e che produce, con la sua compagnia, lavori nei quali sa coniugare grandissima fisicità e poesia, intelligente ironia ed eccellente tecnica.
Ha fatto benissimo Fiorenza Cedolins, recentemente riconfermata direttrice artistica della sezione ‘Opera lirica, operetta e danza’ , a proporre sulle scene friulane questo spettacolo, frutto dell’incontro fra due giovani coreografi italiani, Mattia Russo ed Antonio de Rosa, con la compagnia Kor’sia.

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Anteprima presso l'Auditorium della Nuvola di Roma, 27 e 28 marzo 2024


Il 13 marzo 2024 si è svolta, presso l'Auditorium della Nuvola di Roma, la conferenza stampa dello spettacolo-evento "Dancing Glass", punta di diamante della rassegna EUR Culture, giunta alla sua terza edizione.

Il progetto, ideato da Change Performing Art e MP3 Dance Project di Michele Pogliani, prevede la partecipazione di quattordici artisti provenienti da tutto il mondo, che il 27 e 28 marzo metteranno in scena, in anteprima mondiale, lo spettacolo e avranno come filo conduttore l'illustre compositore minimalista americano Philip Glass.

Compositore che, così come ha detto Franco Laera, "risulta essere un personaggio poliedrico, che ha saputo abbattere gli steccati tra tutti i generi", e che ha saputo unire artisti di tre generazioni diverse con la sua musica. Per lo spettacolo sono stati scelti dagli artisti 12 Etudes che dialogheranno sulla scena con le creazioni originali dei coreografi, musicisti e video-artisti provenienti dall'Asia, dall'Africa e dal Sud America. 

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Il 18 febbraio 2024 al Teatro Palladium di Roma la Tavola Rotonda. “Emergere o crescere? I Centri come nuovi strumenti a sostegno della nuova coereografia” e a seguire gli spettacoli “Denti” e “Fatico”

 

 Il 18 febbraio alle ore 18.00 al Teatro Palladium di Roma, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma/Equilibrio Festival, si è tenuta la Tavola Rotonda. “Emergere o crescere? I Centri come nuovi strumenti a sostegno della nuova coereografia”, nell’ambito di VERTIGINE, la stagione Danza di ORBITA/Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza che si è interrogata  sulle strategie di sostegno e accompagnamento alla crescita delle giovani carriere in ambito coreografico, aldilà del dispositivo del premio. 

Il momento di riflessione e condivisione nasce dalla collaborazione con Fondazione Musica per Roma/Equilibrio Festival e prende spunto dall'ospitalità degli spettacoli di due firme della danza contemporanea italiana premiate entrambe dal Premio Equilibrio: Piergiorgio Milano e Irene Russolillo.

Sono intervenuti: Valentina Marini, direttrice artistica di ORBITA|Spellbound, Emanuele Masi, direttore artistico di Equilibrio Festival, Gigi Cristoforetti, direttore artistico e generale di Aterballeto CCN, Maria Inguscio direttrice generale di Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza CRID, Daniela Giuliano Direttrice Generale di Compagnia Virgilio Sieni CRID, Daniele Pitteri AD Fondazione Musica per Roma.

Le riflessioni iniziali con l’intervento di Piergiorgio Milano, danzatore di fama internazionale, che dopo la Tavola Rotonda ha presentato al pubblico la performance “Denti”, hanno ruotato soprattutto sul “lavoro intermittente” e sul “sostegno alla creazione”, pratiche che solo in Italia e in altri pochi paesi europei non ricevono sovvenzioni pubbliche.

L'Italia, quindi,  è l'unico paese europeo, o quasi, che non prevede un contributo statale sul lavoro intermittente degli artisti. Vale a dire che in paesi come la Francia e il Belgio i lavori culturali, o degli artisti in genere vengono sovvenzionati con contributi statali nei così detti tempi di "gestazione dell'opera", ossia quei periodi in cui seppure l'artista non svolge fattivamente il "fatto artistico" lo "genera". In Italia questa sovvenzione ovviamente non è prevista. 

Il momento dell' "idea", quindi, nella creazione artistica e quello della gestazione del progetto, sono essi stessi opera d’arte, seppure sono essi stessi parte del fatto creativo non vengono riconosciuti di  alcun contributo alla fase creativa smontando completamente il fatto artistico del significato intrinseco. Esempio minimo. Nel rinascimento i mecenati foraggiavano a scatola chiusa gli artisti, in attesa della creazione ultima.

I tempi di "gestazione dell'opera", ossia quei periodi in cui seppure l'artista non svolge fattivamente il "fatto artistico" lo "genera". Non riconoscere alcun contributo alla fase creativa smonta completamente il fatto artistico. 

Interessanti poi gli interventi dei rappresentanti dei Centri di produzione, realtà su cui si è posto il focus centrale di questo incontro. Daniela Giuliano,  responsabile dello staff organizzativo della Compagnia Virgilio Sieni e Maria Inguscio, compagnia Zappalà hanno raccontato le esperienze diverse in due territori diametralmente opposti come la Toscana e la Sicilia. Emerge in entrambe i casi una volontà da parte dei centri di produzione di fare una “mappatura dei talenti” e aiutarli nel loro percorso di crescita artistica

Gli altri interventi a cura di Loredana Parrella, direttrice Artistica di Twain, Centro di Produzione Danza Regionale; Gigi Cristoforetti, Fabio Ferretti e Daniele Pitteri, che da direttore dell’ AD Fondazione Musica per Roma, riporta la volontà di fare entrare in commistione le arti in modo di lavorare su progetti comuni, esperimento c la Fondazione promuve fin dalla sua nascita. 

Dopo la Tavola Rotonda Piergiorgio Milano, ha rappresentato “Denti” una performance breve, ma potentissima,  di danza acrobatica che è stata portata in scena più di cento volte in Europa, Inghilterra e Russia nella quale si legano in maniera indissolubile linguaggio acrobatico e la danza contemporanea. Denti, dice l’autore: “Nasce dalla volontà di prendere una situazione tragica, dura come la perdita di qualcuno e ricercare al suo interno quei conflitti interiori che potevano essere sdrammatizzati e ironizzati. Questo permette di comprendere ancora più a fondo tali conflitti e renderli in pieno. I denti conoscono tutte le nostre parole, quelle dette, quelle spezzate, quelle che si sono fermate sfiorandoli e poi sono scivolate indietro. Come pietre sensibili le loro radici affondano nella nostra memoria”.

Subito dopo, il palco del Teatro Palladium ospita la Prima Assoluta di “Fatico” della coreografa Irene Russolillo, artista associata di Orbita/Spellbound. “Fatico” è un progetto coreografico e musicale in cui il canto e la danza battono il tempo di tre orazioni. Un’idea di coreografia complessa dove corpo e voce si intersecano insieme, creando assonanze e dissonanze inusuali, un’azione unica, quella di danzare-cantare, che procede grazie alle collisioni e ai raccordi che progressivamente si instaurano tra le materie fisica e vocale.

 

Barbara Chiappa

21 febbraio 2024

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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