Martedì, 16 Aprile 2024
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L’arte dell’ improvvisazione diventa un musical

Recensione dello spettacolo BLUE in scena dal 26 settembre fino al 1 ottobre 2017 al Teatro dei Sette

 E’ saputo che il pianeta mercurio sia di colore blue, colore che rappresenta lo stato melanconico. Ma niente è più lontano dall’incontrare questo stato d’animo nel momento in cui si viene accolti all’ interno della sala. Nel caso di questo spettacolo del tutto improvvisato, il colore blue assume le dimensioni più ludiche che lo caratterizzano. Nella serata denominata come “il missile del presidente”, interamente sotto forma di musical, gli attori dopo aver teso la mano al pubblico lo accompagno all’ interno del viaggio. Il lavoro teatrale usato dalla compagnia, che parte dal linguaggio artistico del musical, sembra possa sfociare anche in altri linguaggi artistici; infatti la storia è capace di creare immagini quasi da cartone animato.

Il presidente degli Stati Uniti che assume una figura grottesca, sembra riesca a caratterizzare il mondo occidentale, che va a contrapporsi a quello orientale; dove un presidente coreano sembra impegnato a prendersi troppo sul serio. Si assiste all’ incapacità che il mondo occidentale ha di scegliere, contrapposto alla rigidità di un mondo orientale, che volendo essere a tutti costi diverso non riesce a fare a meno però di ricadere nella confusione che il modello americano gli propone. A risolvere i problemi di relazioni estere saranno le vallette – segretarie americane, che tessono la tela per una riconciliazione che fa della comicità una soluzione geniale. L’effusione delle luci blue che ornano la sala e di conseguenza lo spettatore, sembrano preparare a chi vi assiste all’inizio di un viaggio. A far planare nonostante ci si prepara a sedersi in poltrona è la musica suonata interamente live.

La batteria, le tastiere e il contrabbasso non solo danno il benvenuto agli spettatori, ma l’ accompagna all’ interno dello spettacolo, eliminando ogni attesa e già facendo dell’entrata in teatro l’inizio dello spettacolo. La performance musicale nell’abbattere il confine tra attore e spettatore, sostituisce la funzione del sipario, portando subito all’interno del musical. Il valore della tecnica d’ improvvisazione che caratterizza lo spettacolo è reso dalla bravura degli attori, che interagiscono tra di loro e con l’orchestra, in un gioco di proposte di azioni attoriali, dove ogni compagno è tenuto ad accettare per far sì che prosegua la costruzione drammaturgica dello spettacolo. Oltre a questo lavoro artistico gli attori sono davvero bravi a far capire l’autenticità dell’improvvisazione e quindi dello spettacolo, trascinando il pubblico non solo all’interno di ciò che avviene in scena, ma addirittura rendendolo protagonista della trama dello spettacolo; affidandogli la scelta del titolo. Prima di addentrarsi completamente in ciò che sta per accadere in scena gli attori invitano il pubblico a fare delle proposte, di carattere realistico o fantasioso, riguardante luoghi o contesti che in quel momento stanno pensando.

Questo coinvolgimento del pubblico lo rende protagonista della scelta del titolo dello spettacolo. Quest’ultimo aspetto descritto, sottolinea la bellezza dell’ intera performance, che parte da una proposta del pubblico fino a rimbalzare continuamente tra le azioni sceniche degli attori. Si assiste a qualcosa di irripetibile; lo spettacolo è felicemente condannato ogni sera a non essere mai uguale sotto ogni aspetto. Ogni sera gli attori si preparano ad un nuovo spettacolo perché si confrontano con un pubblico sempre diverso che propone un inizio di storia diverso. In questa scelta drammaturgica la compagnia dei Bugiardini afferma il proprio valore professionale, che passa attraverso l’arte dell’improvvisazione, e conferisce a questa autenticità, valorizzando ogni componente del teatro, partendo dal pubblico. Lo spettacolo BLUE era già andato in scena al Teatro dei Sette dal 24 al 27 settembre del 2015, il successo riscosso tramite la sincera euforia del pubblico durante tutto lo spettacolo, corona il lavoro dei Bugiardini e rende valore alla scelta del direttore artistico Michele La Ginestra di riportare la compagnia all’interno del programma teatrale; scelta che sicuramente contribuisce a dare qualità alla stagione teatrale. La continua volontà da parte dei Bugiardini di rapportarsi al pubblico e di fare di questo rapporto una caratteristica del loro modo di lavorare è sempre presente.

Dall’inizio dello spettacolo, dove ogni spettatore all’entrata compila un foglietto con il proprio nome e lo inserisce in una ampolla, fino alla fine dello spettacolo quando il foglietto verrà estratto dagli attori che potranno annunciare uno spettatore vincitore della maglietta del musical. Insomma uno spettacolo che regala esilaranti emozioni e anche ricordi concreti.

 

Emiliano De Magistris

5 ottobre 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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