Mercoledì, 15 Maggio 2024
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Recensione dello Spettacolo I’m a minger in scena al Teatro Belli dal 7 all’8 dicembre 2019– Trend nuove frontiere della scena britannica XVIII edizione a cura di Rodolfo di Giammarco

 

Lisa è un’adolescente come tante, impaziente e vivace oltre che volubile e irascibile come spesso accade a quell’età.  “Sono una frana” … esordisce, scrutandosi allo specchio. Lisa dialoga con sé stessa e con il pubblico raccontando le sue vicende quotidiane, perennemente rinchiusa nella sua cameretta stracolma e spudoratamente total pink. Eleonora D’Urso, regista e interprete, veste benissimo gli abiti – anche quelli rigorosamente rosa – dell’adolescente. Certamente è di grande aiuto la sua graziosa e minuta fisicità, ma la talentuosa D’Urso conquista la platea per la sua esilarante e duttile prova d’attrice. Infatti, non siamo in compagnia esclusivamente dell’esuberante giovane. La D’Urso interpreta tutti i numerosi personaggi che gravitano intorno alla vita della protagonista, dilata il monologo sino a realizzare un costante dialogo tra loro senza mai sottrarre ritmo e sfumature.  

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Recensione dello spettacolo Sei, di Spiro Scimone. Adattamento dei “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello. Con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber, Bruno Ricci, Francesco Natoli, Mariasilvia Greco, Michelangelo Zanghi, Miriam Russo, Zoe Pernici. Regia di Francesco Sframeli. In scena al Teatro Vascello dal 3 dicembre 2019 all’8 dicembre 2019

 

La realtà è come appare agli occhi di chi la contempla, a sua volta reduce da storie personali e aspettative che concorrono a modellare l’esterno in una personale e soggettiva verità, come siamo unici e irripetibili noi...esseri umani. Siamo noi, infatti, ad accendere alcuni aspetti di ciò che appare, trasformandoli in struttura portante, mettendone in ombra altri, quelli meno tollerabili. Chi siamo, se non illusione? Quella di pensarci sempre uguali ed immutabili, quando in realtà siamo diversi da ieri e dal domani, assumendo diverse sembianze, quante gli occhi di chi ci osserva, assecondando le richieste del palcoscenico della vita.

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Recensione dello spettacolo La Piccola Bottega degli orrori in scena al Teatro Sala Umberto dal 3 al 22 dicembre  2019

 

Cosa siamo disposti a fare per realizzare il nostro sogno? Una domanda spinosa a cui spesso si preferisce glissare la risposta. Rispondere, infatti, vorrebbe dire scrutarsi nel profondo e probabilmente scoprire un io interiore meno bello di quanto si crede. 

Sicuramente ci avrà riflettuto il pubblico del Teatro Sala Umberto al termine dello spettacolo La Piccola Bottega degli Orrori. 

New York, una bottega sull'orlo del fallimento, un garzone impacciato (Seymour), un avido proprietario (Mushnik), la dolce fanciulla (Audrey), il cattivo di turno (Orin). Gli ingredienti per uno spettacolo accattivante ci sono tutti. A far da collante, poi, una pianta parlante (Audrey2) che, con il suo fare seducente, riesce ad ammaliare il giovane Seymour, inducendolo a compiere le azioni più indegne e miserabili per realizzare il suo sogno: conquistare il cuore di Audrey.

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Recensione dello spettacolo Non farmi perdere tempo in scena al Piccolo Eliseo dal 28 novembre al 8 dicembre 2019, scritto e diretto da Massimo Andrei con Lunetta Savino

 

“Nell’ amor le parole non contano, conta la musica…”

(Quanto t’ho amato, R. Benigni)

 

Lo spettacolo si apre sulle note di “Che freddo fa” cantata da Nada, una canzone dal testo triste e dal ritmo allegro e veloce  che fa ballare e battere i piedi a tempo.

È la sintesi perfetta per rappresentare il personaggio di Tina, interpretato da Lunetta Savino, un ossimoro vivente: giovane e anziana, malinconica e allegra, fragile e risoluta, vicina alla morte eppure piena di vita.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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