Lunedì, 29 Aprile 2024
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Recensione dello spettacolo ‘Non è vero ma ci credo’ in scena al Teatro Della Cometa dal 20 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020

 

Non è mai facile riproporre una pièce che è già stata portata sul palco da due grandi nomi del teatro quali Peppino e Luigi De Filippo, eppure Enzo Decaro è riuscito a vestire egregiamente i panni dell’avaro superstizioso commendator Gervasio Savastano protagonista di ‘Non è vero ma ci credo’. 

Sposando perfettamente la commedia dell’arte con un pizzico di verve e comicità tipicamente napoletana, Decaro restituisce allo spettatore un’interpretazione del personaggio nuova, fresca e, anche se a tratti il pubblico percepisce un pallido parallelismo con il Gervasio di Peppino o Luigi, la sua performance ha il pregio di non essere una mera imitazione o un rifacimento delle precedenti: il suo personaggio risulta ben caratterizzato e delineato e affrontato con quella pacatezza e quel garbo che rendono unica l’interpretazione di Decaro. Forte della sua esperienza, infatti, l’artista dona al suo personaggio la sua stessa comicità, la sua gestualità e la bravura di tenere incollato lo spettatore alla poltrona grazie al ritmo incalzante ed energico che il regista Muscato ha affidato alla commedia.   

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Recensione dello spettacolo Diary of a madman da Gogol in scena al Teatro Belli 17 e 18 dicembre 2019– Trend nuove frontiere della scena britannica XVIII edizione a cura di Rodolfo di Giammarco

 

Da generazioni e regolarmente ogni anno l’impresa familiare di Pop Sheeran è incaricata di ritinteggiare il Forth Bridge situato nel sud del Queensferry in Scozia. Un’importante multinazionale ha acquistato l’iconico ponte scozzese, decisa a utilizzare un’innovativa vernice di durevolezza ventennale. Pop Sheeran sta per perdere tutto, persino la ragione.

Il felice e sagace adattamento di Al Smith immagina il Popriščin di Gogol evoluto nel più contemporaneo Pop Sheeran alle prese con una generazione futura irrispettosa delle tradizioni e un male ereditario oscuro.

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Recensione dello spettacolo After the end, in scena al Teatro Brancaccino dal 12 al 22 dicembre 2019

 

Un’esplosione, forse un attentato. Ovunque distruzione e morte, macerie e cadaveri bruciati. Forse. È quello che Mark (Federico Rosati) racconta a Louise (Miriam Galanti). E di come le abbia salvato la vita, trasportandola nel bunker che ha nel giardino. La verità è lì in alto, al di fuori di una botola di ferro, che non si aprirà mai. Ma essa, terribile, si svelerà comunque alla ragazza, man mano che il rapporto fra i due evolve all’interno dello stretto recinto in cui è confinato. Un gioco crudele che, sottratta la libertà, si attua gradualmente. Prima la ritorsione psicologica con ogni mezzo: invocando la gratitudine, ricercando la pietà, dichiarando l’amore. Poi l’imposizione della volontà tramite la privazione del cibo e la violenza. Per arrivare al vero fine di tutto, il possesso, che è ovviamente anche carnale (esplicitamente dichiarato in scena), ma che in realtà ambisce ad essere totale.

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Recensione dello spettacolo I soliti ignoti. Adattamento teatrale di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli tratto dalla sceneggiatura di Mario Monicelli, Suso Cecchi D’Amico, Age & Scarpelli. Con Vinicio Marchioni e Giuseppe Zeno e con Augusto Fornari, Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso, Ivano Schiavi, Marilena Anniballi. In scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 18 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020

Dove le rovine della guerra sono ancora il paesaggio prevalente e il brecciato e la polvere di ieri non sono ancora l’asfalto e il lastricato di oggi, dove al benessere dei pochi corrispondeva la povertà e la precarietà dei tanti: era questa l’Italia del dopoguerra degli anni ‘50. Un’Italia in bianco e nero come quei filmati di tanti anni fa, dalla vita socioeconomica anch’essa bicolore, in cui spesso era la fame e non il talento a forgiare il mestiere. Sull’orizzonte di tale sfondo si stagliano i sogni improbabili di un gruppo sgangherato di ladruncoli, illusi professionisti ma destinati a rimanere ladri di polli, che decide di approfittare di un’occasione favorevole per tentare di cambiare vita attraverso un “audace colpo”.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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