Venerdì, 26 Aprile 2024
$ £

Goodbye Mr. G in scena al Roma Fringe Festival

Recensione dello Spettacolo Goodbye Mr. G in scena al ex Mattatoio - La Pelanda, in occasione del Roma Fringe Festival 2020 il 12 e il 13 gennaio 2020

 

Goodbye Mr. G è il terzo spettacolo della trilogia teatrale messa in scena dalla compagnia italiana Aliens With Extraordinary Abilities. Dopo Longing Pinocchio in scena a Los Angeles e Wooden Heart a Londra, Aliens debutta al Roma Fringe Festival con il terzo capitolo.

Goodbye Mr G, ispirato a Le avventure di Pinocchio, racconta la vita del Sig. G (forse Geppetto?) partendo dalla fine: il suo funerale. Intanto che sul proscenio si alternano conoscenti e amici a ricordare il defunto, la scena si fa densa di vissuti e sogni. Siamo invitati al funerale del Sig. G e pregati di spendere qualche buona parola per lui.

Eric Paterniani, Giulia Martinelli, Veronica Nolte e Leonardo Maltese ricompongono le sequenze visionarie e allucinate ideate dalla stessa Nolte, regista oltre che attrice. Sebbene la drammaturgia essenziale di Paterniani ben si sposi con l’intento registico, del sapore onirico auspicato rimane una debole traccia. Tanto la scenografia (quattro vaporosi teli cingono il palco) quanto le coreografie narrano il tempo del sogno di cui sono vittime il Sig. G e sua figlia. Pur considerando il debutto e la breve durata della performance (per gli ovvi motivi relativi al Festival), l’efficacia espressiva e la realizzazione live del progetto artistico cedono il passo a disorganicità e disorientamento. Le sequenze spettrali alternate a quelle fiabesche - singolarmente suggestive e accattivanti, ma discrepanti tra loro e pertanto faticosamente decifrabili nell’insieme - negano continuità drammaturgica. Se inizialmente crediamo la protagonista femminile vittima di una depressione, l’interazione della stessa con i due bizzarri personaggi (è chiaro il riferimento a Il Gatto e La Volpe) la conduce poi verso la dipendenza da droghe; e in una sequenza allucinata la giovane colpisce a morte lo stesso padre. Nel finale, guarita da tutti i mali, sparge le sue ceneri intrisa di candore e affetto. Non è ben chiaro da cosa sia affetta la giovane donna, quali contrasti convivano in lei. Non è ben chiaro come muoia il Sig. G: la figlia lo uccide? Muore di vecchiaia, di solitudine? Si suicida a causa della depressione di cui anch’egli è vittima?

 Il personaggio fuori campo, un più letale Mangiafuoco, che persuade la ragazza fino a trasformarla in un burattino, o il giovane amante che la strappa via dalle braccia del padre non aiutano di certo a comprendere i conflitti profondi, reali, o immaginari di questi personaggi. Il confine tra reale e fantastico si confonde tanto che è facile smarrire la concordanza tra i personaggi. Oltre i protagonisti, una serie di caricature impenetrabili si avvicendano in scena senza continuità, contorcendo inoltre il ritmo interno della performance.

Forse, l’intento di lasciar incertezza nello spettatore è voluto. Tuttavia, le incertezze sono molte e non esclusivamente relative alla trama. L’esecuzione attoriale, travolta dall’imperante turbinio no sense, perde densità e la pièce nel suo insieme risulta ancora acerba. Peccato, poiché le intriganti premesse finiscono per sfumare nel caos insito nella drammaturgia e messo in atto dalla regia. Ispessire testo e sottotesto conferirebbe differente qualità alla performance. Perfezionare l’audace mira onirica celebrerebbe la parabola ideologica di Aliens With Extraordinary Abilities.

 

Caterina Matera

15 gennaio 2020

 

Informazioni

Goodbye Mr. G

Aliens With Extraordinary Abilities

drammaturgia Eric Paterniani

regia Veronica Nolte

con Eric Paterniani, Giulia Martinelli, Veronica Nolte e Leonardo Maltese

musiche di Lodovico Zago

creato da Valeria Iacampo, Veronica Nolte, Eric Paterniani

in collaborazione con Vox Animi

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per scoprire gli sconti sugli spettacoli teatrali riservati ai nostri lettori