Sabato, 14 Settembre 2024
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Recensione di ‘Serata di Gala’, concerto di Antonella Ruggiero con l’Orchestra Sinfonica della Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti a Talmassons (Ud) il 25 agosto 2024

 

Talmasson è un paese piccolino del Friuli Centrale.

Sostanzialmente una realtà, come ha detto la Ruggiero, di gente autentica e laboriosa. Certamente non una enclave sofisticata nata fra le risorgive del codroipese; sicuramente non la sede di qualche antica istituzione culturale che vanti un passato glorioso.

Eppure, in una sera di tarda estate, ecco che davanti a noi prende forma un vero miracolo: per il tredicesimo anno viene organizzata una ‘Serata di gala’, una serata di grande respiro, con interpreti di spessore internazionale, che il Comune,  con scelta coraggiosa e controcorrente, offre gratuitamente  a chi vuole condividere questo  momento di festa e di riflessione.

Non ci sono bancherelle, non vendono nulla, non propongono chissà quali prodotti e non cercano introiti.

Il piacere è quello di seminare cultura. Il bisogno di regalare passione.

Questo basterebbe per ascrivere la serata ad una delle cose più belle viste negli ultimi anni.

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Un fragoroso urlo collettivo contro tutte le forme di criminalità organizzata che si leva da un territorio fortemente segnato dalla presenza mafiosa. Per liberarsene, riverberandosi in tutta la Penisola.

Dopo il fulmineo successo dello scorso anno, torna “A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia”, una lunga maratona musicale (e non solo) che il 25 maggio 2024, nello straordinario scenario del Parco Archeologico di Selinunte, Comune di Castelvetrano, in provincia di Trapani, riunirà alcuni dei più importanti protagonisti della musica italiana, oltre a giornalisti, attivisti e familiari di vittime della mafia.

Prodotto dalla neonata associazione “A nome loro” e realizzato con il contributo della Regione Siciliana e di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, CGIL, CISL e UIL, Nuovo Imaie, Ebat Trapani, il patrocinio morale della Fondazione Falcone e Libera Sicilia, l’evento ha la direzione artistica di Sade Mangiaracina, è scritto dall’autore Paolo Biamonte e verrà presentato da Francesca Barra, Stefania Renda e Gino Castaldo.

Una seconda edizione che intende ribadire con forza, attraverso la vitalità della musica e la bellezza di un luogo dall’immenso patrimonio archeologico, l’esigenza di tenere alta la guardia rispetto al fenomeno mafioso e mantenere vivo il ricordo delle vittime di mafia. Ma che intende anche valorizzare l’estrema ricchezza artistico-culturale di una terra per troppo tempo identificata esclusivamente con le attività del crimine organizzato, grazie alla costruzione di una relazione fra la produzione culturale locale e quella nazionale e internazionale.

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Recensione della performance Palindroma di Luca Longobardi in scena allo spazio Recherche il 4 febbraio 2024

 

Luca Longobardi è uno di quei bei casi della scena musicale classica contemporanea in cui antico e moderno si incontrano perfettamente. Formatosi presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, ha poi proseguito il suo percorso di studio dedicandosi alla Composizione e Musica elettronica, volando fino alla Manhattan School of Music di New York City dove ottiene un Bachelor in Piano Performance per poi atterrare all’Università La Sapienza di Roma in occasione di un Dottorato di Ricerca in Restauro digitale dell’Audio. Questo gran tour a cavallo tra due mondi, ma anche tra vecchio e il nuovo secolo, lo ha portato a sviluppare una cifra stilistica personalissima, capace di tradursi in ognuna delle sue creazioni come pianista, compositore e visual artist. 

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Recensione della prima serata del Festival di Sanremo 2024

 

Amadeus, piaccia o non piaccia, è uno che di musica se ne intende essendosi formato in radio e a colpi di conduzione di DeeJay Television e Festivalbar. Non stupisce, dunque, sia riuscito dove tanti prima di lui avevano fallito: creare un interesse trasversale a livello di generazioni intorno al Festival di Sanremo. Che, se è specchio musicale di un Paese, non stupisce pare avere come parola d’ordine dell’edizione 2024 l’omologazione. Lo si capisce a partire dal ritmo e dai cantati dei pezzi portati in gara, specie tra i partecipanti uomini, e finendo con gli stylist che fanno trionfare il bianco a vanvera e il nero soprattutto se sbrilluccicante. Persino quelli che a un primo sguardo osano lo fanno solo in apparenza: come i La Sad che si presentano con un look punk per snocciolare un brano – Autodistruttivo - che per banalità di testi e musica fa rimpiangere gli 883. Almeno i bnqr44 con Governo punk sembrano usciti da un rave party di inizio 2000 e di quello cantano. Ciò capita quando il motivo per cui un artista è sul palco dell’Ariston, promuovere una canzone e se stesso, combacia con una serie di nomi tra gli autori che si ripetono presentazione dopo presentazione: in questo modo l’effetto “già sentito” non riguarda solo il classico “mi ricorda un altro pezzo che fa così” ma persino il brano precedente o successivo. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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