Recensione del concerto del tour teatrale di Raphael Gualazzi al teatro Brancaccio di Roma, 21 novembre 2023
da Vivaldi all’African Funk – vera sperimentazione artistica e musicale
Raphael Gualazzi, pianista, arrangiatore, produttore e compositore, da sempre contaminatore di sonorità jazz, blues e soul con elementi più vicini alla canzone d’autore italiana, torna con il nuovo album di inediti Dreams che ci introduce in un mondo onirico, fatto di atmosfere rarefatte dal respiro internazionale.
Nella data del tour al teatro Brancaccio di Roma, iniziato i primi di novembre, prodotto e organizzato da Baobab Music and Ethics, Gualazzi entra sul palco in punta di piedi con lo stile garbato e timido che lo ha sempre contraddistinto; accompagnato dal pianoforte e da una straordinaria jazz band, Gianluca Nanni alla batteria, Michele “Mecco” Guidi all’organo Hammond e tastiera, Luigi Faggi alla tromba e Anders Ulrich al contrabbasso e al basso elettrico, cimentandosi in armonizzazioni vocali a tre e quattro voci e portandoci in mondi sconosciuti con la sua voce personalissima e travolgente che spazia dalla tecnica ragtime dei primi anni del Novecento con la liricità del blues, del soul e del jazz nella sua forma più tradizionale. Il pianoforte elettrico di Ray Charles, la funzione educativa del jazz nel Novecento – la saudade all’italiana, Vivaldi e Nino Rota e John Williams, sono tutte suggestioni suggerite dall’artista urbinate.
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