Sabato, 27 Luglio 2024
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“Anna ha visto la Luna” con gli occhi di Edoardo De Angelis

Resiutta è un comune di meno di trecento abitanti, nell’Alto Friuli.

Nonostante le dimensioni ridotte, l’Amministrazione comunale ha deciso di presentare un interessante progetto contro la violenza di genere, chiamato ‘Sunrise’, coinvolgendo una delle firme prestigiose con cantautorato italiano: Edoardo De Angelis, che nobilità l’iniziativa facendo partire il suo nuovo tour di concerti,  ‘Anna ha visto la luna’, proprio dal paesino di montagna.

Diciamo che l’iniziativa, collegata alla giornata contro la violenza sulle donne, cade in giorni difficili: poche ore prima del concerto i mass media annunciano a tutto volume il ritrovamento del corpo della povera Giulia Cecchettin in un lago friulano e questo rende il clima particolarmente coinvolgente.

Dopo che amministrazione ed Azienda sanitaria presentano l’articolato progetto a favore delle donne vittima di violenza ma anche, saggiamente, con iniziative rivolte agli autori di tali esecrabili atti, si parte con il concerto.

In realtà, introdotti da Roswitha Del Fabbro, presidentessa di A. C.Cultur Arti, ci sono due filmati. Il primo, un autentico pugno nello stomaco, è un cartone animato di Pilar Garcia Fernandezsesma: ‘Ciervo’.

Disegni delicati, colori tenui, narrazione accattivante, per una storia agghiacciante, di violenza familiare e pedofilia, che gela l’uditorio.

Un ulteriore video, girato con bravura dal regista Michele Capuano, accompagna l’ascolto di ‘Lella’.

Questo brano, che racconta con crudezza un delitto tremendo attraverso le parole dello spietato  carnefice, è probabilmente il più noto di De Angelis, che sceglie di non eseguirlo di persona, quasi a voler prendere la distanza da ogni partecipazione alla violenza, anche narrata.

Il filmato arriva, all’inizio accattivante e poi dolorosissimo, senza offrire spiegazioni al gesto, rifiutandosi di dare giustificazioni. Una narrazione lucida e cruda di un delitto spietato, figlio dell’egoismo, che il bel corto rende ancora più inquietante.

Alla fine De Angelis appare e raggiunge la postazione in un silenzio che è condivisione, una specie di abbraccio muto ed intenso a tutte le vittime di tutte le violenze.

Il cantautore imbraccia la chitarra e parte ‘Non Ammazzate Anna’,  un brano struggente, con una scelta narrativa resa più coinvolgente dalla scelta di alleggerire, in alcuni passaggi, la voce, che quando il registro sale, diviene la carezza di una riflessione, venata di malinconia e poesia.

La serata vede l’alternanza di canzoni e  brani letterari legati al mondo delle donne. Si inizia con Dante Alighieri, che De Angelis declama soppesando ogni parola, dando peso ai silenzi e sfuggendo ogni retorica.

Tanti anni di poesia sembrano non aver nutrito l’animo di certi uomini, che nascondono l’aridità dei cuori con la violenza  delle mani, delle parole, dei gesti.

Una  riflessione amara che introduce ad   ‘Acqua salata’,  una canzone che ha più di quaranta anni ma che, purtroppo, è drammaticamente attuale.

Efficace la conclusione, che il cantautore porge con la purezza che solo la vera poesia sa avere: un invito a ‘pensare un po’ più piano, altrimenti i pensieri ci scappano lontano’ .

A ricordare quante sono le vittime del ‘non pensiero’, uccise dall’ottusità dell’egocentrismo  e dalla sordità ai sentimenti.

 ‘Novalis’, brano che De Angelis in passato ha inciso anche  con Angelo Branduardi è una canzone ricchissima. Per il  testo, costruzione elegante e dai contenuto mai scontati; ma per la parte musicale, impreziosita da tutti gli accordi  della scala maggiore.

Un brano di grande presa, che il pubblico, non numerosissimo ma molto partecipe ed attento, apprezza in modo particolare.

Ci sono diversi contributi video che  ritmano la serata. Si alterneranno Alessandro Haber che legge un frammento di Sonata a Kreutser; Fabrizio Gifuni con  ‘Tempo di uccidere’ d Ennio Flaiano; Dacia Maraini, che propone  un brano del suo ‘Corpo Felice’ .

Momenti intensi, spesso perfino violenti, che rendono ancora più incisivo il messaggio delle canzoni.

Dopo Tolstoj arriva ‘Notte di Settembre’,  saluto intenso  di due sposi innamorati, costretti a separarsi per un po’ ma  consci che il loro sarà sentimento destinato a non esaurirsi, nutrito dalle aspettative e da progetti,  perché ‘la cosa più importante è avere il tempo di sognare’

Purtroppo attuale ed inascoltato è ‘Il coraggio delle parole’.

In un tempo di  egoismi ed incomunicabilità, l’unica via d’uscita è il  dialogo,  ma sembra che pochi ci credano realmente. De Angelis cesella il brano con bravura: un crescendo musicale in alcuni passaggi che pare quasi sovrapporsi al testo, per poi esaltare  la magnificenza delle parole quando vengono ascoltate e comprese.

Una poesia di  Alda Merini ed una del poeta turco Nazim Hikmet costruiscono la giusta atmosfera per ascoltare  ‘Le allodole di Shakespeare’,  pezzo che l’autore definisce ‘piccola canzone della buonanotte’, ma che è  un raffinato cammeo poetico.

A proposito di costruzioni di grande spessore, ‘Benedetta’, cita  a grande lezione ottocentesca, con un garbato ma evidente rimando a variazioni del melodramma e  da capo rossiniani  ed un gioco di ottave suadentissimo.

A dimostrazione che gli artisti autentici non hanno bisogno di gridare ai quattro venti di  essere intellettuali preparati, non umiliano gli altri dando lezioni da maestrina acida e non cercano visibilità a tutti i costi.

Gli artisti veri compongono, come in questo caso, cercando di dare forma ad una idea, riuscendo ad entusiasmare  con una finta semplicità,  frutto di studio vero ma soprattutto  di una sensibilità autentica.

Violentissimo il testo di Flaiano, che introduce con efficacia ‘Lettera dall’Inferno’, cantata dal vivo su una base registrata per non perdere nessun aspetto del riuscito arrangiamento.

In questo modo il pubblico vede anche il bel video, che sposa tante immigrazioni, presenti e passate, in un rincorrersi di sogni e delusioni, di aspettative deluse e viaggi salvifici.

Nel corso della serata, quanto mai intensa, ci sono momenti di commozione tangibile. Qualche passaggio del testo affoga nell’emozione; l’attacco della intima ‘Fagiolino’, scritta per la nascita della primogenita, sul quale De Angelis esita, sono momenti di verità intensa, che rendono   il pathos collettivo ancora più struggente.

‘Anna è un nome bellissimo’ è il brano dedicato ad Anna Magnani, simbolo delle donne che, pur ferite dalla vita, riescono a non piegarsi.

 ‘Il Peso della luna’ è un brano inedito, su una musica che echeggia atmosfere francesi raffinate, che il cantautore ha scritto, dice,  come se fosse una donna.  Una canzone di grande presa, che meriterebbe di essere inserita nel repertorio di una grande interprete italiana,  per donare al pezzo l’autenticità ed il vissuto di una voce femminile.

A chiudere, dedicato al pubblico, non numerosissimo ma molto partecipe, ‘Abbracciami’,  delicato  saluto, che nei versi finali si tinge di malinconia ‘Abbracciami/Non dire più parole, adesso abbracciami/ Ragioni che si comprano e si vendono/ Le ascolti per un attimo/ È un attimo e non ci sono più’ /Ma tu abbracciami...’

Meritati applausi e giusta commozione per uno dei pilastri della canzone d’autore italiana che continuerà la sua lunga tournee italiana

 

Gianluca Macovez

20 novembre 2023

 

informazioni

Resiutta, Sala Polifunzionale

“Anna ha visto la Luna”

  • Edoardo De Angelis: voce e chitarra

Resiutta, Centro polifunzionale, 18 novembre 2023, organizzato dall’Associazione Culturale CulturArti (A.C.CulturArti) , sostenuto dalla Associazioni Voce Donna ETS, ZeroSuTre e S.O.S Rosa e realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia. di Ri-Nascere.

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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