Sabato, 27 Luglio 2024
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Dreams: i sogni cinematografici in jazz di Raphael Gualazzi

Recensione del concerto del tour teatrale di Raphael Gualazzi al teatro Brancaccio di Roma, 21 novembre 2023

 

da Vivaldi all’African Funk – vera sperimentazione artistica e musicale

 

Raphael Gualazzi, pianista, arrangiatore, produttore e compositore, da sempre contaminatore di sonorità jazz, blues e soul con elementi più vicini alla canzone d’autore italiana, torna con il nuovo album di inediti Dreams che ci introduce in un mondo onirico, fatto di atmosfere rarefatte dal respiro internazionale. 

Nella data del tour al teatro Brancaccio di Roma, iniziato i primi di novembre, prodotto e organizzato da Baobab Music and Ethics, Gualazzi entra sul palco in punta di piedi con lo stile garbato e timido che lo ha sempre contraddistinto; accompagnato dal pianoforte e da una straordinaria jazz band, Gianluca Nanni alla batteria, Michele “Mecco” Guidi all’organo Hammond e tastiera, Luigi Faggi alla tromba e Anders Ulrich al contrabbasso e al basso elettrico, cimentandosi in armonizzazioni vocali a tre e quattro voci e portandoci in mondi sconosciuti con la sua voce personalissima e travolgente che spazia dalla tecnica ragtime dei primi anni del Novecento con la liricità del blues, del soul e del jazz nella sua forma più tradizionale. Il pianoforte elettrico di Ray Charles, la funzione educativa del jazz nel Novecento – la saudade all’italiana, Vivaldi e Nino Rota e John Williams, sono tutte suggestioni suggerite dall’artista urbinate.

Durante l’esibizione sul palco teatrale vengono eseguiti alcuni brani dell’ultimo album, in italiano e inglese, che generano un flusso di musica classica, ritmi african funk (con tendenze che spaziano dai Funkadelic ai Parliament e agli Sly and the Family Stone), sonorità drum&bass, armonie new soul, influenze jazz di Errol Garner, Thelonious Monk e Coleman Hawkins, sentori di musica elettronica, soul e r&b anni ’70 e‘80 fino ad atmosfere disco che si fondono, si mescolano in composizioni condite da sintetizzatori analogici, tastiere vintage, percussioni tribali e colori vocali del soul vecchia scuola. Non mancano i grandi classici che hanno reso Gualazzi uno degli artisti italiani più apprezzati come “Reality & fantasy”, “Follia d’amore”, “L’estate di John Wayne”, divenuto insolitamente tormentone dell’estate.

E se sono i sogni a dominare il concept di questo nuovo progetto. Gualazzi lo definisce una «raccolta di ispirazioni» che nasce da «un’esperienza spazio-temporale complessa». Lo fa in diversi modi. A livello musicale accompagna le suggestioni Usa del suo repertorio a un approccio più vicino al classicismo e al neoclassicismo italiano. In Vivido il tramonto, il primo singolo estratto da Dreams, l’arrangiamento di archi di Stefano Nanni si avvicina alla musica vivaldiana. La poetica richiama quella di Sergio Endrigo. Altre tracce hanno sonorità più vintage, legate alla tradizione funk e African Funk. Riportano alla luce strumenti originali come i pianoforti elettrici Wurlitzer (quello che suonava Ray Charles), Fender Rhodes e Clavinet D6. «L’album poteva chiamarsi Dream. Invece ho scelto Dreams, al plurale, a rappresentare le infinite strade dove la musica può portarci», sintetizza Gualazzi. 

Dreams è un album architettonicamente complesso, che già dal titolo rimanda a suggestioni oniriche tipiche della settima arte. L’etichetta discografica è Cam Sugar, quella che nel catalogo ha le colonne sonore cinematografiche di Ennio Morricone, Piero Piccioni, Stelvio Cipriani, Armando Trovajoli citato sul palco per la colonna sonora de Il vedovo di Dino Risi con Alberto Sordi al cui delizioso brano Gualazzi dà le parole insieme all’artista scozzese Emma Morton. Autori di colonne sonore che, nella loro carriera, hanno giocato con diversi generi, anche riscrivendo la storia della musica per il cinema. E della musica jazz italiana. E quello con il cinema è un rapporto che continua. Gualazzi ha curato, inoltre, le musiche per Mi pequeño Chet Baker– presentato al Festival del Cinema di Roma 2023 – di Mauro Diez, il racconto di una notte nella vita di un tormentato trombettista.

Stringendo il campo alle colonne sonore che più hanno plasmato il suo percorso artistico, Gualazzi cita subito le musiche scritte da Nino Rota per Amarcord di Federico Fellini. «In generale quando il jazz come quello di Trovajoli e Piccioni nella tradizione italiana si fonde con un heritage afroamericano reinterpretato nascono composizioni dal fascino unico. Onorano quello che è successo nella storia d’Oltreoceano». Numerose le collaborazioni del disco, dalle voci agli arrangiamenti e la scrittura: Emma Morton (presente a molte date del tour), Stefano Nanni, Mamakass, Tony Canto, Pippo Caballà, gli Yorker.

Si parla – tanto – di amore. Ma anche di grandi temi sociali come il razzismo. 

«Il jazz ha avuto una funzione educativa fondamentale all’inizio del secolo scorso. Quasi l’80% degli afroamericani, soprattutto nel Sud degli Usa, sono stati alfabetizzati attraverso Merrie Melodies e attraverso la musica jazz in generale: così imparavano l’inglese»,spiega Raphael Gualazzi. Un altro profilo di contaminazione nella musica di Gualazzi è l’alternare musica cantata in italiano a brani in inglese. Alla pari degli strumenti, è un metodo in più per esplorare diversi ritmi nei brani più veloci. 

Dreams è un disco che esalta da un lato il talento del cantautore con un bel groviglio di idee musicali (gli arrangiamenti, ricchissimi e stratificati, sono uno dei tanti punti di forza di questo disco), dall’altro la sua cultura musicale.

Gualazzi si riconferma un “unicum” nel panorama musicale italiano: artista eclettico, garbato alla continua scoperta di nuovi stimoli musicali e realizzazioni atipiche che trovano sempre il favore del pubblico, il quale gli tributa una lunga, meritatissima, standing ovation a fine serata.

 

Alessandra Perrone Fodaro

26 novembre 2023

 

 

Informazioni

Concerto di Raphael Gualazzi - Teatro Brancaccio, 21 novembre 2023

Calendario completo del Tour italiano di Raphael Gualazzi

2.11 CREMA (CR) - Teatro San Domenico
3.11 MESTRE (VE) - Teatro Toniolo
5.11 MILANO - Teatro Carcano
6.11 TORINO - Teatro Colosseo
7.11 TRENTO - Teatro Auditorium Santa Chiara
13.11 BOLOGNA - Teatro Duse
15.11 FIRENZE - Teatro Puccini
20.11 RAVENNA - Teatro Dante Alighieri NEW
21.11 ROMA - Teatro Brancaccio
25.11 SANREMO (IM) - Teatro Ariston
30.11 SENIGALLIA (AN) - Teatro La Fenice
3.12 MONOPOLI (BA) - Teatro Radar

Produzione: Cam Sugar Music  (camsugarmusic.com)

Baobab Music and Ethics (baobabmusicacofficial)

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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