Mercoledì, 23 Ottobre 2024
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Recensione dell’album REGOLA di NicoNote, pubblicato da New Interplanetary Melodies and Big Doings Edizioni Musicali

 

Quella della tedesca Hildegard von Bingenm, vissuta nel XII secolo, è una straordinaria figura: badessa e mistica dalle indubbie doti letterarie, in stretto contatto epistolare con il celebre monaco Bernardo di Chiaravalle, capace di sfidare l’imperatore Federico Barbarossa quando ad Alessandro III contrappone gli antipapiVittore IV prima e Pasquale III poi. Ma anche teologa, inventrice di una lingua artificiale, eminente naturalista tanto da pubblicare un trattato enciclopedico sul sapere medico e botanico. È, inoltre, autrice di canti e melodie attribuiti alla propria capacità di vedere la musica celeste. Ed è alla musica che si torna con il nuovo lavoro di NicoNote, ispirato appunto a Hildegard von Bingenm e intitolato REGOLA: nove brani, intesi come altrettanti momenti di preghiera nella giornata di una monaca, che affondano nell’antico con una rielaborazione e una riscrittura del canto gregoriano che porta l’ascoltatore ad immergersi in un risultato del tutto inaudito, nel senso più letterale del termine.

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Recensione di ‘Serata di Gala’, concerto di Antonella Ruggiero con l’Orchestra Sinfonica della Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti a Talmassons (Ud) il 25 agosto 2024

 

Talmasson è un paese piccolino del Friuli Centrale.

Sostanzialmente una realtà, come ha detto la Ruggiero, di gente autentica e laboriosa. Certamente non una enclave sofisticata nata fra le risorgive del codroipese; sicuramente non la sede di qualche antica istituzione culturale che vanti un passato glorioso.

Eppure, in una sera di tarda estate, ecco che davanti a noi prende forma un vero miracolo: per il tredicesimo anno viene organizzata una ‘Serata di gala’, una serata di grande respiro, con interpreti di spessore internazionale, che il Comune,  con scelta coraggiosa e controcorrente, offre gratuitamente  a chi vuole condividere questo  momento di festa e di riflessione.

Non ci sono bancherelle, non vendono nulla, non propongono chissà quali prodotti e non cercano introiti.

Il piacere è quello di seminare cultura. Il bisogno di regalare passione.

Questo basterebbe per ascrivere la serata ad una delle cose più belle viste negli ultimi anni.

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Un fragoroso urlo collettivo contro tutte le forme di criminalità organizzata che si leva da un territorio fortemente segnato dalla presenza mafiosa. Per liberarsene, riverberandosi in tutta la Penisola.

Dopo il fulmineo successo dello scorso anno, torna “A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia”, una lunga maratona musicale (e non solo) che il 25 maggio 2024, nello straordinario scenario del Parco Archeologico di Selinunte, Comune di Castelvetrano, in provincia di Trapani, riunirà alcuni dei più importanti protagonisti della musica italiana, oltre a giornalisti, attivisti e familiari di vittime della mafia.

Prodotto dalla neonata associazione “A nome loro” e realizzato con il contributo della Regione Siciliana e di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, CGIL, CISL e UIL, Nuovo Imaie, Ebat Trapani, il patrocinio morale della Fondazione Falcone e Libera Sicilia, l’evento ha la direzione artistica di Sade Mangiaracina, è scritto dall’autore Paolo Biamonte e verrà presentato da Francesca Barra, Stefania Renda e Gino Castaldo.

Una seconda edizione che intende ribadire con forza, attraverso la vitalità della musica e la bellezza di un luogo dall’immenso patrimonio archeologico, l’esigenza di tenere alta la guardia rispetto al fenomeno mafioso e mantenere vivo il ricordo delle vittime di mafia. Ma che intende anche valorizzare l’estrema ricchezza artistico-culturale di una terra per troppo tempo identificata esclusivamente con le attività del crimine organizzato, grazie alla costruzione di una relazione fra la produzione culturale locale e quella nazionale e internazionale.

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Recensione della performance Palindroma di Luca Longobardi in scena allo spazio Recherche il 4 febbraio 2024

 

Luca Longobardi è uno di quei bei casi della scena musicale classica contemporanea in cui antico e moderno si incontrano perfettamente. Formatosi presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, ha poi proseguito il suo percorso di studio dedicandosi alla Composizione e Musica elettronica, volando fino alla Manhattan School of Music di New York City dove ottiene un Bachelor in Piano Performance per poi atterrare all’Università La Sapienza di Roma in occasione di un Dottorato di Ricerca in Restauro digitale dell’Audio. Questo gran tour a cavallo tra due mondi, ma anche tra vecchio e il nuovo secolo, lo ha portato a sviluppare una cifra stilistica personalissima, capace di tradursi in ognuna delle sue creazioni come pianista, compositore e visual artist. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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