Sabato, 20 Aprile 2024
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Recensione del concerto del tour teatrale di Raphael Gualazzi al teatro Brancaccio di Roma, 21 novembre 2023

 

da Vivaldi all’African Funk – vera sperimentazione artistica e musicale

 

Raphael Gualazzi, pianista, arrangiatore, produttore e compositore, da sempre contaminatore di sonorità jazz, blues e soul con elementi più vicini alla canzone d’autore italiana, torna con il nuovo album di inediti Dreams che ci introduce in un mondo onirico, fatto di atmosfere rarefatte dal respiro internazionale. 

Nella data del tour al teatro Brancaccio di Roma, iniziato i primi di novembre, prodotto e organizzato da Baobab Music and Ethics, Gualazzi entra sul palco in punta di piedi con lo stile garbato e timido che lo ha sempre contraddistinto; accompagnato dal pianoforte e da una straordinaria jazz band, Gianluca Nanni alla batteria, Michele “Mecco” Guidi all’organo Hammond e tastiera, Luigi Faggi alla tromba e Anders Ulrich al contrabbasso e al basso elettrico, cimentandosi in armonizzazioni vocali a tre e quattro voci e portandoci in mondi sconosciuti con la sua voce personalissima e travolgente che spazia dalla tecnica ragtime dei primi anni del Novecento con la liricità del blues, del soul e del jazz nella sua forma più tradizionale. Il pianoforte elettrico di Ray Charles, la funzione educativa del jazz nel Novecento – la saudade all’italiana, Vivaldi e Nino Rota e John Williams, sono tutte suggestioni suggerite dall’artista urbinate.

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Resiutta è un comune di meno di trecento abitanti, nell’Alto Friuli.

Nonostante le dimensioni ridotte, l’Amministrazione comunale ha deciso di presentare un interessante progetto contro la violenza di genere, chiamato ‘Sunrise’, coinvolgendo una delle firme prestigiose con cantautorato italiano: Edoardo De Angelis, che nobilità l’iniziativa facendo partire il suo nuovo tour di concerti,  ‘Anna ha visto la luna’, proprio dal paesino di montagna.

Diciamo che l’iniziativa, collegata alla giornata contro la violenza sulle donne, cade in giorni difficili: poche ore prima del concerto i mass media annunciano a tutto volume il ritrovamento del corpo della povera Giulia Cecchettin in un lago friulano e questo rende il clima particolarmente coinvolgente.

Dopo che amministrazione ed Azienda sanitaria presentano l’articolato progetto a favore delle donne vittima di violenza ma anche, saggiamente, con iniziative rivolte agli autori di tali esecrabili atti, si parte con il concerto.

In realtà, introdotti da Roswitha Del Fabbro, presidentessa di A. C.Cultur Arti, ci sono due filmati. Il primo, un autentico pugno nello stomaco, è un cartone animato di Pilar Garcia Fernandezsesma: ‘Ciervo’.

Disegni delicati, colori tenui, narrazione accattivante, per una storia agghiacciante, di violenza familiare e pedofilia, che gela l’uditorio.

Un ulteriore video, girato con bravura dal regista Michele Capuano, accompagna l’ascolto di ‘Lella’.

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Recensione del concerto Xerrox Vol. 4 di Alva Noto e Modern Ensemble presso Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone il 4 novembre 2023

 

Alva Noto, pseudonimo con cui è conosciuto in ambito musicale il compositore e artista tedesco Carsten Nicolai, è un personaggio complesso e poliedrico: le sue opere fondono e confondono scienza, musica e arte visiva orientandosi verso una riproduzione praticamente illimitata, capaci come sono di generarsi e autogenerarsi. In base a ciò non stupisce che quanto presentato in occasione del Romaeuropa Festival all’Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone, in una Sala Sinopoli piuttosto gremita, sia il quarto volume di un progetto intitolato Xerrox – dal nome della famosa azienda americana di stampanti e fotocopiatrici a cui è unito il concetto di “error” – iniziato nel 2007. Ad accompagnarlo l’Ensemble Modern: una delle più interessanti orchestre contemporanee, nata a Francoforte nel 1980 e da allora impegnata nella promozione e diffusione della musica di autori moderni grazie a musicisti provenienti da ogni parte del mondo. 

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Recensione del concerto Live AV di Ben Frost presso Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone l’8 ottobre 2023

 

Molti non ne conosceranno il nome ma ne ricorderanno la musica, tenendo conto del successo planetario di Dark - la serie tedesca prodotta da Netiflix - di cui ha curato la colonna sonora: Ben Frost, nato in Australia ma dal 2005 residente in Islanda, da tempo si è guadagnato la fama di compositore in grado di passare dal minimal al massimalismo con creazioni che fanno da ponte tra la musica elettronica e il rock estremo. I suoi paesaggi sonori, basati su rumori industriali, violenti muri sonori e sinfonie che sanno di cosmico, sono capaci di condensare in essi l’angoscia del quotidiano, la minaccia del futuro e paure ataviche. Considerando anche le importanti collaborazioni – basti citare Brian Eno e Bjork - le aspettative per il live di Ben Frost al Romaeuropa Festival 2023 sono, giustamente altissime. Spiace, dunque, verranno frustrate. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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