Domenica, 10 Novembre 2024
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Viaggio unico nella vita di Monet e dei suoi amici Impressionisti attraverso i capolavori più rari

Recensione della mostra Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet presso Palazzo Albergati a Bologna dal 29 agosto 2020 al 14 febbraio 2021

 

Il 5 dicembre 1926 Monet si spegne all’età di 86 anni, non senza prima aver preso in mano il pennello e aver dipinto un mazzo di rose per accomiatarsi dai fiori che hanno suscitato in lui il desiderio di diventare pittore. Alla sua morte a ereditare le sue opere e quelle tele degli amici impressionisti che conservava a Giverny, fu il secondogenito e unico figlio rimasto, Michel, il quale rese il Musée Marmottan unico beneficiario delle opere dell’artista, tanto da renderlo la nuova casa del padre dell’Impressionismo.

Fin dalla prima tela di questa inedita esposizione, il visitatore viene catapultato sia nella storia del museo parigino sia in quella del movimento impressionista: in modo quasi didascalico, la mostra scandisce al pubblico i risvolti più interessanti, alcuni poco noti, della vita di Monet e dei suoi amici. Si ripercorrono, così, la vita, il lavoro e il pensiero artistico degli uomini e dell’unica donna che insieme hanno dato vita alla corrente pittorica che più di altre ha segnato la storia dell’arte mondiale. 

Sebbene il nome ‘impressioniste’ sia stato coniato dal critico Louis Leroy per ridicolizzare il tipo di fattura dei dipinti che dimostravano quanto i propri esecutori non sapessero disegnare poiché troppo impegnati a cogliere la luce su soggetti e paesaggi, sono proprio quelle pennellate decise, quei colori vividi e la notevole presenza di luce a rappresentare ancora oggi alcuni degli elementi caratterizzanti di un tipo di pittura che continua a lasciare il segno. 

L’esposizione curata da Marianne Mathieu, Direttore scientifico del museo parigino, ha il pregio di aver portato fuori dalla Francia alcune opere mai esposte prima: l’emozione di chi si trova ad ammirare tele che si sono viste solo sui libri di storia dell’arte è unica, ed è proprio questo carattere inedito che conferisce alla mostra quel valore aggiunto in più che altre esposizioni non hanno avuto. 

Un significativo pregio del percorso espositivo è rappresentato dal modo in cui è stato pensato e costruito, all’interno di una location di cui si intuisce la storia ma che ne racconta un’altra: ognuna delle 57 opere è segnalata e accompagnata da citazioni che la collocano negli anni in cui è stata dipinta proprio per far sì che il visitatore, anche chi non conosce questi artisti, ne intuisca e individui lo stato d’animo e le motivazioni. 

Entrando nelle sale maestose di Palazzo Albergati ci si immerge completamente nei dipinti di Monet, Renoir, Degas, Manet, Corot, Sisley, Signac, Pissarro, Boudin, Caillebotte e Berthe Morisot: in quanto unica artista donna del movimento si nota una certa volontà, anche poco velata, di renderle quell’omaggio che non ha avuto in vita. Le sale a lei dedicate mostrano la Morisot eternata da Manet nel suo Ritratto di Berthe Morisot distesa ma anche i dipinti da essa stessa eseguiti, pieni di donne della sua epoca. Raffigurate ora in un contesto più mondano, come quello di una festa o un ballo in pose disinvolte, ora in spazi più rurali en plein air a godersi la natura in pose maggiormente genuine e intime.  

Infine, la seconda parte della mostra è completamente costruita su Monet e i suoi ultimi dipinti ispirati dall’amore per il suo giardino: «Il mio giardino è l’opera d’arte più bella che io abbia creato». Non a caso a concludere il percorso espositivo sono le tele meno note e più sorprendentemente significative della sua vita e della sua arte: come le Ninfee (1916-1919), Il ponte giapponese (1918-1919), Lo stagno delle ninfee (1917-1919) e, infine, Le rose (1925-1926) con cui termina il viaggio attraverso l’universo impressionista. 

 

Diana Della Mura 

12 ottobre 2020

 

Informazioni


Palazzo Albergati, Bologna
29 agosto 2020 – 14 febbraio 2021

Orario apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00
(la biglietteria chiude alle ore 19.00)

Prenotazioni
Aperte le prevendite per singoli e prenotazioni per i gruppi da lunedì 6 luglio su www.ticket.it.
Prenotazione vivamente consigliata.
Dal 29 agosto la biglietteria in loco sarà aperta ma sarà data precedenza ai prenotati.

Informazioni e prenotazioni
T +39 051 030141
(attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 13.00)

Biglietti
Intero con audioguida inclusa € 16,00
Ridotto con audioguida inclusa € 14,00
Ridotto Gruppi € 14,00
Ridotto scuole € 6,00
Ridotto bambini con audioguida inclusa € 7,00

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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