Sabato, 20 Aprile 2024
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Paola Pace ci parla del Sciaranuova Festival 2018

Può il teatro trovare spazio anche fuori dai soliti spazi? Per aiutarci a rispondere a questa domanda abbiamo intervistato Paola Pace che, per il quarto anno consecutivo, darà il via al “Teatro in Vigna” con il Sciaranuova Festival 2018. Prodotto dalla casa vitivinicola Planeta, alle pendici dell’Etna a Sciaranuova, Passopisciaro (Castiglione di Sicilia), Paola Pace sta portando avanti con successo un progetto molto ambizioso e che ha attirato la nostra attenzione…

 

Natura, estate, vino, poesia e teatro. In che modo si legano questi elementi nel Sciaranuova Festival?

Nel nostro Festival c’è questa felice fusione, molto rara. Amo sia la natura che il teatro, due mondi strutturalmente antitetici: il teatro è sinonimo di città, di chiuso, la natura è tutt’altro. La domanda è: come fare ad unire le due cose?

Così è nata l’idea del Sciaranuova Festival dove si uniscono questi vari aspetti. Il punto d’incontro fra i due mondi è il vino della casata, il Planeta, che ha permesso la realizzazione di questa iniziativa. La serata inizia proprio con un aperitivo, verso le 19:30, dove si degusta il vino Planeta con altri prodotti tipici, per poi godersi lo spettacolo o la performance artistica.

 

Come è nata l’idea?

Ero stata invita come attrice in questo luogo, a recitare un monologo, per inaugurare il teatro che i Planeta avevano appena costruito all’interno del vigneto. Tornavo da un tour per i teatri archeologici siciliani dove avevo messo in scena uno spettacolo su Demetra e Core, che l'ho proposto anche lì. Recitare in quel teatro, ricreato fra le terrazze dei vigneti, è stato così emozionante che mi è venuta l’idea di fare questo festival ed i proprietari mi hanno fin da subito appoggiata.

 

Qual è il messaggio che vuoi dare con questo festival?

In Italia abbiamo un territorio meraviglioso, tanta arte, talento, natura, bellezza e ciascuno di noi dovrebbe fare di tutto per tutelarla, esaltarla e diffonderla. Io nel mio piccolo cerco di farlo con questo festival.

 

Quest’estate cosa prevede la programmazione?

Quella del Festival che propongo non è una vetrina, non troverete nulla di commerciale, non ci sono nomi di richiamo usati solo per attirare la platea, gente del “Grande Fratello” insomma. Per muovermi in modo snello e preciso generalmente invitiamo ad esibirsi autori/attori, artisti di teatro che anche da soli sono portatori di un mondo.

Il Festival comincerà giovedì 19 luglio con il concerto per contrabbasso solo di Fred Casadei “Rosa”, dedicato a Rosa Balistreri.

A seguire, venerdì 20 luglio, sarà la volta del regista-attore Valter Malosti con il suo spassoso “Venere e Adone”  per voce sola. 

Sabato 21 luglio: “Aiace” da Ghiannis Ritsos interpretato da Viola Graziosi e diretto da Graziano Piazza.

Domenica 22 luglio invece ci sarà una passeggiata filosofica guidata dalla psicanalista  e filosofa Andrèe Bella, autrice di  “Socrate in giardino”.

La settimana  seguente, da giovedì 26 luglio, avremo il concerto per chitarra e voce di Marcello Savona Anima gitana, canzoni  struggenti mediterranee, dall’Andalusia alla Sicilia. 

Venerdì 27 luglio Fabrizio Falco con “Fuori di chiave”, ci darà una sua chiave di lettura sulle poesie di Luigi Pirandello.

Sabato 28 luglio  arriva dal teatro di ricerca   “Lenòr” con Nunzia Antonino diretta da Carlo Bruni.

Infine, Domenica 29 luglio ci aspetta un’esperienza “Dendrosofica” capitanata da Tiziano Fratus, poeta e drammaturgo, ma anche esperto di alberi, giardini storici e paesaggi. Fratus, autore di “ Il bosco è un mondo”, ci accompagnerà in una passeggiata con meditazione che si concluderà con un picnic all’interno del bosco della riserva naturale del Parco dell’Etna.

  

Siete giunti alla quarta edizione, quali sono i bilanci finora, come ha reagito la platea alla vostra proposta? 

In maniera sorprendente, l’emozione più grande l’ho avuta nella prima edizione, quando alla primissima sera, quella del debutto, ho visto arrivare tantissime persone. C’è da dire che questo non è un posto di passaggio quindi tutte le persone che sono venute a trovarci in questi anni lo hanno fatto spinte dalla voglia di venire. Tanti siciliani tornano ogni anno, ma non solo, vengono persone da ogni parte d’Italia, c’è stato anche chi ha organizzato la sua vacanza in Sicilia proprio per venire al nostro festival. Colgo l'occasione per invitare anche i lettori de La Platea a venire a trovarci!!!

 

 

Enrico Ferdinandi

4 luglio 2018

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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