Giovedì, 28 Marzo 2024
$ £

Micaela Esdra, Sarah Kane e la Psicosi delle 4.48

Intervistiamo Micaela Esdra, interprete della Psicosi delle 4.48 adattamento di 4.48 Psicosis di Sarah Kane. La regia è di Walter Pagliaro e lo spettacolo andrà in scena al teatro Palladium di Roma dal 20 al 25 ottobre 2015.

“Il malessere, il disagio, la delusione, l’orrore per quello che accade quotidianamente intorno a noi”. Con queste parole Walter Pagliaro descrive ciò che racconta l’ultimo testo scritto da Sarah Kane. In che modo lo avete interpretato e come lo porterete in scena?

Per prima cosa ci tengo a precisare che questo spettacolo è già andato in scena al Festival di Spoleto lo scorso anno, ha quindi già un po’ di vita. Con Walter Pagliaro mi sono trovata molto d’accordo, in quanto ha saputo raccontare con effervescenza che la mente e il cuore della Kane erano estremamente vivi, al contrario di quello che si è pensato e che si pensa ancor oggi di lei. Si tratta a mio avviso di una creatura assolutamente limpida e sincera.

Lo spettacolo, per i primi due terzi, mi vedrà stesa su una brandina, in punto di morte, ma con una testa ancora viva, e felice di esserlo. Ci sarà questo letto bianco ed il pubblico sarà tutto attorno a noi, proprio lì, sul palco. La vicinanza col pubblico è necessaria e fondamentale. Voglio che da questa messa in scena ne esca il concetto che Sarah Kane era solo una ragazza alla ricerca dell’amore e non era una creatura furiosa che professava il turpiloquio. 

 

“Impazzisci e muori o diventa equilibrato e malsano” è una frase di Artaud che ha ispirato il lavoro della Kane e anche il vostro. Ce la puoi commentare?

Sono talmente vere queste teorie che ormai rischiano di sembrare datate. Ormai è chiaro che ogni mattina ci mettiamo una maschera e facciamo finta di non sentire ciò che in realtà dentro di noi grida, ride o piange. Ciò che avviene nella Psicosi delle 4.48 è un qualcosa che almeno una volta è capitato a tutti noi, quando nel cuore della notte ti svegli e pensi a quello che ti sta capitando. Mi fa riflettere il fatto che la Kane diceva che il torto più grande che puoi fare ad un bambino è non farlo piangere appena nato. C’è anche un’altra frase sulla quale invito a riflettere, ed è quella che chiude il testo di Psicosis 4.48 “non ho nessuna voglia di morire, nessun suicida l’ha mai avuta”.

 

A quindici anni di distanza quanto pensi sia ancora aderente alla realtà l’opera della Kane, nella società occidentale?

Credo che questo sia un momento di oscurantismo spaventoso. D’altra parte quando viene fondata una società sulla base del denaro, cosa ci si può aspettare? Ora siamo però all’epilogo. Penso che la Kane non avrebbe mai tollerato una società come questa, che è molto peggiorata. Non condivido nemmeno politicamente questa cultura occidentale.

 

In base quanto appena detto che importanza ha il ruolo del teatro nel risanamento di questa società deteriorata?

Credo nella cultura e credo che quanto stia succedendo sia causato da un grande problema culturale. La prima responsabile di tutto ciò è la televisione, che entra in tutte le case portando violenza e volgarità. Come possono i ragazzi crescere bene? Gli addetti ai lavori credono che basti scrivere "questo programma è sconsigliato ai minori" per risolvere ogni problema.

Il teatro è fondamentale, ma ripeto la televisione è la prima responsabile. Ho avuto la fortuna di vedere  una t.v. decisamente migliore ed ho preso parte a programmi e lavori bellissimi. Ma si parla degli anni ’70, epoca in cui si cercava di fare cultura, mentre ora si crea solo ignoranza. 

Il problema del teatro sta nella considerazione che molti ne hanno. Come possono approcciarsi ad esso i ragazzi se le loro madri pensano ancora che portare un bambino in un museo è un’assurdità? Se pensano che sia utile solo un p.c.? In questo modo sono perduti tutti, figli, madri e padri. Penso che la cultura sia alla base della formazione del pensiero umano ma se non cerchiamo di far sì che questa ritorni a governare non c’è speranza. 

 

Per concludere. Ci dai un buon motivo per venire a vedere Psicosi delle 4.48 al teatro Palladium?

Sicuramente per ascoltare Saraj Kane, comprendere il suo pensiero, la sua sensibilità, delicatezza, gentilezza d’animo e la sua intelligenza.

 

 

 

Enrico Ferdinandi

 

9 ottobre 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per scoprire gli sconti sugli spettacoli teatrali riservati ai nostri lettori