Venerdì, 19 Aprile 2024
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La patetica: Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov

Recensione dello spettacolo La Patetica Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov in scena alle Carrozzerie_N.o.t dal 5 al 7 marzo 2015

Notte fonda.

In un piccolo teatro le luci sono ancora accese.

Un custode, che da bambino voleva diventare medico, si riscalda bevendo vodka o forse gin, ma non importa (a parte il suo nome che sembra di aver già sentito da qualche parte)... sul palco si protraggono le prove de "Il Gabbiano" di Cechov.

Fin qui nulla di particolare, però le estenuanti prove hanno fatto salire la tensione nervosa tra attori e attrici in scena e nella compagnia mette radici il seme della discordia e con l'inoltrarsi della notte vengono pian piano a galla: litigi, delusioni amorose, noia e sbornie moleste giustificate (?) dalla necessità di combattere il freddo e che non fanno altro che peggiorare ogni cosa.

 

E così più la notte avanza, più sembra che:

1) non finirà mai

2) sia pure in modo sfasato dinamiche e nomi sono qualcosa di già visto e sentito.

Infatti, stando attenti e seguendo lo svolgersi della vicende, ci si accorge che si sta assistendo ai personaggi de "Il gabbiano" che mettono in scena "Il gabbiano" e quindi se stessi...ma alla fine una lettera non farà andare in scena nulla e dal teatro, giunta l'alba, (forse) si sbaracca.

Un interessante esperimento di metateatro che mettendo in scena gli psicodrammi e le contraddizioni di ogni personaggio da nuova linfa a un'opera che fin troppe volte sul palco è sembrata patetica pur rimanendo sempre di grande bellezza e impatto emotivo sulla carta ...ma forse l'oscuro fascino di Cechov è proprio in questo piccolo ma grande dettaglio da non trascurare.

Resta il fatto poi che "La patetica" partendo dalla materia prima del drammaturgo russo, giocando seriamente col teatro nel teatro, diventa un lavoro teatrale originale e a se stante che riflette la condizione dei giovani di oggi che come tanti Kostantin ricercano forme nuove e si affannano per esprimere attraverso queste quello che vedono e che nei mezzi fallimenti hanno trovato il miglior compromesso con se stessi per non farsi molto spesso troppo male andando a scontrarsi con quella che è una realtà di tutti i giorni non proprio edificante.

 

Fabio Montemurro 

11 marzo 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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