Venerdì, 29 Marzo 2024
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Finché mela non vi separi al teatro lo Spazio di Roma: la genesi dell'amore

Recensione dello spettacolo Finché mela non vi separi, in scena al Teatro Lo Spazio dal 10 al 13 Novembre 2022

 

Per comprendere la complessità delle nature maschile e femminile e la difficile costruzione del loro entrare in rapporto, la cosa forse migliore è andare all'inizio. Di tutto. Raccontare gli archetipi, prima che le successive stratificazioni delle relazioni sociali inquinino la più nuda verità. È l'idea che deve aver mosso Mark Twain nello scrivere “Il diario di Adamo ed Eva” (in realtà due racconti distinti), come ricerca sul senso dell'essere coppia, oltre che come omaggio alla amatissima moglie Livy. Una narrazione a due voci in cui il mistero dell'altro viene analizzato dai due contrapposti punti di vista, come viaggio la cui meta è una difficile ma necessaria ricerca della convergenza. Un lungo percorso che va dall'iniziale scoperta di un “animale diverso”, all'insorgere dell'amore, alla nascita della famiglia, fino, inevitabilmente, alla morte.

L'opera dello scrittore americano è stata liberamente adattata da Lara Balbo e Matteo Milani, protagonisti anche sul palcoscenico, in questo “Finché mela non vi separi”, in scena fino al 13 Novembre al Teatro Lo Spazio. Dell'opera originale il testo teatrale conserva tutta la soave leggerezza ed il garbato umorismo. È un testo scritto in punta di penna, con candore quasi fanciullesco, che carezza e diverte.

Sul palcoscenico, i protagonisti assecondano i registri del copione, con una recitazione sussurrata e gentile. Milani, anche per richiesta del personaggio, lascia cavallerescamente spazio ed iniziativa alla sua compagna di scena Balbo, la quale riesce nel difficile compito di dar libero sfogo ad una verve comica irrefrenabile, mantenendo costante la delicatezza di tocco.

La messa in scena, curata dalla regia dello stesso Milani si avvale di ulteriori efficaci e strumenti. Addirittura Dio, nelle vesti di brillante conduttore, affidato all'estro, talora improvvisativo, di Francesco Mastroianni. Poi il contributo musicale, fra cui le canzoni originali scritte dallo stesso Mastroianni. Sono infine da menzionare certamente le scenografie di Fabiana Di Marco, caratterizzate da pochi oggetti di scena che, valorizzati da un sapiente utilizzo delle luci, creano effetti di grande suggestione.

Questo approccio garbato, se nell'immediato consegue il risultato di un puro divertimento, insinuandosi senza violenza sollecita la riflessione e, finalmente, la comprensione. È proprio quest'ultima l'obiettivo cui tendere: capire l'altro è lo strumento indispensabile nella costruzione di quel qualcosa di meraviglioso che solo un uomo e una donna uniti possono creare.

Nelle ultime righe della sua opera, Mark Twain scrive l'ipotetico epitaffio che Adamo lasciò sulla tomba della moglie: “Dovunque era lei, là era l'Eden”. E se Adamo ed Eva sono, come sono necessariamente, dentro ognuno di noi, ci può confortare sapere che, alla fine del viaggio, il Paradiso che siamo andati cercando, ci è stato semplicemente accanto.

 

Valter Chiappa

13 Novembre 2022

 

informazioni

TEATRO LO SPAZIO

dal 10 al 13 Novembre 2022

FINCHÉ MELA NON VI SEPARI

di: Lara Balbo e Matteo Milani

regia: Matteo Milani

con Lara Balbo, Matteo Milani, Francesco Mastroianni

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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