Lunedì, 29 Aprile 2024
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DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE. Teatro Argot Studio dal 7 al 25 gennaio

Dopo il successo dello scorso anno con lo spettacolo Prima di andar via, da cui è stato anche tratto il film per la regia di Michele Placido presentato alla terza edizione del Torino Film Festival; il duo Francesco Frangipane (regia) - Filippo Gili (autore), torna a firmare un nuovo lavoro. In prima nazionale dal 7 al 25 gennaio, al Teatro Argot Studio, debutta Dall’alto di una fredda torre per la produzione Progetto Goldstein in collaborazione con Argot Studio e Uffici Teatrali con Massimiliano Benvenuto, Ermanno De Biagi, Michela Martini, Aglaia Mora, Matteo Quinzi, Barbara Ronchi. Lo spettacolo è composto da quattordici quadri che vanno a comporre una tragedia.

Sei personaggi: un padre e una madre, un figlio e una figlia, due medici. Una normalità familiare stravolta dalla malattia. Due genitori ignari del loro destino, due figli piegati dal peso di una scelta, due medici testimoni del dramma. Due ambienti ben definiti, una sala da pranzo e uno studio medico, separati da un non luogo dove i vari personaggi si affrontano/scontrano su grandi questioni morali ed esistenziali. il pubblico, non più semplice spettatore, che accerchia lo spazio scenico quasi a invaderlo, quasi a condividerlo con i personaggi in una comunione di emozioni e stati d’animo.

“Anche in questo caso quindi si vogliono affrontare grandi temi universali, focalizzandoli in un contesto più piccolo, La famiglia. Un microcosmo che ci permette, proprio grazie alla riconoscibilità di situazioni familiari quotidiane, di predisporre il pubblico ad un meccanismo automatico d’immedesimazione e di catarsi. Tutto ciò facilitato da un’idea di allestimento che continua a tenere il pubblico dentro la scena, che accompagna lo spettatore per mano dentro la storia stessa e lo induce a condividere le emozioni dei personaggi, tanto da farsi carico delle domande e dei dilemmi che travolgono i protagonisti”.                                                                                            

Francesco Frangipane

“E’, per me, la naturale conseguenza di Prima di andar via: scritto molti anni dopo, ma come se si trovasse dietro la porta del primo. Perché se nel primo volevo raccontare la volontà di rivoltare un destino ‘millenario’, e farlo diventare il destino di un uomo e basta, in questa ‘fredda, alta torre’, si nega violentemente la qui ragionevolissima richiesta di farlo. L’assurdità della ragione di Francesco, il protagonista di Prima di andar via, contro il ‘buon senso’ della vita, si ripete in Elena. Che scende in battaglia, a proprie spese, contro la più basica morale umana: quella che nel nome tanto umano dell’amore, patisce, osteggia, e oltraggia il nome, altrettanto umano, forse ancor più umano, della morte. Il punto che accomuna questi miei due scritti non è argomentale, né concettuale: è propriamente fisico, propriamente ‘tragico’; ed è quello in cui l’amore per il destino, e il suo odio, diventano la stessa cosa”.                                                                       

Filippo Gili

 

 

13 gennaio 2014

 

Informazioni

7  – 25 GENNAIO 2015

DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE 

Progetto Goldstein/Argot Studio/Uffici Teatrali

di Filippo Gili

regia Francesco Frangipane

 

con 

Antonio: Massimiliano Benvenuto, 

Giovanni: Ermanno De Biagi, 

Michela: Michela Martini, 

Anna: Aglaia Mora, 

Marco: Matteo Quinzi, 

Elena: Barbara Ronchi,

 

scenografia Francesco Ghisu

musica Jonis Bascir

 

luci Giuseppe Filipponio

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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