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GROTESK! al Teatro Palladium dal 28 febbraio al 3 marzo 2019

Berlino, Repubblica di Weimar: la metropoli del futuro! Dalle immagini che raccontano la sua prorompente vitalità in scena si riversa, come per magia, un personaggio in carne e ossa: Grotesk!
Un po' mago, un po' chansonnier, un po' presentatore alla "Cabaret" di Bob Fosse, è un provocatore irriverente, esperto della risata e del paradosso, dello sberleffo satirico.


È lui il protagonista di “Grotesk! Ridere rende liberi”, in scena al Teatro Palladium da giovedì 28 febbraio a domenica 3 marzo, ispirato ai tanti artisti che resero leggendario il cabaret berlinese degli anni Venti-Trenta. E mentre la capitale tedesca sprofonda nel nazismo e le stelle della comicità ebrea sono imprigionate nei campi, con humour inossidabile non smette mai di aggredire il comune buonsenso, di denunciarne il vuoto che nasconde, affacciandosi sul baratro spalancato dal regime finché non è a sua volta inghiottito.

Bruno Maccallini - sul palco con tre musicisti - è l’interprete di uno straordinario one man show: novanta minuti, tragici, esilaranti, affascinanti in cui dà vita a un personaggio dal pungente humour agro, caratteristica preponderante che ha contribuito a fare del Kabarett berlinese uno spazio di profonda libertà e critica sociale. Maccallini ha curato la regia e firmato il testo con la collaborazione di Antonella Ottai, autrice del saggio “Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti”.

Grotesk aggredisce il pubblico con le contestazioni radicali di Walther Mehring, lo spiazza attraverso i paradossi del grande Kurt Tucholsky, lo blandisce al suono delle musiche di Kurt Weill e Friedrich Holländer.
Abita la densità delle immagini storiche che gli hanno offerto lo spazio scenico; la sua performance travolge la loro narrazione: maschera sensibile a tutti gli umori, il Nostro vive gli anni ruggenti in cui la scena del Kabarett rivela sempre più il volto d’una Germania democratica, radicale e antimilitarista. E li vive tutti, dall’inizio tempestoso al disastro finale, mentre il sogno di un futuro scivola nell’incubo del nazismo. Che non potrà spegnere il suono irriverente della sua risata, ma ne confinerà drasticamente il territorio.

Da sempre attratto dagli spettacoli di Kabarett della Berlino degli anni Venti-Trenta in tutti i suoi aspetti, dall’intrattenimento alla satira socio-politica, Bruno Maccallini si avvale della preziosa collaborazione di Pino Cangialosi per le musiche (docente al Conservatorio, già noto compositore di musiche di scena), che con pianoforte, fagotto, percussioni e fisarmonica lo accompagna sul palco insieme a Stefano Costantini (tromba) e Vittorio Sonsini (contrabbasso). Luca Ruzza ha curato l’impianto scenico (docente di Scenografia virtuale alla “Sapienza” ed esperto di nuove tecnologie digitali); Alexandra Stelzer i costumi (mente creativa nonché fondatrice della casa di moda DeCall) e Maurizio Montobbio le luci (già lighting designer de l’Opéra National de Paris e del Crazy Horse).

 

Redazione
20 febbraio 2019

 

Informazioni

 

Grotesk!
di Bruno Maccallini e Antonella Ottai
testo liberamente ispirato ai maggiori autori dell’epoca di Weimar
tratto dal volume “Ridere rende liberi” di Antonella Ottai
musiche originali di Pino Cangialosi, canzoni di Max Hansen, Friedrich Holländer, Jacob Jacobs, Hermann Leopoldi, Paul Lincke, Martin Roman, Kurt Weill
traduzioni dal tedesco Bruno Maccallini
adattamenti in italiano delle canzoni Franca d’Amato
regia Bruno Maccallini
regia audiovisiva Benedetto Sanfilippo
testi e ricerche iconografiche Antonella Ottai
musiche originali Pino Cangialosi
Kabarett Ensemble: Stefano Costantini tromba - Vittorio Sonsini contrabbasso - Pino Cangialosi pianoforte, fagotto, percussioni, fisarmonica
Voce Narrante Franca d’Amato
Visual Luca Ruzza con Tiago Branchini
regia audiovisiva Benedetto Sanfilippo
testi e ricerca iconografica Antonella Ottai
luci Maurizio Montobbio
costumi Alexandra Stelzer, Alice Paris
movimenti coreografici Igino Massei
effetti magici Disguido Guido Marini
pupazzo Grotesk Andrea De Cesare
maschere Jakob De Chirico
direzione tecnica Giacomo Cursi
assistente alla regia Martina Maccallini
disegno grafico Stefania Giuseppetti
foto di scena Martina Maccallini, Mauro Terranova
produzione esecutiva e organizzazione: Enrico Porcaro e Antonella Lepore


orario spettacolo: giovedì 28 - venerdì 1 - sabato 2 ore 20,30
domenica 3 ore 18,00

Biglietti: intero 18€, ridotto 12 €, studenti 8 €

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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