Recensione della mostra PINO PASCALI. Fuori Museo dal 15 giugno all’11 luglio 2022 presso la Galleria la Nuvola
In una delle strade più cinematografiche e suggestive della capitale, la storica Galleria La Nuvola accoglie nel suo nuovo spazio di via Margutta 41 la mostra: PINO PASCALI. Fuori Museo.
Da mercoledì 15 giugno, trentacinque opere del geniale artista pugliese, morto in un incidente motociclistico a Roma a soli 33 anni, ripercorrono nella galleria la breve e sorprendente carriera artistica di Pascali. In mostra sono esposti, grazie al curatore Alberto Dambruoso e all’architetto Lorenzo Locci, i folgoranti archetipi con cui l’artista si cimenta: le balene e i pescecani, i velieri e le abitazioni rocciose, le vedute totemiche e tribali, le sue armi e le sue bizzarre pubblicità. Soggetti che appaiono fortemente eterogenei e contrastanti, ma che ad una lettura più approfondita esprimono il senso del tragico che la vita inevitabilmente sottende. Nell’intera opera di Pino Pascali, il tragico viene sempre proposto in chiave “giocosa” e ironica, grazie all’utilizzo di materiali fragili ed effimeri, quali la plastica, la lamiera, la paglia, la raffia. Una sorprendente produzione artistica, intrisa del romanico pugliese e del bestiario medievale dell’architettura sacra, che Pascali contrappone in risposta alle nuove tendenze americane degli anni sessanta: la Pop Art, la Minimal Art, fino a precorre l’Arte Povera, di cui diverrà esponente di spicco.
Dell’ampio corpus del giovane artista sono presenti in galleria molti pregiati lavori, tutti interamente rivolti a sfidare la più cogente attualità dei nostri giorni: l’atrocità della guerra, le urgenze ambientali e le dinamiche sociali. Tre le opere di spicco collezionistico possiamo apprezzare la scultura Pugnale del 1965, custodita in una algida teca di plexiglass ed esposta al Peggy Guggenheim di Venezia; un’altra è l’opera dal titolo Moby Dick degli anni 1964-65 che presenta l’iconica pinna della balena, diventata logo della Fondazione Pascali a Polignano a Mare. Tra i lavori a tema ambientale, la Mucca su fondo rosa inaugura l’inedita collaborazione della Galleria La Nuvola con Giusy Emiliano, curatrice indipendente e incaricata presso la FAO per la Divisione Land and Water. A tal proposito, nel 1964, Pino Pascali realizza per l’organizzazione internazionale della FAO alcuni dipinti murali, andati perduti, di cui la galleria presenta gli studi su carta fortuitamente superstiti: a riguardo Giusy Emiliano ribadisce il nostro dovere «di rimanere coesi, lavorare insieme per una maggiore consapevolezza e un migliore approccio alle nostre risorse naturali». Nelle parole della curatrice risuona l’ambizioso progetto della Galleria La Nuvola di creare nuove connessioni tra l’arte contemporanea e le molteplici organizzazioni ed enti internazionali. Su tali presupposti, il nuovo spazio vetrato su via Margutta intende finalmente affrontare, attraverso l’arte contemporanea, importanti tematiche scientifiche: quali la salvaguardia degli animali, i temi dell’acqua e della terra. Elementi che caratterizzano l’universo artistico di Pino Pascali e che costituiscono l’occasione per riportare via Margutta, dopo un lungo periodo di flessione, al suo intrinseco primato sull’attualità dell’arte contemporanea.
Antonio Romano
23 giugno 2022
Informazioni
Galleria La Nuvola - Roma
PINO PASCALI, Fuori Museo
A cura di Alberto Dambruoso
Dal 15 giugno all’11 luglio 2022