Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Intervista ai Bugiardini, compagnia specializzata in spettacoli d'improvvisazione in pianta stabile per tutta la stagione 2015/2016 al Teatro Abarico con il Bugiardini Show

#andiamoateatro

Chi sono i Bugiardini?

Una compagnia teatrale specializzata nella creazione e messa in scena di spettacoli di improvvisazione. Un gruppo di persone di varia estrazione e formazione che si è incontrato ad un corso di improvvisazione teatrale e che, grazie alla forte sintonia tra noi a lezione e sul palco, nel 2009 ha deciso di creare un gruppo indipendente. Piano piano quella che era una passione ci ha portato a girare il mondo, sempre improvvisando. 

Com'è nata e si è sviluppata questa vostra attitudine ad improvvisare?

... per sfiducia nella nostra capacità di imparare i testi a memoria! A parte gli scherzi, negli anni quello che ci ha unito è la magia di creare insieme sul palco qualcosa di totalmente inaspettato, una vera e propria creazione istantanea collettiva. Abbiamo tutti iniziato il nostro percorso all'interno della scuola di avviamento al Match di Improvvisazione Teatrale, uno spettacolo diffuso in diversi paesi del mondo, e successivamente abbiamo cercato una nostra via, andando anche a formarci in Canada e negli USA.

Quanto è importante l'arte dell'improvvisazione e quanto è presente (o no) attualmente nelle nostre scuole di recitazione e nei nostri teatri?

 

Secondo noi, l’improvvisazione teatrale è uno strumento che non ha ancora espresso a pieno le sue potenzialità.  

 Attualmente viene utilizzata nelle scuole di recitazione “classiche” come tecnica di preparazione allo studio di    

un personaggio o di un testo, ma la possibilità di mettere in scena uno spettacolo totalmente improvvisato al momento come noi facciamo è invece ampiamente trascurata. Si tende a pensare che uno spettacolo “improvvisato” sia uno spettacolo “approssimativo”, al contrario ci vuole molta preparazione e studio. Inoltre, l'improvvisazione teatrale è uno strumento di crescita utile anche a livello personale ben oltre i confini del teatro, perché spinge a lavorare con gli altri e a sfidare i propri limiti, il tutto in maniera divertente. Il movimento sta crescendo a livello nazionale e inizia a essere tenuto in maggiore considerazione anche nei circuiti più classici, ma la strada è ancora lunga.

Negli ultimi tre anni cosa ha rappresentato per voi Welcome il Festival dell'improvvisazione teatrale?

Welcome è uno dei progetti di cui siamo più orgogliosi, perché ci dà la possibilità di ospitare a Roma alcuni dei più importanti improvvisatori mondiali. E’ un’occasione in cui artisti da tutte le parti del mondo si incontrano per creare dal nulla qualcosa che travalica le frontiere fisiche, di lingua e di cultura. Quest'anno si svolgerà la terza edizione, dal 3 al 6 marzo presso il Teatro Abarico a Roma, con più di 50 ore di formazione e un totale di 7 spettacoli, per tutte le lingue e tutti i gusti. Speriamo sia un’occasione in più per il pubblico romano di scoprire la magia del teatro di improvvisazione.

 

Come prende vita un vostro spettacolo sul palco e quanto la reattività del pubblico ne determina lo sviluppo?

Il pubblico è parte integrante dello spettacolo, e influenza tantissimo la riuscita della serata, non solo con i suoi suggerimenti, ma anche con l'energia che ci tr

asmette, che è il nostro vero carburante. A seconda dello spettacolo, il pubblico può essere coinvolto più volte durante la serata, oppure, come nei nostri due spettacoli di punta, “SHHH!!!”, un vero e proprio film muto improvvisato (con tanto di cartelli!) e “B.L.U.E. - il musical completamente improvvisato”, con musica dal vivo, dove creiamo all'istante uno show alla Broadway (o al Sistina) con canzoni e coreografie, in cui costruiamo una storia unica per tutta la serata, il pubblico dopo aver offerto lo spunto iniziale può godersi lo spettacolo, dimenticando quasi che quello cui sta assistendo è uno spettacolo di improvvisazione teatrale.

 

Per tutta la stagione 2015/2016 siete impegnati al Teatro Abarico. In cosa consistono le vostre "pillole d'improvvisazione" che vanno a comporre il Bugiardini Show? 

Venendo da anni ad alta produzione di spettacoli originali, abbiamo pensato che questa fosse la stagione giusta per portare in scena a rotazione i nostri diversi show. Nei vari appuntamenti presentiamo tutti i nostri spettacoli, da quelli più scatenati e ad alto contenuto di risate come "Off the Cuff" a quelli dove si cerca maggiormente un legame emotivo con il pubblico (ad esempio "The Life Experience", dove le improvvisazioni partono dai racconti di vita vissuta di uno spettatore). E ogni serata abbiamo due spettacoli: dopo il primo spettacolo alle 21, abbiamo un “late show” a tarda sera, dove presentiamo alcuni esperimenti, in una atmosfera “senza rete” che crea ancora più legame con il pubblico.                 

                                                                     

Il 10 gennaio si riprende. Tutti i buoni motivi per venirvi a seguire.

Domenica 10 gennaio, avremo prima il "Maestro Impro", una spietata competizione tra improvvisatori che vengono da  tutta Italia per conquistare il prestigioso titolo di Maestro della serata. E a seguire "8 Bit", uno spettacolo che prevede in  scena 2 attori, 8 personaggi e 255 possibili combinazioni, in cui è il pubblico a determinare le sorti della storia con un  meccanismo che  amiamo definire inutilmente complicato. E per il resto della stagione, una domenica ogni due ci sarà  ogni sera uno spettacolo  completamente differente, con improvvisatori da tutta Italia e da tutto il mondo, con cui ridere  ed emozionarsi con quel brivido  e quel coinvolgimento che uno spettacolo di improvvisazione teatrale riesce a offrire.

 

   

 

 

 

Fabio Montemurro
8 gennaio 2016

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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