Mercoledì, 15 Maggio 2024
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Pino Strabioli: il teatro fa bene come una spremuta d’arancia

Pino Strabioli ci parla dei suoi prossimi impegni a teatro e non solo. È uno dei personaggi culturali più apprezzati, nonché preparati, del nostro panorama. In questi mesi in tour con il musical Sister Act coglie l’occasione per ricordare al sindaco Viriginia Raggi e a noi tutti l’importanza delle manifestazioni culturali in una città come Roma, è dalla cultura che si muovo i primi passi per il cambiamento. 

 

Come è cominciato il 2017?

Veramente molto bene perché è cominciato a teatro. Allo scoccare della mezzanotte mi trovavo immerso in Sister Act sul palco del Ponchielli di Cremona, che è uno dei più belli d’Italia. Festeggiare così l’arrivo del nuovo anno, con il pubblico e con il calore che ci ha dato è stato bellissimo, anche perché questo altrimenti, per motivi personali, sarebbe stato per me un capodanno molto triste.

 

Sarà un anno all’insegna del teatro?

Sì perché fra Sister Act, che ha superato qualche giorno fa le cento repliche, e Wikipiera sarò veramente molto impegnato a teatro, per questo motivo sarò meno presente in tv dove però sono contento dei risultati ottenuti da SanremoPoli, lo speciale dedicato a Sanremo dal punto di vista di Paolo Poli.

 

Altri progetti per il piccolo schermo?

Proprio in questi giorni stiamo lavorando ad uno speciale su Paolo Poli, per ricordarlo ad un anno dalla sua scomparsa. 

 

A teatro invece, dove potremmo vederti oltre  Sister Act e Wikipiera?

Per la prossima stagione ho intenzione di riportare in scena “Concerto per Sandro Penna”, che l’anno scorso ha avuto un grande successo ai Giardini della Filarmonica. Fra le mani ho un paio di copioni ma ancora niente di certo.

 

Parliamo di Roma, la città in cui vivi e lavori per la maggior parte dell’anno.

In questi mesi la sto vivendo poco ma sono molto legato a questa città. Mia mamma era di San Lorenzo e mio papà dei Castelli Romani quindi per me c’è anche un legame affettivo nei confronti di Roma… io la vivo in pieno. Ho casa al centro e mi muovo con i mezzi pubblici, vado a fare la spesa come tutti e quindi riesco a cogliere quelli che sono gli umori dei cittadini, la mia impressione è che siamo davanti a una città affaticata.

 

Sta facendo fatica anche la cultura…

Direi proprio di sì, anche l’Estate Romana è stata sacrificata . Un gran peccato perché come ho sempre sostenuto è da lì che deve ripartire questa città. Ho avuto modo di conoscere Virginia Raggi al premio Strega, spero che non dimentichi l’importanza degli eventi culturali nella nostra città, perché sono in grado di cambiare veramente le persone, in meglio.

 

In questi mesi stai andando a teatro da spettatore?

Purtroppo no perché essendo impegnato direttamente sul palco non riesco ad avere molto tempo libero. Di fatti ho perso lo spettacolo di Alessandro Gassman su Alda Merini , La pazza della porta accanto. Ho visto però Virginia Raffaele, bravissima! Mi manca molto poter andare a teatro da spettatore, ma recupererò.

 

Sempre da spettatore, c’è un cartellone che ti attira più degli altri?

Sì quello del teatro Eliseo, Barbareschi sta facendo veramente un ottimo lavoro!

 

Perché è importante andare a teatro?

Fa bene come una spremuta d’arancia, come una passeggiata all’aria aperta, come bere l’acqua…. Insomma fa bene al corpo e all’anima!

 

 

Enrico Ferdinandi

22 febbraio 2017

  

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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