Lunedì, 29 Aprile 2024
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GOD’S NOT DEAD 2 - Il cinema, se fatto bene può ancora fare cultura

Abbiamo intervistato Federica Picchi, fondatrice della Dominus Production. Dopo il successo del primo capitolo, sta portando in Italia God’s not dead 2, che sarà nelle sale dal 2 marzo.
Il film, è un thriller legale, e nasce da un caso realmente accaduto negli Stati Uniti. Si affronta il delicato tema della difesa del diritto alla libertà di espressione e di opinione, spingendo a interrogarsi sui grandi valori della vita, per arrivare a chiedersi quanto si è disposti a rischiare per difendere ciò in cui si crede.

Una giovane insegnante di liceo, Grace Wesley (Melissa Joan Hart), viene chiamata in giudizio con l’accusa di aver fatto proselitismo in classe, rispondendo alla domanda di una studentessa sulla figura storica di Gesù Cristo.


Come mai la scelta di un film con un argomento cosi “particolare”, soprattutto in questo momento storico, in cui la religione e il credere sono motivo di tanti scontri?
La missione della Dominus Production è stata sempre quella di fare cultura. Proprio in questo momento, in cui a seconda che si creda o meno, i nostri valori fondanti sono sempre più messi in discussione, distribuire un film del genere ci sembrava uno stimolo a far riflettere. Il film non vuole convincere nessuno a cambiare le proprie posizioni, ma attraverso un approccio storico, vuole stimolare il sentimento del rispetto e della convivenza verso il prossimo.


Parlare di Gesù Cristo e finire in tribunale. Che rapporto c’è negli USA con la religione?
In America, cosi come in Europa ma anche in Italia (senza arrivare ai tribunali), ci sono molti esempi di questo tipo. Si è ovunque molto attenti a rispettare i valori altrui, ma questo sta portando a derive preoccupanti. Se prima la religione era un argomento intoccabile, adesso si è quasi all’altro estremo si è pronti a rimettere in discussione tutto, senza le giuste riflessioni, anche quei concetti che sono fondanti del nostro mondo. In Francia si è formato un Ministero della laicità, atto giustissimo, ma non deve portare a una deriva di ateismo, togliere il crocifisso dalle aule non è la stessa cosa che parlare di aborto o diritto alla vita. Proprio per questi motivi ci è sembrato giusto distribuire questo film, e renderlo visibile soprattutto nelle scuole.

 

Le scuole, i ragazzi, come reagiscono?
Molto bene. Siamo rimasti anche noi sorpresi. Insieme al film distribuiamo nelle scuole del materiale didattico, per conoscere la loro opinione. Per noi è soprattutto un investimento sulla cultura, riportare al centro valori che il mondo di oggi ha completamente annullato dalla mente dei più giovani.

 

Progetti futuri?
La Dominus Production collabora con quasi sessanta associazioni, il nostro primo obiettivo è quello di riportare una grossa fetta di pubblico, che non si riconosce con gli attuali film nelle sale, al cinema. Abbiamo un accordo con la UCI Cinema. Tra poco oltre a distribuire inizieremo anche a produrre film, e siamo già molto attivi nel campo dell’editoria e nelle edizioni musicali. Poi non vi posso svelare troppo, ma abbiamo già in cantiere un progetto per un film molto importante.

 

Marco Baldari

22 febbraio 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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