Domenica, 03 Novembre 2024
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‘Canzone fra le guerre’, il recital di Antonella Ruggiero

Recensione di ‘Canzone fra le guerre’  concerto di Antonella Ruggiero  ad Udine il 20 luglio 2023

 

Antonella Ruggiero, dopo un breve periodo  di pausa per riposare le corde vocali, da fine giugno è in tournèe con  una serie di spettacoli differenti, che vedono il coinvolgimento di  solisti di prestigio, orchestre, gruppi.

Il 20 luglio in Piazza Libertà ad Udine, all’interno della rassegna "Canzoni e poesie contro le guerre", la Ruggiero è stata accompagnata dalla fisarmonica di Renzo Ruggieri, musicista di valore mondiale, che ha  incantato il numerosissimo pubblico presente.

Un concerto in un orario particolare, alle 19, quando la città ancora brulica di vita. Può sembrare una scelta insolita, ma che si è rivelata vincente: la gente che passava si fermava ad ascoltare e man mano  che lo spettacolo andava avanti la folla aumentava, si affacciava dai palazzi, saliva lungo le strade vicine, riempiva il pendio del Castello, si sedeva sui gradini del prospicenti al municipio.

Un dialogo aperto, franco, una voglia di musica e di pace, un desiderio di incontro e di atmosfere raffinate.

Il programma prevedeva alcune canzoni del periodo fra le due guerre ed i grandi successi della cantante,  in una narrazione intensa, coinvolgente, spesso drammatica.

La voce della Ruggiero nel corso della carriera ha forse perso alcune note alte iperboliche, che la rendevano una sorta di fenomeno del pentagramma, ma ha guadagnato in intensità, in colore, presenta un centro omogeneo e sicuro, bassi che accarezzano il suono  e note alte imperiose, raggiunte con sicurezza ed apparente facilità.

I salti di ottava sono continui, senza cedimenti.

Quello che incanta è la capacità di rileggere i brani, farli propri, sporcarli di vita; prendere per mano l’ascoltatore e portalo in una dimensione forte, coinvolgente, alle volte stupefacente.

Mai scontata, mai gratuita, mai di solo suono.

Anche le armonie più note, sembrano indossare la veste del tempo che passa.  Non invecchiano, ma vivono.

Si inizia con una versione decisamente inusuale di ‘ Tu Musica Divina’, la canzone di D’Anzi, giocata sul contrasto fra  gli arpeggi ricchissimi dell’armonica, forse all’inizio un po' strabordante sui volumi e la tessitura altissima scelta dalla Ruggiero, che cesella una esecuzione decisamente affascinante.

‘Amore lontanissimo’ , nel quale i volumi fra voce e strumento alle volte sono ancora  da ricalibrare, risulta di grande intensità, fino ad un finale metafisico, purissimo, che pare  raccontare un sentimento che supera tempo e dimensioni.

Una nuova veste musicale ci consegna una ‘Per un’ora d’amore’ malinconica e struggente. Il successo degli esordi dei Matia Bazar  diventa , grazie anche ad una voce cresciuta per colori ed espressività, il canto di una donna che si guarda indietro, senza rimpianti ma con una chiara consapevolezza del mondo, matura, sicura, capace di affrontare le domande senza ipocrisie e , nel finale, conscia della bellezza di lasciarsi andare alla libertà delle sensazioni, sostituendo le parola con il suono.

‘Echi di Infinito’ assume un tono narrativo , giocato sul medium della voce ed un sapore  a tratti declamatorio, fino al ritornello, che si fa canto libero e si inerpica sul pentagramma in modo coraggioso e sfrontato.

Si ritorna ai canti della guerra con una ‘Parlami d’Amore Mariù’, inaspettata e suadente ed una ironica e divertente ‘ Crapa Pelada‘ di Gorni Kramer, al  quale il Maestro Ruggieri rende omaggio in un magnifico medley  di alcuni dei successi più noti del compositore , anche lui virtuoso della fisarmonica.

Al rientro la Ruggiero propone un brano struggente di De Andrè : ‘La canzone dell’amore perduto’, esaltato dal colore di una voce  che riesce a trovare colori straziati nel solido centro e note alte pure, illuminate di rimpianto e malinconia, che si fa nenia che sembra cullare il ricordo dell’affetto sparito.

‘Ritornerai’, introdotto da un affettuoso ricordo dell’autore Bruno Lauzi, racconta una Genova più sentimentale che geografica, il luogo della gioventù,  l’approdo dei viaggi fantastici, lo scrigno dei sogni più puri, accarezzati da una voce  affascinante e coinvolgente.

Il brano che dà il titolo allo spettacolo, ‘Canzone fra le guerre’, parla delle guerre degli anni Novanta, che sono ancora attuali.

Un canto controllato, attentissimo, che declina  infinite sfumature in un racconto drammatico e straziante, con un crescendo vocale e narrativo che stordisce per forza e verità. La piazza gremita segue l’esecuzione  in un silenzio assoluto, metafisico, rotto solo dal suono della campana del castello, quasi un involontario omaggio alla poesia di un canto sublime di morte.

‘Solo tu’ appare come un oasi di riposo ad un pubblico emozionato e coinvolto, che apprezza il rincorrersi delle note sul pentagramma, che sono gioco ma mai un’esibizione. 

Si passa quindi ad un omaggio alle donne, attraverso un brano tratto dall’album ‘Capo Verde terra d’amore’: ‘Linda Perez Mimosa’, che consente arpeggi e giochi con  la voce che sembra  farsi corteggiare vezzosamente dal suono della fisarmonica.

‘La Biele Stele’ è un canto in  friulano che da anni fa parte del repertorio della Ruggiero, che travolge una platea in lacrime con una esecuzione raffinatissima. La voce sale al cielo come un soffio, purissima , dando forma ad una coinvolgente  richiesta di aiuto, una invocazione contro tutte le guerre, che emoziona anche l’interprete.

‘Ti sento’, assume un tono più biografico e credibile  rispetto alla versione più conosciuta. Abbandonati gli eccessi virtuosistici, ogni suono assume un peso narrativo importante, ha acquisito il peso della vita. Il testo si è fatto racconto, il ritornello assume toni veri, suggestivi,  angoscianti.

La serata si chiude con una ‘Vacanze romane’ riletta musicalmente dalla fisarmonica di Ruggieri, che inventa una sorta di ouverture, con citazioni di tango, jazz, persino alcuni profumi  stravinskiani .

Evocazioni e rimpianto si rincorrono, malinconia e voglia di futuro si rimbeccano, una sorta di danza fra una voce straordinaria ed una fisarmonica magica, che alla fine si fanno unico suono, un messaggio d’amore come barriera alle guerre. 

Ovazioni interminabili per entrambi gli interpreti .

 

Gianluca Macovez

25 luglio 2023

 

informazioni

"Canzone fra le guerre"

Antonella Ruggiero: voce

Renzo Ruggieri: fisarmonica

 

UDINE, P.zza Libertà, 20 luglio 2023

evento inserito nella rassegna "Canzoni e poesie contro le guerre", organizzata dall'Associazione Culturale CulturArti (A.C.CulturArti) con il contributo del Comune di Udine ed in collaborazione con il Festival "Frattempi/3: Il Tempo di Ri-Nascere", finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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