Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Todi Festival 2020 - L’amore indagato. Omaggio a Raffaele La Capria: L’intimità di una lettera per raccontare le emozioni di tutti

Recensione teatrale dello spettacolo L’amore indagato. Omaggio a Raffaele La Capria. Regia di Pierpaolo Sepe, Teatro comunale di Todi 

 

Dalle dolci note finali di una chitarra acustica emergono dall’intimità di una calda penombra le figure di Ida De Benedetto e Marta Bifano. Omaggiare lo scrittore napoletano Raffaele La Capria con un reading estratto da “L’amorosa inchiesta” è l’obiettivo: aver emozionato è stato l’effetto. Quando si raccontano con delicatezza i vissuti dell’umano sentire, come La Capria in “Lettera a Elène”, sfumano le differenze individuali e quel racconto intimo e personale diviene il nostro racconto. Il testo infatti è una vibrante lettera che l’autore “indirizza” al primo amore adolescenziale mancato, Elène, per spiegarle il perché della loro fine.

Gli amori mancati sono espressione di una frustrata incapacità di stare nella relazione, per quell’intrusivo pensiero di auto squalifica ed inadeguatezza che invade l’animo dei puri. Così, la persona che quasi involontariamente abbiamo conquistato... si proprio lei, ”l’inarrivabile”, la sentiamo provvisoria, immeritata, destinata “per natura” ad altri: a quelli migliori di noi, quelli che ci sanno fare e, soprattutto, che sanno ballare. Avremmo volentieri ridato indietro le nostre qualità intellettuali pur di far parte di questi “prìncipi delle apparenze” perchè i giorni dell’adolescenza fossero anche per noi giorni di sole. Erano epoche in cui, ci racconta La Capria attraverso le voci delle due attrici, ci si innamorava dei nomi ancor prima che delle persone: a Napoli erano i nomi a rendere belle le ragazze e ci si inebriava nel ripeterli. Ma anche nella poesia dei giorni dell’amore, e forse in virtù di questi, ritorna quella linea personale, una sbarra mai superata, chiamata inadeguatezza. Una punizione che ci autoinfliggiamo per non darci il permesso di vivere, offfuscandoci la bellezza del mondo dal quale temiamo sempre l’agguato. Così un amore sfugge via..senza che ne avesse intenzione. 

L’accurata regia di Pierpaolo Sepe ridefinisce i contorni del reading valorizzandone il forte nucleo emotivo sottostante. La staticità della parola letta viene sostituita da corpi che partecipano, che reagiscono e rispondono ai rimandi emotivi della stessa. Assecondando  una dinamica di fugura- sfondo, le attrici Ida De Benedetto e Marta Bifano si alternano nel reading e nei silenzi, impartendo tridimensionalità e dinamismo al carattere della loro performance. Attraverso inediti inserti recitati, Ida De Benedetto, con autentica partecipazione, si rivolge idealmente allo scrittore, quasi a ribadirgli la sua comprensione per il vissuto di quei giorni..che sono divenuti i nostri giorni. Decisamente di livello la prova delle due attrici nel modulare la lettura del testo attraverso un registro espressivo polifonico, contemplante ironica leggerezza e malinconia, intercettando così l’essenza della partitura. Come uno spettatore aggiunto, in una penombra decentrata, il musicista Francesco Fornari sottolinea sulle corde della chitarra l’intensità interpretativa di “quelle” parole che, grazie alla potenza della semplicità, hanno toccato il corpo di ognuno di noi.

Nonostante la pomeridiana e le esigenze anti Covid, la pièce ha vantato un notevole seguito di pubblico che, con numerosi applausi anche a scena aperta, ha evidenziato il proprio gradimento. Un lavoro vibrante, dunque, impreziosito dalla commovente e graditissima presenza in sala di un ospite d’eccezione: Raffaele La Capria. 

 

Simone Marcari

9 settembre 2020

 

Informazioni

L’amore indagato. Omaggio a Raffaele La Capria

Reading teatrale con:

Ida Di Benedetto e Marta Bifano

Chitarra di Francesco Fornari

Regia di Pierpaolo Sepe

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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