Domenica, 19 Maggio 2024
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D’Aquino ed Ingrassia in “Amori e sapori nelle cucine del Principe”: un manicaretto riuscito a metà

Recensione dello spettacolo in scena al Teatro Sociale di Gemona del Friuli dal 24 al 30 gennaio 2023

Lo spettacolo ‘Amori e Sapori nelle Cucine del Principe’ è andato in scena al Cinema Teatro Sociale di Gemona del Friuli, nell’ambito della stagione dell’Ert. La storia è  ambientata nel 1862,  in  una Sicilia, insensibile alle vicende dell’Unità d’Italia, impegnata a rinnovare i riti delle feste, dei balli e dei grandi banchetti, descritti nel Gattopardo viscontiano,  simulacri di una nobiltà sorda ai cambiamenti storici e politici del tempo.

Mentre nel piano nobile si festeggia, nelle cucine  c’è un gran lavoro a preparare i piatti, fra qualche scontro, tanta rivalità fra i cuochi, pettegolezzi e cattiverie. Teresa, adesso, è la cuoca del palazzo, dopo essere stata un tempo una prostituta e l’ amante del principe, che la donna rimpiange da vent’anni ed al  quale non ha mai potuto comunicare un importante segreto.

Monsù Gaston, cuoco inviato in aiuto  proprio dal nobile, capisce quasi subito che il figlio ventenne di Teresa è frutto di un incontro ravvicinato con il principe. Da questa scoperta nascono equivoci, scontri, ricatti, per riuscire ad affermare la propria personalità e cercare di  attirare l’attenzione  esclusiva del signore. Alla fine  dei festeggiamenti, tutto ritorna come prima, con qualche consapevolezza in più e dei rimpianti in meno. Usando una metafora culinaria, gli ingredienti sulla carta erano tutti  di prima qualità.

Va anche fatta la premessa importante che quando un manicaretto non viene apprezzato, potrebbe essere anche colpa del palato insensibile del recensore, poco raffinato od avvezzo ad altri sapori. Roberto Cavosi,  firma pluripremiata e dalla lunga esperienza teatrale è l’autore di un testo che offre qualche spunto, regala alcune occasioni di risata, ma alla fine la vicenda non risulta né coinvolgente nei ritmi, né appassionante nella narrazione.

Molto piacevoli i costumi, in particolare quello elegantissimo della protagonista, ideati da Carlo Poggioli e funzionali le musiche di Ivo Parlati.

Le scene di Luigi Ferrigno sono sicuramente di grande effetto. Profumano più di riferimenti strehleriani che di Sicilia,  ma regalano l’effetto dissonante di un ambiente sofisticato che va a scontrarsi  con situazioni quotidiane spesso grevi.

Nadia Baldi firma una regia che muove i personaggi in modo irrequieto, gioca sulla smorfietta, fa correre   con concitazione le cucine mobili ; riempie il palcoscenico di uno stuolo di padelle, sempre vuote ,  ma sceglie  inspiegabilmente di mimare bicchieri, tazzine  e stoviglie. La concitazione  della storia si trasforma in rumore, spesso fastidioso, come i movimenti dei personaggi sono spesso forzati, eccessivi, manieristici. Sicuramente una scelta, che però non premia come ci si aspettava.

 

Il lavoro prevede sei attori in scena. Giancarlo Ratti è un credibile e malinconico Culicchia, capace di trovare una bella gamma di colori per descrivere il caleidoscopio di sensazioni  che vive. Il figlio di Teresa è bene interpretato da Tommaso D’Alia, che nel corso del lavoro prende coscienza della sua situazione familiare;  Rossella Pugliese è Rita, effervescente cuciniera un po’ sopra le righe, così come in diversi passaggi appare un po’ forzato il pur bravo Francesco Godina, aitante Peppe.

Giampiero Ingrassia tratteggia con misura un Monsù Gaston  altero, che guarda con diffidenza alla collega. Una recitazione elegante, ma non coinvolgente, piuttosto distaccata.Tosca D’Aquino è Teresa. L’interprete, forte di una lunga esperienza,  domina lo spettacolo con sicurezza scenica, ma non riesce ad apparire del tutto naturale: in palcoscenico rimane chiaro che siamo davanti ad una attrice che interpreta una parte, che racconta degli eventi nei quali non riesce a coinvolgerci, a superare la barriera di pose e maniera.

Alla fine, per quanto ben impiattato, il raffinato soufflé che pensavamo di gustare si è sgonfiato: lo spettacolo scorre, funzionale senza entusiasmare. Racconta senza appassionare. Mostra senza incuriosire. Forse anche per la fama degli interpreti, alla fine il pubblico che  gremisce il teatro gemonese, prima tappa di una breve tournée regionale, elargisce generosamente applausi a tutti, chiamando più volte gli attori  al proscenio.

 

Gianluca Macovez

31 gennaio 2023

 

informazioni

Amori e Sapori nelle Cucine del Principe

di Roberto Cavosi
da un’idea di Simona Celi

con Tosca D’Aquino e Giampiero Ingrassia

e con Giancarlo Ratti, Tommaso D’Alia, Rossella Pugliese, Francesco Godina

scene Luigi Ferrigno
costumi Carlo Poggioli
musiche Ivo Parlati

aiuto regia Davide Paciolla
assistente alle scene Sara Palmieri

regia di Nadia Baldi

coproduzione Teatro di Messina, La Contrada Trieste

in tournée nella rete ERT dal  24 al 30 gennaio 2023

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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