Venerdì, 13 Dicembre 2024
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“Il figlio” al teatro Il Parioli: l’irresolubile dramma di esser figli

Recensione dello spettacolo “Il figlio”, in scena al teatro Il Parioli dal 3 al 7 aprile 2024

 

Nicola (Giulio Pranno), un bell'adolescente, da mesi non va più a scuola. Quando la madre Anna (Galatea Ranzi) lo scopre, condivide il problema con l'ex marito Piero (Cesare Bocci). I due genitori si attivano dialogando faticosamente con il ragazzo, che svela loro un imprecisato malessere esistenziale. Ogni sua richiesta viene assecondata: Nicola cambia scuola e lascia la madre trasferendosi da Piero, che ora vive con la sua nuova compagna Sofia (Marta Gastini), da cui ha appena avuto un figlio. Sebbene padre e madre si prodighino per lui, il primo mettendo anche in discussione la sua nuova vita, nulla cambia in Nicola. La sua sofferenza è costante e procede senza deviazioni verso la sua meta naturale.

L'autore della piéce, il francese Florian Zeller, ha scritto una trilogia sulla famiglia: “Il padre”, “La madre” e, appunto, “Il figlio”. Il primo di questi testi è asceso a grande notorietà dopo la trasposizione cinematografica, magnificamente interpretata da Anthony Hopkins ed Olivia Colman, che ha fruttato a Zeller l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Anche “Il figlio” è stato portato sul grande schermo, con i genitori interpretati da Hugh Jackman e Laura Dern.

Si può osservare subito come il percorso senza ritorno del vecchio padre malato di Alzheimer ricalchi quello del giovane Nicola. Entrambi drammi che procedono diretti verso la loro conclusione, in cui nulla riesce a cambiare il corso degli eventi; in cui non c'è soluzione, non si riceve nessuna spiegazione e tutto accade ineluttabilmente; in cui non c'è un arco narrativo, ma l’eroe viaggia su di una linea retta, tesa come una freccia. Come se, nell’affrontare il tema della famiglia, l’autore abdicasse la funzione salvifica della scrittura, negando la possibilità di intervento ai suoi personaggi. “Il figlio” appare quindi come la mera esposizione di un dolore, attorno a cui ci si sbigottisce e ci si affanna, ma che non può essere lenito, né tanto meno curato.

Nell’allestimento in scena al teatro Il Parioli fino al 7 Aprile, la regia di Piero Maccarinelli rispetta l’asciuttezza drammaturgica originale, rinunciando a soluzioni sceniche non convenzionali. Una decisa caratterizzazione viene però dalla scenografia che, realizzata con quinte illuminate e scorrevoli, compone percorsi labirintici sempre mutevoli, per diventare una parete invalicabile nelle situazioni estreme.

La guida del regista ha naturale riscontro in Cesare Bocci e Galatea Ranzi, attori di consolidata esperienza e indiscusso talento, la cui tecnica è magistrale nel suo accademismo, composta e misurata anche negli accenti più estremi. Approccio a cui si adegua con altrettanta bravura anche la giovane Marta Gastini. 

In tanta linearità, l'elemento dirompente e disturbante, quello che crea l'emozione, ingrediente così necessario in questo caso, dove tutto sembra scorrere come deve, viene dall’outsider. Giulio Pranno, sebbene sia un classe 1998, ha fattezze adolescenziali e della giovane età espone tutta l'irruenza. La sua recitazione, sopra le righe e perfettamente “sporca”, contrastando con l'equilibrio interpretativo degli altri interpreti, suona come un urlo di dolore che arriva diretto e fa sollevare dalla sedia un pubblico che si poteva abituare all’idea di una serata di ascolto. Un asso che il regista estrae gradatamente dalla manica, una macchia che invade e pervade tanto nitore, un urlo che, come i protagonisti della piéce, non avremmo voluto mai sentire.

La voce che ci portiamo nelle orecchi uscendo da teatro.

 

 

Valter Chiappa

5 Aprile 2024

 

 

informazioni

TEATRO IL PARIOLI

Dal 3 al 7 Aprile 2024

IL FIGLIO

di: Florian Zeller

traduzione e regia: Piero Maccarinelli con Riccardo Floris

con: Cesare Bocci, Galatea Ranzi, Giulio Pranno, Marta Gastini

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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