Si allarga sempre di più la rete dei teatri dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia
L’ERT, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia ha presentato una serie di anticipazioni relative alla stagione 2025-26, accompagnata dallo slogan: ‘Il palcoscenico del Friuli Venezia Giulia’.
In effetti questa realtà culturale rappresenta un unicum, forse anche a livello nazionale, per qualità, vastità e successo.
Dissemina sul territorio ben 230 spettacoli, con ottanta titoli proposti in una rete di sale che da quest’anno sono addirittura trenta.
Che vuol dire città grandi come Monfalcone, ma anche realtà periferiche e di montagna come Pontebba; cittadine balneari, che d’inverno non sono certo ricche di stimoli, come Lignano Sabbiadoro e luoghi dal passato glorioso come Palmanova.
Ci sono teatri come a Casarsa, ma anche efficaci sale polifunzionali come quella di San Daniele del Friuli. Spazi che alternano cinema e prosa come a Gemona del Friuli, e palcoscenici dalla lunga tradizione come Cividale.
A tutte le realtà coinvolte, l’Ert riesce a garantire una programmazione di livello, con nomi importanti, spettacoli prestigiosi, proposte internazionali, interessanti novità ed applauditi ritorni, dimostrando che se l’offerta culturale è valida, coraggiosa, intelligente, il territorio risponde con entusiasmo, si affeziona agli interpreti, si fida delle proposte nuove.
L’ert, lo hanno ricordato nella conferenza stampa nella sede della Regione FVG a Udine il Presidente dell’ERT Fabrizio Pitton, il Direttore Alberto Bevilacqua e Franco Oss Noser, Presidente di AGIS Triveneta, è realtà viva, interattiva, vivace, che allarga sempre di più il ventaglio delle proposte, introducendo, fra le proposte, una sezione dedicata al circo contemporaneo, genere testato, nelle passate stagioni, negli appuntamenti di ‘Altri linguaggi’.
Questa è una delle ragioni del successo di questo Ente: testa i lavori ed il gradimento degli interpreti, coinvolgendo il pubblico, tenendo conto dei riscontri, valutando le impressioni.
Chi va a teatro non subisce la programmazione, ma è parte attiva. Viene sollecitato, alle volte saggiamente provocato, spesso stimolato. Ma soprattutto ascoltato. Per questo il numero degli abbonati cresce; i sold out, non solo sui grandi nomi, aumentano; il pubblico accoglie senza pregiudizi e senza paura le proposte, perché sa che l’asticella della proposta viene alzata di continuo ma con la giusta gradualità.
Per questo, pensiamo, aumentano anche le realtà coinvolte: quest’anno alla rete si aggiungono Fagagna e San Quirino, a rendere ancora più fitta ed interessante la proposta territoriale.
Un esempio di oculata politica culturale che merita attenzione e che certe realtà che confondono qualità con snobismo dovrebbero invece imitare.
La stagione di aprirà a Nova Gorica con ‘Tragùdia’ di Alessandro Serra, spettacolo in grecanico, una lingua arcaica sopravvissuta in alcuni territori della Magna Grecia. Potrebbe sembrare in contraddizione con quanto detto, ma in realtà è l’omaggio alla capitale europea della cultura, con uno spettacolo simbolico, che supera tempo e spazio, che recupera le radici comuni dei popoli, dimostrando come la cultura sia un elemento unificatore potente e coraggioso.
Dopo tanta partenza, un fiorire di proposte importanti.
Vero mattatore l’amatissimo Simone Cristicchi che prima presenterà il nuovo ‘Trieste 1954’, dedicato al ricongiungimento all’Italia del capoluogo regionale e poi riproporrà il già noto ‘Franciscus, il folle che parlava agli uccelli’.
Maria Amelia Monti, con ‘Strappo alla regola’ aprirà la stagione di sei teatri, mentre in altri tre il sipario sarà aperto su ‘L’anatra all’arancia’, interpretata da Emilio Solfrizzi e Irene Ferri.
Ci sarà spazio per i grandi classici, come un attesissimo ‘Macbeth’ interpretato e diretto da Daniele Pecci affiancato dalla Lady di Laura Marinoni .
Mariangela D’Abbraccio e Gabriele Anagni, uno dei più popolari interpreti de’Il Paradiso delle Signore’, saranno i protagonisti di ‘ Lo zoo di vetro’.
Dopo un quarto di secolo Lucia Poli sarà nuovamente la protagonista de ‘L’importanza di chiamarsi Ernesto’ di Oscar Wilde. Allora come oggi l’Ert la accoglie nella sua programmazione.
Ci saranno il ‘Malato Immaginario’ con la regia di Salvo Ficarra, ma anche lo spettacolo ‘Cantami d’amore’ dell’influencer Edoardo Prati; ‘Il medico dei maiali’ con Luca Bizzarri e Francesco Montanari;
Mario Perrotta evocherà Domenico Modugno ‘Nel blu, avere tra le braccia tanta felicità’; Anna Manella, diretta da Giovanni Ortoleva, sarà ‘La signora delle camelie’ di Alexandre Dumas figlio ; si riderà con ‘Vita bassa’ della brillante Giorgia Fumo; si rifletterà con ‘Money – Il bilancio di una vita’ di Joe Bastianich.
Visto il successo dello scorso anno, anche alcuni ritorni, come il divertentissimo duo de ‘Les Virtuoses’, gli sconclusionati cantanti di ‘Opera Locos’ ed ‘ Il clown dei clown’.
Il successo della stagione Ert consente anche la valorizzazione della produzione regionale, che costituisce più di un quinto della programmazione.
Fra gli altri pensiamo ad ‘Argo’ del Teatro Stabile regionale interpretato da Ariella Reggio, Maria Ariis e Lucia Limonta; a ‘Pazza’, di Topor , con il ritorno di Vanessa Gravina;a ‘Salām/Shalom – Due padri’, prodotto dal CSS, con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana.
Le stagioni, per gli aspetti musicali, vedranno interessanti collaborazioni con la FVG Orchestra, l’Associazione Progetto Musica e l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani.
Interessanti le proposte della danza, curate da Walter Mramor degli Artisti Associati, fra le quali brilla ‘The Wall’, della MM Contemporary Dance Company , ispirata al disco dei Pink Floyd.
A fine agosto le anticipazioni si trasformeranno in un calendario preciso per tutti i teatri. Ma era già importante far sapere agli appassionati delle regione che il teatro è vivo ed ostinatamente pronto a seminare stimoli e passione.
Gianluca Macovez
26 giugno 2025