Giovedì, 16 Maggio 2024
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Film della settimana – “Pretty woman” di Gerry Marshall

La settimana che è terminata è stata, oltre che per “martedì grasso”, con i suoi dolci, le sue maschere e i suoi coriandoli, anche per la festa di San Valentino, ovvero la festa degli innamorati. Tanto criticata e odiata, quanto ancora apprezzata e festeggiata, oltre che essere una scusa per le coppie di volersi, uscire e confrontarsi, è anche utile per vedere film romantici. A mio avviso, non credo che esista un film più romantico – dalla sceneggiatura originale - di Pretty woman del 1990, diretto da Gerry Marshall.

Edward Lewis (Gere) è un miliardario e si trova a Los Angeles per concludere un affare. Cercando la strada per il suo albergo, chiede informazioni a Vivian (Roberts), una giovane prostituta, la quale si propone di accompagnarlo personalmente in cambio di una piccola somma di denaro: una cosa poco importante per Edward e vitale per lei. L’uomo accetta e la ragazza lo accompagna, aumentando sempre più la cifra, fino in camera e arrivando a passare la notte con lui. La personalità della giovane colpisce Edward: è fuori dagli stereotipi di quel genere di donna. Decide quindi di stringere un patto con lei: rimanere con lui per un’intera settimana, in cambio di 3000 dollari. Dovrà essere una sua “dipendente” (non quindi una schiava) e poi ognuno tornerà per la sua strada. Vivian è al settimo cielo, anche perché con quei soldi non solo potrà pagare l’affitto arretrato per lei e la sua collega-maestra-coinquilina Kit (San Giacomo); ma potrà anche lasciarsi qualcosa da parte. Un affare! Una settimana, però, è abbastanza per far sì che nasca qualcosa. Anche Edward ha qualcosa che colpisce Vivian: malgrado il loro rapporto, lui non la tratta come una prostituta ma…come una donna. La porta con sé agli eventi d’affari, presentandola come amica; le compra vestiti e la difende dai mal-pensanti superficiali. La loro unione si trasformerà da mera sessuale a una più profonda. Sette giorni però passano anche in fretta: cosa accadrà quando Edward andrà via?

La trama di Pretty woman colpisce spesso perché è praticamente quella di una favola: ci sono infatti tanti riferimenti a Cenerentola. Il pubblico sogna con Vivian e si lascia trasportare in questa pulita storia d’amore che nasce solo perché deve nascere. Un amore che parte solo fisico e in silenzio, senza il minimo coinvolgimento, con la televisione accesa, durante un “moquette party”; fino a diventare completo, con gli occhi uno sull’altro, circondati solo da una tenue luce.

 Immenso ovviamente il cast. I protagonisti sono entrambi divenuti tali, dopo una lunga serie di defezioni. Pochi sanno infatti che tra gli interpreti scelti per Edward si erano fatti i nomi di Daniel day Lewis e Danzel Washington; e per lei, oltre Michelle Pfiffer, si era pensato anche a Valeria Golino. Julia Roberts con questo film divenne una star, ottenendo la sua prima candidatura all’Oscar. 

Sono a loro agio, anche nei momenti d’intimità. A conferma di ciò un curioso aneddoto che riguarda una scena. Durante il film, Edward porta Vivian all’Opera. Prima di andare via, le mostra un gioiello, preso in affitto, che vorrebbe che lei indossasse quella sera. Nel vedere il cofanetto aperto, la ragazza prova a prenderlo, ma lui le fa uno scherzo, chiudendolo di scatto, dando vita a una splendida risata da parte di lei. In realtà, questo scherzo nel copione non era presente: è stata un’idea di Richard Gere per giocare con la sua giovane collega. Il ridere gaio e sincero di Julia Roberts ha, però, convinto il regista Garry Marshall a lasciare il momento impresso nella pellicola, creando una delle scene più cult degli anni’90.

Pretty woman, insomma, è un film che non smetterà mai di illudere tutti noi che le favole non sono solo scritte, perché…ogni tanto funziona!

 

Francesco Fario

18 febbraio 2024

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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