Venerdì, 13 Dicembre 2024
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Accendere il buio, dominare il vulcano, di Alberto Pellai e Barbara Tamborini: quando la crisi è opportunità per ricostruire

Recensione del libro “Accendere il buio, dominare il vulcano. Come trasformare le emozioni negative in preziose alleate”, di Alberto Pellai e Barbara Tamborini, Mondadori 2021

 

Può capitare, nel corso della propria esistenza, di vivere momenti di smarrimento, di perdere “la diritta via” e avere la sensazione di non essere più i timonieri del proprio destino.

Eppure, la vita si impara e: “Mentre tu stai cercando la vita, lei ti viene incontro. A volte ti disorienta e ti mette davanti a bivi inaspettati. A volte invece ti indica la strada maestra: spetta a te seguirla.”

“Accendere il buio, dominare il vulcano” è il titolo dell’ultimo libro composto a quattro mani da Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva e Barbara Tamborini, psicopedagogista e scrittrice.

Interamente dedicato al mondo delle emozioni, il libro si configura più come un manuale d’uso a disposizione del lettore, un prontuario di buone pratiche della sfera emotiva da utilizzare all’occorrenza per “trasformare le emozioni negative in preziose alleate”.

Per dirla con le parole provocatorie e in perfetto stile decadente pronunciate da Dorian Gray nel famoso romanzo di Oscar Wilde: “Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle”.

Più facile a dirsi, che a farsi.

La “dittatura della contentezza”, la cultura dell’ottimismo e della rincorsa alla felicità a tutti i costi, che contraddistinguono l’epoca moderna, infatti, relegano emozioni come tristezza e paura in una dimensione da temere e nascondere, con la diretta conseguenza di un deleterio effetto boomerang sulla salute mentale dell’individuo che incentiva disturbi quali ansia, solitudine e attacchi di panico. 

Ed è proprio su queste emozioni, cosiddette negative, che si concentrano i due autori del libro: tristezza, rabbia, disgusto, paura, consapevoli che più cerchiamo di tenerle lontano e di difendercene, più si riveleranno nostre nemiche.

Come si fa, dunque, ad “accendere il buio” e “dominare il vulcano”, o in altre parole a riconoscere, gestire e regolare il proprio mondo emotivo?

Dopo una prima parte introduttiva volta a chiarire il carattere evolutivo delle emozioni, il funzionamento del cervello degli esseri umani secondo le neuroscienze e la necessità di conquistare un buon equilibrio emotivo attraverso il brain training; la seconda parte del libro deve rappresentare, nell’idea degli autori, un “viaggio indimenticabile” per il lettore, qui identificato come il “camminatore della vita”, alla scoperta di una piena presa di coscienza di sé.

Perché ci arrabbiamo? Qual è la differenza tra la rabbia contro e la rabbia per? A cosa serve il disgusto? Che senso ha la tristezza e come possiamo affrontarla? È possibile perdere l’amore senza perdere se stessi? Cosa accade al nostro corpo quando ci intristiamo? E come riuscire a gestire la paura senza che degeneri in attacchi di panico?

Con una scrittura scorrevole, lineare e intuitiva i due autori rispondono a queste e ad altre domande, servendosi anche di racconti di esperienze di vita vissuta, raccolti in decenni di professione sul campo, alternati a trame di opere cinematografiche che aiutano il lettore ad immedesimarsi e rendono la lettura certamente più ritmica ed entusiasmante.  

Mettendo a disposizione la loro competenza professionale e la loro esperienza, Alberto e Barbara offrono con questo libro spunti pratici e operativi volti a far conquistare al lettore una migliore autoregolazione del proprio stato emotivo. Proprio come un manuale delle istruzioni, il saggio, poco più di un centinaio di pagine, può essere agevolmente sfogliato e il lettore può muoversi in maniera autonoma tra i capitoli della seconda parte del libro, dedicati ognuno a una diversa emozione, scegliendo di volta in volta quella che ritiene di voler sviscerare, approfondire ed elaborare.

Senza avere la pretesa di voler esaurire nei capitoli del libro la complessità del mondo interiore, Alberto Pellai e Barbara Tamborini cercano, attraverso gli strumenti forniti ed esposti nel loro testo, di offrire un messaggio di speranza: kintsukuroi: quello che non ci distrugge, ci trasforma.

Kintsukuroi, dal giapponese kint - oro e sugi - riunire, richiama l’antica arte dei maestri nipponici che riparavano oggetti di ceramica rotti legandoli tra loro con polvere di argento o di oro e quindi di fatto impreziosendo e valorizzando le crepe, senza nasconderle ma rendendole, anzi, motivo di unicità e di originalità.  

Traslando questo concetto, ogni crisi può rappresentare il germe di una ricostruzione, un’opportunità di crescita e di trasformazione. Ogni persona può rendere, dunque, le proprie incrinature un valore aggiunto nella propria vita, imparando, passo dopo passo, dopo essere “diventati”, ad “essere” e, oltre, ad essere una “bella persona” in relazione a se stesso e agli altri, cioè consapevole delle proprie forze ma anche delle proprie fragilità e perciò stesso in grado di orientare, guidare e controllare le proprie emozioni.

Un’affermazione forte e necessaria tanto più oggi, in un contesto come quello in cui la pandemia ha riversato l’intera popolazione mondiale, afflitto dall’incertezza del futuro e dalla paura della perdita. Un momento in cui le emozioni negative hanno preso il sopravvento e la sensazione diffusa è quella di una mancanza di vie di uscita.

Il libro pur nella sua apparente semplicità non risulta mai scontato e banale e può rappresentare, tanto più ora appunto, un valido supporto a cui richiamarsi in caso di bisogno. Uno strumento di facile lettura, da leggere e rileggere più volte, anche a distanza di tempo e nelle singole parti, per poterne cogliere le sfumature e applicarle nella propria quotidianità, attingendo alla tavolozza dei colori emotivi e provando a realizzare di sé la versione migliore e più colorata possibile.

 

Alberto Pellai

Alberto Pellai è medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano. Impegnato nella ricerca e nell’approfondimento del rapporto genitore-figlio, per anni ha condotto il programma “Questa casa non è un albergo”, in onda su Radio24 insieme a Nicoletta Carbone. Dal 2010 cura la rubrica settimanale “Essere genitori” per “Famiglia Cristiana". Il suo impegno negli anni è stato riconosciuto dal Ministero della Salute che nel 2004 gli ha conferito la medaglia d'argento al merito in Sanità Pubblica. Autore di molti bestseller dedicati a psicologia e parenting, i suoi libri sono stati tradotti in oltre 10 lingue.

Barbara Tamborini

Barbara Tamborini è psicopedagogista e scrittrice. Impegnata in progetti di ricerca nell'ambito dell'educazione e della prevenzione in età evolutiva, ha vinto il Premio Giovanni Arpino e il Premio Onda d'Arte di Ceriale nel 2011. Madre di 4 figli, insieme al marito Alberto Pellai ha scritto diversi libri tra cui “La bussola delle emozioni” (Mondadori, 2019) e “Tabù. Come parlare ai bambini dei temi più difficili attraverso l'educazione emotiva” (Mondadori 2020).

 

Francesca Sposaro

20 agosto 2021

 

Informazioni

Accendere il buio. Dominare il vulcano

Di Alberto Pellai e Barbara Tamborini

Edito da Mondadori

Collana:  Strade blu. Non Fiction

Pagine:   204

Cartaceo:   €18,00

 

 

 

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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