Venerdì, 29 Marzo 2024
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Trilogia dell'attesa è dedicata al maestro Nicolaj Karpov

 

Crescere attaccati a chi ci ha generato, stretti nei loro precetti, e ritrovarsi poi non pronti al distacco, incapaci di qualunque decisione.

Questa la condizione in cui vive oggi la nuova generazione dei giovani-adulti che, come gli otto personaggi della trilogia dell'attesa, si ritrova ad essere “orfana”, “apolide”, “disadattata”, “dimenticata”...

 

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E' la commedia del mistero, della divertente paura che accompagna gli spettatori e i protagonisti durante tutto il corso dell'azione. Zio Baldo, personaggio quantomeno stravagante, invita i suoi nipoti Bibbo e Cristiano a trascorrere qualche giorno nella sua caratteristica e accogliente baita dispersa nelle montagne di un posto non ben definito. I due ragazzi, nonostante da anni avessero perso ogni forma di contatto con il simpatico parente, accolgono l'invito.

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Il progetto TEATRO FA GRANDE. Spettacoli e progetti per spettatori da 0 a 99 anni prosegue con gli appuntamenti dedicati al teatro ragazzi che, in occasione della Giornata della memoria, vedrà Jacob Olesen vestire i panni di Primo Levi in PRIMO per far rivivere l’intensità e la leggerezza della parola e del pensiero di Se questo è un uomo.

Sottratto alla vita per essere condotto nel luogo della morte, Primo Levi e il racconto della sua esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz, diventano un recital teatrale per la regia di Giovanni Calò, in scena il 27 gennaio (ore 19), il 28 gennaio (ore 17) e il 29 gennaio (ore 21) al Teatro India, e il 30 gennaio (ore 16) al Teatro Argentina. La storia e il cammino di Primo si snoderanno anche attraverso le musiche originali di Massimo Fedeli e le scene di Antonio Belardi ispirate alle opere di Eva Fischer, pittrice croata perseguitata dai nazisti, amica di Pablo Picasso e Marc Chagall, di Luchino Visconti e Salvator Dalì.

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L’Istituto Teatrale Europeo presenta il 23, 24 e 25 gennaio, presso il Teatro Abarico, lo spettacolo Cechov, più o meno. 

Si tratta di una rivisitazione de “L’anniversario” di Cechov, tesa a esasperare quegli aspetti divertiti, esilaranti, grotteschi e paradossali che sono già propri dell’originale, reificando ancor più gli esseri umani, privandoli di ogni movimento interiore e fissandoli in maschere, che si ispirano alla Commedia dell’Arte, che hanno tratti animaleschi icastici e irriverenti.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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