Martedì, 08 Ottobre 2024
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La direttrice artistica Viviana Toniolo ha voluto, in questo 34° anno di attività del Teatro Vittoria, lanciare uno slogan d'incoraggiamento e impegno rivolto al teatro e al pubblico: “Riapriamo insieme il sipario". E si è rivolta con più forza soprattutto ai cittadini romani che vedranno nel cartellone del Teatro Vittoria diversi spettacoli dedicati a Roma e alla romanità perché solo il calore reciproco di due elementi imprescindibili come il pubblico e il teatro possono essere la fiamma creativa che ridarà vita ad un settore in gravi difficoltà. Per il Teatro Vittoria forse questa è la stagione più difficile e anomala tra quelle affrontate fino ad ora, ma senz'altro quella più emotivamente importante e impegnativa.

Gli abitanti di Roma, dunque, sono chiamati a raccolta per sostenere il Teatro Vittoria che con sforzo immane ha realizzato un cartellone ricchissimo e variegato.

Una stagione 2020-21 completa che vede in programmazione 18 appuntamenti non solo dedicati alla Capitale, ma anche alla sostenibilità ambientale oltre che al teatro classico e musicale.

Questa presentazione, anche in considerazione del distanziamento sociale e delle disposizioni in evoluzione, vuole essere una porta aperta sul futuro del Teatro Vittoria e di tutti i teatri Italiani perché mai come in questo momento abbiamo bisogno di riflessioni e spunti di vita che proprio il teatro ci sa regalare.

La recente Mostra del Cinema di Venezia, primo appuntamento internazionale ufficiale nell'ambito dello spettacolo, ha dimostrato che rispettando tutte le disposizioni sanitarie e i protocolli di prevenzione, si può fruire degli spettacoli in sala in totale sicurezza.

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Pronti alla partenza. Il Teatro Manzoni, con lo slogan “Teatro Manzoni...il piacere di andare a teatro”, si appresta a presentare il cartellone 20/21. “Una stagione che vuole essere di rilancio della nostra e vostra passione, piacevolmente piena di divertimento e di approfondimento su temi e problemi del vivere quotidiano”, ha dichiarato il Direttore Artistico Pietro Longhi, che garantisce la totale messa in sicurezza dello spazio culturale come richiesto dalle normative vigenti. A calcare il palcoscenico dello storico teatro di via Monte Zebio di Roma grandi artisti, amatissimi dal pubblico, decisi ad entusiasmare ed entusiasmarsi con i loro spettacoli, che saranno presentati con una serata speciale martedi 22 settembre ore 20.30. Ad aprire la stagione Patrizia Pellegrino e Manlio Dovì, 8 ottobre - 1 novembre, con “La stranissima coppia”. Add a comment

Dal 20 al 27 settembre 2020 a Bologna e in Città Metropolitana si apre la nuova edizione del Festival di arti interdisciplinari contemporanee perAspera, con il suo intreccio di linguaggi artistici in progetti costruiti e pensati in relazione con i contesti e le persone che li abitano e attraversano. In parchi, colline, luoghi storici, tetti, strade, corti di teatri e di case popolari, mercati, spazi culturali condivisi si innestano performance, danza, installazioni, dialoghi, incursioni, live-set pensati per stimolare l'incontro con le persone, siano esse riconducibili alla categoria "artista", "pubblico" o "comunità".

Realizzata nell'ambito di Bologna Estate, con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, la tredicesima edizione del Festival ospita ogni giorno un intervento artistico peculiare in un diverso spazio, esprimendo così il suo fare composto da tre pilastri fondanti: l'intersezione dei linguaggi contemporanei in luoghi storici, spazi pubblici e territori di relazione; una contemporaneità aperta e accessibile, che sa attrarre energie e persone nuove e diverse; la valorizzazione del fermento artistico del territorio, posizionato in un'ottica dal più ampio respiro geografico.

Il tema della nuova edizione di perAspera è Imbattersi. Significava, all'inizio, lo stupore di respirare arte in luoghi e modi inattesi, la capacità ingenua e fresca di lasciarsi sorprendere da una casualità non fortuita, da un'estemporaneità che nasce da radici profonde, di cui diventa parte. Dopo il Covid-19, Imbattersi è diventato anche la durezza inimmaginata di un evento epocale, che ha mutato le condizioni – ontologiche e fenomeniche, dell'essere e del manifestarsi – dell'arte stessa, che il Festival vede ed esprime nella sua essenzialità. 

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Lo storico e critico teatrale Fabrizio Cruciani chiudeva la propria “Lettera ad un architetto” affermando che «ogni progetto di teatro resterà solo “monumento” o diventerà come quelle case disabitate di cui resta solo la facciata se non lo si darà come abitazione agli uomini di teatro».

Un monito di cui il Teatro de LiNUTILE ha fatto tesoro decidendo di raddoppiare fisicamente i propri spazi in modo da rendere disponibili agli allievi della propria Accademia, agli attori della Compagnia Giovani e più in generale ai cittadini, nuovi luoghi di aggregazione e sperimentazione all’insegna del Teatro.
Affiancata alla sede storica di via Agordat 5, trova ora luogo un’ampia sala dedicata non solo al mondo della corsistica, ma che vuole diventare anche punto di ritrovo che consenta ai ragazzi di poter sviluppare i propri progetti, un polo di attrazione culturale per incontri e conferenze, nonché un centro di diffusione della cultura a 360 gradi. È uno spazio che già occupa una piccola biblioteca, dedicata al teatro il cui ambizioso progetto è quello accogliere anche un quanto più grande possibile catalogo delle scene a disposizione degli attori. La nuova sala, in concomitanza agli spettacoli, ospiterà anche un servizio di animazione teatrale per i più piccoli per consentire ai genitori di poter andare a teatro senza dover lasciare i bambini a casa.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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