Domenica, 03 Novembre 2024
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#segnalazione

Nelle diverse configurazioni storiche e amministrative del suo territorio (Ciociaria, Provincia di Campagna, attuale Provincia di Frosinone) l'area dell'attuale Frusinate ha visto la nascita e l'attività di importanti figure della storia musicale italiana (compositori, direttori di banda, direttori d'orchestra, cantori, cantanti, organisti, pianisti, flautisti, etnomusicologi, editori musicali, collezionisti, organari, liutai, fonditori di campane). Per molti di questi musicisti mancava un adeguato profilo biografico e artistico, come pure mancava un quadro generale che ne raccordasse le figure all'interno della storia culturale della Provincia. L'Istituto di Bibliografia Musicale di Roma con questo volume ha raccolto informazioni e documenti sui musicisti e sulle attività musicali del territorio frusinate, con notizie sulle associazioni bandistiche e i gruppi corali, valorizzando così la conoscenza dei musicisti della Provincia di Frosinone e delle loro composizioni. Il materiale contenuto nel libro costituisce anche una base fondamentale per altre, ulteriori ricerche.

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#segnalazione

Una donna di spettacolo dal carattere forte si racconta per la prima volta senza tacere nulla della sua vita d'artista in Mi chiamo Lina Sastri (Guida editori), in una conversazione con Ignazio Senatore e con uno scritto di Giulio Baffi. Con Lisa Sastri e Ignazio Senatore, sarà presente anche il critico musicale del "Mattino" Federico Vacalebre.
Dagli esordi nel teatrino delle suore ai grandi successi in teatro e televi¬sione, passando per gli incontri con i grandi, da Eduardo a Woody Allen a Turturro, per la prima volta Lina Sastri racconta la sua vita. Una vita fatta di gioie e dolori, solitudine e una famiglia cercata e trovata nel teatro. Ne viene fuori un'attrice che, anche in questa occasione, come nelle sue prove più sentite, si mette a nudo, e scopriamo quanto sacrificio ci deve essere per raggiungere grandi obiettivi, e quanto conta però rimanere sempre con i piedi per terra.

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#segnalazione

Il romanzo si apre su Pablo Neruda nel 1952 a Napoli quando lo sveglia un fastidioso bussare alla sua porta. Riceve la comunicazione di essere indesiderato, verrà accompagnato da due agenti a Roma per essere instradato in Svizzera. Sul treno si trova seduto – e non per caso – a fianco del senatore comunista Massimo Caprara che, nella stazione della capitale, intima agli ufficiali di polizia di lasciarlo in libertà.

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#segnalazione

“Ogni ferita può essere curata”. Anche la più tragica. Silvia è la più cara amica di Irene, e glielo dice con convinzione. La loro è una di quelle amicizie che riesce a raggiungerti negli angoli più profondi e intimi, con delicatezza e senza lacerare. Irene è la mamma di Flavio, che muore in un incidente stradale che non gli lascia scampo.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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