Lunedì, 05 Maggio 2025
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Recensione dello spettacolo La mite in scena al Teatro Dell’Orologio dal 9 al 12 febbraio 2017

La mite è un racconto tanto breve quanto intenso di Fedor Dostoevskij: narra la storia di un arido proprietario di un banco di pegni, che decide di scrivere la storia del suo tormentato rapporto con “la mite” - così è definita la giovanissima moglie - all’indomani del suicidio di lei. Cresciuta nella più assoluta povertà da due grette zie, la ragazza tenta di migliorare la propria condizione attraverso il mestiere di istitutrice: ma per riuscire nel suo intento è innanzitutto costretta a pagare la pubblicazione di un annuncio di lavoro.

Recensione dello spettacolo Giro di Vite in scena al Teatro Trastevere dal 7 al 12 febbraio 2017

Resta un mistero insoluto il fascino di raccontarsi storie di fantasmi, che il più delle volte avviene attorno ad un focolare. Sono storie dettate dall’inconscio, dalla fantasia, dalle apparenze, dalle paure… Ѐ quello che fa un gruppo di amici la Vigilia di Natale. Se poi è un bambino ad essere coinvolto nello spaventoso fenomeno, l’effetto è quello di un giro di vite. Se poi i bambini sono due...

Recensione dello spettacolo Il contrario di tutto, in scena al teatro Ambra alla Garbatella dal 9 al 12 febbraio 2017

Immaginiamoci Marcos. Giovane impegnato ventenne, Marcos è gagliardo. Idealista, intellettuale da trincea, rampante artista abile nella penna tanto quanto nella favella. Ammaliatore di masse, aggregatore di idee, figlio di quella rivoluzione in atto nelle coscienze prima e nella società italiana a cavallo degli anni ’70 e gli ’80, poi. Marcos: lo pseudonimo della rivolta senza armi o l’arma stessa di un movimento studentesco animato dalla nascita dell’allora nuova consapevolezza sociale che avrebbe segnato i turbolenti “anni di piombo”. Insomma immaginiamoci Marcos come tangibile entità nata dal desiderio di ribellione e rinascita contro-culturale di quegli anni.

Recensione dello spettacolo La Cenerentola in scena al Teatro del Giglio di Lucca il 10 e il 12 febbraio 2017

Andrea Simi

Al Teatro del Giglio di Lucca è stata allestita l’opera La Cenerentola con le musiche di Gioachino Rossini. Si è trattato di  un doppio evento: in primo luogo è stato celebrato il duecentesimo dalla prima rappresentazione (il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma); in secondo luogo è stato ricordato, a dieci anni dalla scomparsa, Lele Luzzati, i cui costumi originali, utilizzati per l’allestimento del 1978 al Teatro Carlo Felice di Genova, sono stati restaurati dagli allievi dei corsi di sartoria tenuti presso la Fondazione Cerratelli di San Giuliano Terme (Pisa) e indossati dai cantanti in questa edizione.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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