Recensione dello spettacolo Stomp, in scena dal 9 al 20 Maggio 2017 presso il Teatro Brancaccio di Roma.
Il magico trasformismo di oggetti comuni, i più rozzi e grossolani esponenti di una civiltà contemporanea, che trova nell’urbanizzazione e nel consumismo il suo fine più alto, sprigionano una poesia moderna, fuori da ogni canone o convenzione, effondendo un ritmo ancestrale, che rimbomba nel ventre come il richiamo di lontani antenati. Tubi, fogli di giornale, scope e coperchi si convertono in una musica intensa e trascinante, divenendo i reali protagonisti di una scena che, dietro l’immensa e affascinante teatralità di un frammento di mondo circoscritto in una scatola buia, nascondono un acuto e circostanziato studio dell’oggetto di scena, che perde ogni svilente valenza di semplice ed immobile ornamento scenografico, divenendo un attore, degno degli applausi più meritati.
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