Venerdì, 13 Dicembre 2024
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#segnalazione

Curata dalla moglie del Maestro Enrica Antonioni e da Francesca Anfosso, l'esposizione con i quadri di Michelangelo Antonioni aprirà venerdì 30 ottobre sino al 29 febbraio 2016

Michelangelo Antonioni Pittore: in Piazza di Pietra la mostra dedicata al Maestro
Le opere in mostra, tutte acrilico su tela o su cartoncino telato, di natura astratta e di diverse dimensioni, raccontano l'ultima fase della vita di Antonioni

La Galleria 28 Piazza di Pietra presenta dal 30 ottobre 2015 al 29 febbraio 2016 la mostra “Michelangelo Antonioni Pittore”. Una mostra curata dalla moglie del Maestro Enrica Antonioni e da Francesca Anfosso, direttore della galleria. In esposizione i quadri di Michelangelo Antonioni, premio Oscar alla carriera oltre che vincitore di tutti i principali premi della cinematografia internazionale. Si tratta della prima volta in cui le opere pittoriche di Antonioni vengono esposte in una Galleria d’arte. Solo alcuni di questi dipinti furono in mostra per un mese, nel 2006, proprio nel Tempio di Adriano a Piazza di Pietra. Il Maestro amava e frequentava questa piazza, dove tra l'altro aveva girato alcune scene del film L'Eclisse.

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L’amore per la vita è come il ‘comportarsi bene’, inutili troppe parole, ciascuno, in cuor suo, sa di che si parla. Lo prova chiunque non patisca tedio, non lo soffra e soccomba, ma andando oltre, altrove trovi mirabilia: la Santità della vita.

A ben vedere, noi funzioniamo senza spina, senza batterie, senza alimentatore, ci basta un po’ di cibo, sei ore di sonno per rimetterci in moto; guariamo da terribili malattie, amiamo, sogniamo, cantiamo…Nessuna scienza può svelare il mistero della vita, checché.

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Una mattina di ventiquattro anni fa, mentre preparavo a tavolino la produzione di “Arsenico e vecchi merletti” ed ero alla ricerca di una soluzione affascinante per la regia, mi venne in mente: chiama Monicelli!
Mario il teatro lo aveva solo sfiorato e non ne aveva un gran ricordo: ma lo sviluppo e l’intrigo giallorosa di “Arsenico e vecchi merletti” erano perfetti per lui… E così chiamai uno dei più grandi registi del mondo per proporgli questa piacevole “fuga”. Mi rispose subito di si: Mario era così, con un’umiltà ed una tranquillità stupefacenti, senza fronzoli, accettò. Il lavoro fu piacevolissimo, artigianale, serio, duro, privo di manifestazioni affettive plateali, come piaceva a lui e come piace a me. Era un burbero Mario, ma onesto, univoco, chiaro, un toscanaccio inguaribile e per carità, senza mai dirlo, sono certo che sotto sotto, se lo meritavi, ti voleva bene.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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