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MONICELLI E IL TEATRO nel centenario della nascita. 22 ottobre 1 novembre 2015 al teatro Quirino
#segnalazione
Una mattina di ventiquattro anni fa, mentre preparavo a tavolino la produzione di “Arsenico e vecchi merletti” ed ero alla ricerca di una soluzione affascinante per la regia, mi venne in mente: chiama Monicelli!
Mario il teatro lo aveva solo sfiorato e non ne aveva un gran ricordo: ma lo sviluppo e l’intrigo giallorosa di “Arsenico e vecchi merletti” erano perfetti per lui… E così chiamai uno dei più grandi registi del mondo per proporgli questa piacevole “fuga”. Mi rispose subito di si: Mario era così, con un’umiltà ed una tranquillità stupefacenti, senza fronzoli, accettò. Il lavoro fu piacevolissimo, artigianale, serio, duro, privo di manifestazioni affettive plateali, come piaceva a lui e come piace a me. Era un burbero Mario, ma onesto, univoco, chiaro, un toscanaccio inguaribile e per carità, senza mai dirlo, sono certo che sotto sotto, se lo meritavi, ti voleva bene.