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Teatro dell’orologio. L’artgianalitá di Out, portatore sano di fascino e semplicità
Recensione dello spetta, in sena dal 17 al 18 Dicembre presso il Teatro Dell’Orologio di Roma
Nel silenzio generale accadde il viaggio metaforico di una bambino senza nome. Dalla piccola bocca disegnata in carboncino sul legno non esce alcun suono e quindi nessuna informazione. Proprio per questo, forse, ci risulta così facile e immediato appropriarcene subito. Ognuno, tra gli spettatori seduti in platea, lo metabolizza a suo modo e a propria convenienza; lo adatta al suo vissuto, all’infanzia del suo presente o al suo passato di adulto. In ogni caso, sia che si tratti di un ricordo vicino o di una memoria lontana, quel bambino sembra lo conoscano tutti.