Giovedì, 16 Maggio 2024
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Recensione di Ivanov, in scena al teatro Eliseo dal 3 al 15 novembre 2015

La prima grande opera di uno dei più grandi drammaturghi, Anton Pavlovič Čechov, rivisitata da Filippo Dini segna la consacrazione del nuovo corso al teatro Eliseo. Questa versione del Ivanov è la stereotipata ciliegina sulla torta di un’inizio stagione che finora non ha deluso le aspettative. 

Ci troviamo difronte ad un testo importante. Come affermato dallo stesso Dini (regista e interprete del proprietario terriero devastato dalla noia e dalla malinconia Nikolaj Alekseevič Ivanov) l’obiettivo era quello di sfatare la convinzione di trovarci davanti ad un testo noioso e polveroso.

Recensione dello spettaccolo Viaggio verso Itaca in scena al teatro dell'Orologio dal 3 all'8 novembre 2015

E' in scena al teatro dell'Orologio, in prima nazionale, lo spettacolo Viaggio verso Itaca di Selene Gandini.

Il punto di vista da cui abbiamo modo di rivedere narrato il viaggio più famoso della mitologia è uno sguardo al femmnile: le donne che hanno incontrato Odisseo durante la sua lunga peregrinazione raccontano i sentimenti che le hanno legate a quell'uomo.

Così il percorso che ci conduce alla visione dello spettacolo prelude ancor prima di iniziare all'ambientazione che vedrà protagoniste le 4 donne; infatti nel corridoio che porta alla sala Orfeo, in cui si assiste allo spettacolo, sono presenti immagini e versi poetici che riecheggiano Itaca.

Recensione di Cyrano de Bergerac, in scena al teatro Parioli Peppino de Filippo dal 3 all’8 novembre 2015

La storia di Cyrano de Bergerac, uomo libero, colto, poeta, ammaliatore e grande amatore anima in questi giorni le scene al teatro Parioli Peppino de Filippo. 

La Compagnia Gank, guidata dalla regia di Matteo Alfonso e Carlo Sciaccaluga, porta sul palco una versione della commedia di Rostand che lascia la platea piacevolmente sorpresa. I Cinque atti della versione originale diventando due, ma si mantengono i versi. In un’epoca nella quale cosa rara è diventata la comprensione perfino della prosa, l’idea di recitare in versi funziona e piace al pubblico. 

Recensione dello spettacolo Il male dentro, in scena al Teatro Elettra dal 29 ottobre all'1 novembre 2015

La Seconda Guerra Mondiale è finita da poco e l'Italia si ritrova in un deserto di macerie reali e psicologiche dalle quali sembra non riuscirà mai ad uscirne fuori e tantomeno a riprendersi.
In questo deserto morale e umano si aggirano i protagonisti di questo racconto che come spettri sopravvivono, chi in un modo chi in un altro, nelle loro vite fatte a brandelli dal precipitare degli eventi storici.

Uomini che hanno denunciato ebrei all'avvento delle leggi razziali sono restati e sopravvissuti mantenendo un freddo distacco bogartiano da tutto e da tutti, altri che sono stati denunciati e deportati si sono salvati, sono tornati e vogliono avere troppe risposte ad altrettanti perché. Altri ancora aspettano di consumare a sangue freddo una vendetta che, per una serie sfortunata di coincidenze, non serviranno mai.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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