Venerdì, 29 Marzo 2024
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Recensione di Panic in scena  il 14 – 17 – 19 giugno 2015 al Fringe Festival di Roma

Personaggi uno più improbabile dell'altro decontestualizzati dal loro contesto abituale si animano comparendo all'improvviso dall'oscurità del palco: uccelli dal piumaggio sgargiante, omini dei videogiochi 8 bit, magrittiani fumatori, ballerine disco del sabato sera...

Prendono vita con le loro espressioni tese, fatte di sguardi irrequieti, in un atmosfera di calma apparente che non tardano a spezzare con i loro movimenti più o meno meccanici e convulsi.

Recensione dello spettacolo Meteoropatiko in scena dal 18 al 21 giugno 2015 al Teatro Kopó

La meteoropatia non è assolutamente una malattia: non si attacca come un raffreddore o un'influenza. In realtà è una patologia piuttosto comune, colpisce infatti un italiano su quattro e si manifesta attraverso una serie di disturbi sia fisici che mentali. Sarà propria questa paura dei cambiamenti meteorologici del tempo la protagonista di questa brillante commedia. Con questa delicata messa in scena Stefano Santomauro ci racconta la storia di un meteoropatico, perseguitato dall'ansia continua per l'arrivo di un temporale non previsto o per una nevicata fuori dal comune.

Recensione dello spettacolo 196. Un Crimine Quasi Perfetto in scena al Teatro Studio Uno dal 10 al 14 giugno 2015    

 

                                                                                         "...I sei poveri negretti

                                                                                              giocan con un alvear:

                                                                                             da una vespa uno fu punto,

                                                                                              solo cinque ne restar... "

                                                                             (Agatha Christie , And Then There Were None, 1939)

 

Sei individui in una stanza attendono che accada qualcosa o che arrivi qualcuno...ma ,a lungo andare, non accade ne arriva nessuno. Iniziano a farsi domande sul perché e scoprono che ognuno pensava che tutti fossero lì per lo stesso motivo mentre ognuno di loro è lì per un motivo diverso dagli altri.

Recensione di O taccia per sempre spettacolo in scena al Fringe festival dal 8 al 14 giugno 2015

“immaginate improvvisamente di non vedere più, non tutta l’immagine, ma parte di essa”

Le immagini del nostro passato sembrano perdere inarrestabilmente definizione giorno dopo giorno. Voci, visi, sensazioni, espressioni ed emozioni si allontanano a passo costante e inesorabile dalla parte più lucida della nostra mente; si scorge solo più un magma confuso di suoni e colori, poi un puntino piccolo e insignificante, infine il nulla.

Sembra quasi di perdere la vista, ma solo a momenti e solo di certe parti della nostra coscienza.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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